La “leggenda africana” del Colibrì

Grulli

È classificato come animale in pericolo di estinzione: un tempo a rischio per le loro piume, oggi per la perdita dell’habitat.

Caratteristiche

Il colibrì è un uccello migratore. È l’uccello più piccolo esistente in natura, la cui lunghezza varia dai 6 ai 21 cm.
È agile, con ottime capacità di volo, perché è in grado di stare sospeso mentre succhia il nettare dei fiori e sa muoversi all’indietro. La caratteristica di questo uccello è il veloce movimento delle ali che sbattono fino a 90 volte al secondo e il cuore che lavora con una frequenza di 1200 battiti al minuto

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Una creatura speciale

Il colibrì è una creatura speciale (caratteristiche veramente uniche) con molto significato e simbolismo ad esso associati.
Nella maggior parte dei casi, l’animale spirito colibrì è un messaggero di gioia, amore e buona fortuna: questo potente uccellino è anche un simbolo di bellezza, giocosità e resilienza.

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La leggenda

Un’antica leggenda africana narra che  un giorno, in una foresta africana, per l’eccessiva calura scoppiò, all’improvviso, un incendio.

Di fronte all’avanzare delle fiamme, tutti gli abitanti, terrorizzati, cominciarono a scappare.
Tutti, tranne un piccolo Colibrì, che raccoglieva una goccia d’acqua nel suo becco e la portava sull’incendio. E poi di nuovo via: ritornava al laghetto raccoglieva una goccia d’acqua e la portava nuovamente verso il fuoco.
Il leone allora che, di lontano, intanto osserva la scena, chiese con sarcasmo all’uccello :
“Che combini, sciocco! Non vedi che la foresta sta bruciando e tutti gli animali scappano? Cosa pensi di fare ?”.
Il colibrì guardò il leone negli occhi e  gli rispose: “IO FACCIO LA MIA PARTE!”.

Il leone si mise a ridere: “Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?” e assieme a tutti gli altri animali incominciò a prenderlo in giro. Ma l’uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un’altra goccia d’acqua.

A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco.

Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme.

E all’improvviso, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume.

Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell’antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello dell’aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco.

A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono ad aiutare i loro figli.
Con l’arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio poteva dirsi ormai domato.
Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco.

Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di  CORAGGIO e di GENEROSITA’. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande incendio.

E’ anche speciale perchè….

Il “colibrì di Anna” è, rispetto alle dimensioni del suo corpo, l’uccello più veloce del mondo. Anche se il falco pellegrino può immergersi a 320 km/h, si muove solo a 200 lunghezze corporee al secondo. Il colibrì di Anna vola solo a 80 km/h, ma percorre 385 lunghezze del suo corpo al secondo. 

Mentre precipitano, le penne della coda vibrano facendo un cinguettio. Questo urlo mortale non solo attira l’attenzione delle femmine, ma il rumore cinguettante proveniente dalle piume della coda non può essere simulato. Solo i maschi più sani possono eseguire questa acrobazia producendo quel suono. È un modo estremamente preciso per una femmina di giudicare un potenziale compagno.

Questo uccello iperattivo dovrà digerire il nettare di centinaia di fiori al giorno per sopravvivere. Fortunatamente, hanno una memoria formidabile: la parte del cervello responsabile dell’apprendimento e della memoria, è enorme. È da due a cinque volte più grande di qualsiasi altro uccello. 

Sono uccelli molto intelligenti, e possono ricordare la posizione esatta di ogni fiore nel loro territorio, e quanto tempo impiega quel fiore a riempirsi di nuovo, dopo che si sono nutriti di esso.

I colibrì potrebbero avere le lingue più efficienti e più strane del pianeta. Ma, naturalmente, quando devi leccare 14 volte il tuo peso nel corso di un solo giorno, la tua lingua deve correre meglio di un’auto da corsa. Una lingua di colibrì può scattare 20 volte al secondo e in alcune specie è così lunga che si avvolge attorno al suo cranio. È anche biforcuta, un po’ come un serpente, ma più strana.

E infine è un mago del “riposino”

Si chiama “torpore” ed è proprio come il letargo, tranne che il letargo dura per una stagione mentre questo uccellino possono usarlo anche solo per una notte. Molti animali possono andare in letargo, ma i colibrì sono uno dei pochi vertebrati che possono entrare nel torpore in qualsiasi notte dell’anno. 

Se si verifica un momento particolarmente freddo, possono semplicemente spegnere tutti i sistemi non vitali, riducendo il loro tasso metabolico fino al 95%. Consumano il 50% in meno di energia se torpidi e possono abbassare la temperatura corporea alla soglia ipotermica, appena sufficiente per restare in vita.

Questo articolo ha 6 commenti

  1. Pino

    Lo aspettavo da tanto è bellissimo 😍

    1. Massimiliano Favoti

      grazie

  2. Sofia

    Un articolo bellissimo.
    Molto colorato e interessante.
    Aspettavo il nuovo articolo da tanto…eccolo finalmente😍

    1. Massimiliano Favoti

      grazie molto gentile

  3. Marco

    Muy especial 🥰🥰🥰

    1. Massimiliano Favoti

      gracias!

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