SI FA PRESTO A DIRE RINNOVABILI – di Chiara Busto

Forse vi è capitato di sentir parlare di energia rinnovabile così come di energia alternativa o ancora di energia sostenibile come se fossero sinonimi ed esprimessero lo stesso concetto: attenzione, non è così! Non sono la stessa cosa. Si tratta di differenti categorie di energia che, a volte, si sovrappongono ma assolutamente non coincidono.

Le energie rinnovabili sono energie che si ottengono da fonti inesauribili o che hanno la capacità di rigenerarsi a fine ciclo a un ritmo pari o superiore a quello con cui vengono consumate, quindi, possono essere considerate disponibili per l’utilizzo da parte dell’uomo pressoché indefinitamente.

In generale, infatti, non tutte le fonti di energia hanno la capacità di rigenerarsi allo stesso ritmo e, anche fra le rinnovabili, alcune si possono rigenerare più velocemente di altre.

Basti pensare a sole, vento, acqua, maree: si tratta di fonti sempre disponibili, che non finiranno mai, di fatto inesauribili. Altre fonti rinnovabili, invece, come le biomasse sono in grado di rigenerarsi in tempi confrontabili con quelli della vita dell’uomo. Nel caso semplice della legna, per esempio, è possibile avere sempre a disposizione del combustibile, pur di consumarne solo una quantità limitata e di preoccuparsi di riforestare dove sono stati abbattuti gli alberi.

Le energie non rinnovabili, invece, sono energie che si basano sull’utilizzo di fonti che hanno tempi di rigenerazione talmente lunghi che, una volta sfruttate, si considerano esaurite. Esse si sono formate nel corso di milioni di anni, come i combustibili fossili quali petrolio, carbone e gas naturale o addirittura al momento della formazione del nostro pianeta, come i combustibili nucleari, primo tra tutti l’uranio. La disponibilità di queste fonti, per quanto grande, è quindi limitata.

Ed ora eccoci alle energie alternative: sono le energie prodotte senza ricorre a combustibili fossili. Questa categoria, energie alternative, è nata quando, nel mezzo della crisi petrolifera dei primi anni Settanta, si cercava un’alternativa alle più tradizionali energie derivate da fonti fossili. Essa include, quindi, tutte le energie rinnovabili, ma anche una fonte di energia che abbiamo già visto essere non rinnovabile: l’energia nucleare basata sul processo di fissione.

Le fonti di energia alternative hanno inoltre la peculiarità di non immettere nell’atmosfera sostanze inquinanti e/o climalteranti, come la CO2, durante il consumo.

Quando, invece, si parla di energie sostenibili si fa riferimentoad una tipologia di energia che prevede una produzione con basso impatto ambientale, un utilizzo energeticamente efficiente e senza eccessivi sprechi, e infine uno smaltimento sostenibile. Tale energia viene definita green, verde, ma il concetto di sostenibilità è molto complicato, anche perché può variare all’interno di una stessa categoria energetica ed è estremamente dipendente dal contesto in cui ci troviamo.

Ma quando l’utilizzo di una risorsa naturale può dirsi sostenibile? In generale possiamo dire che una risorsa è utilizzata dall’uomo in modo sostenibile quando, conoscendo la sua capacità di riprodursi o di mantenere determinate qualità, non si eccede nel suo sfruttamento oltre una determinata soglia. Quando si supera questa soglia, si va incontro a un suo progressivo e pericoloso impoverimento o in termini di quantità o in termini di qualità

A ben vedere, il concetto di sostenibilità può quindi applicarsi solo alle risorse rinnovabili, mentre per le risorse non rinnovabili, come i combustibili fossili o quelli nucleari, sarebbe meglio parlare di sfruttamento ottimale e di utilizzo efficiente.

Ma quanto sono green le rinnovabili? Il concetto di green è un concetto relativo. Le rinnovabili non sono green al 100%, così come nessun’altra fonte energetica utilizzata oggi dall’uomo. Basti pensare anche solo ai pannelli fotovoltaici che, ora come ora, si costruiscono utilizzando un mix energetico con un grosso contributo proveniente dal fossile. Idealmente un pannello fotovoltaico è green al 100% solo quando è prodotto con sola energia proveniente dagli stessi pannelli fotovoltaici (o comunque rinnovabile al 100%) e quando si troveranno tecnologie in grado di smaltire i pannelli in tutte le sue parti senza alcun impatto ambientale. Oggi non è possibile, né pensabile. Ecco perché nessuna forma energetica oggi è al 100% green.

Attenzione però: ciò non vuol dire che le energie rinnovabili non siano soluzioni valide. Anzi! Guardando al concetto di green non in modo assoluto ma relativo, come è corretto fare, possiamo affermare che, oggi, le energie rinnovabili sono la miglior soluzione disponibile dal punto di vista ambientale e della sostenibilità.

Chiara Busto

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