Stadi e “ambiente”… c’è relazione.

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Cosa c’entrano gli Stadi con l’ambiente? Molto!

ANTEFATTO

Il Nord Italia è l’area peggiore d’Italia per consumo di suolo secondo l’Ispra (Lombardia/Piemonte al top). Milano tra le peggiori città a livello pro capite.

Il Nord Italia è l’area peggiore d’Italia per inquinamento atmosferico

    L’Europa ha come obiettivo sul suolo il  “Consumo netto azzerato nel 2050” (cioè puntare al riutilizzo dell’esistente al poco del nuovo consumo di aree verdi)

    Vediamo quali sono le ipotesi stadi con impatto sull’ambiente:

    Area San Donato (Stadio Milan) area San Francesco, un’area verde (territorio Parco Agricolo Sud Milano) ancora non urbanizzato tra l’autostrada del Sole Milano-Napoli e il quartiere milanese di Rogoredo. Questo sarebbe ulteriore consumo di suolo

    Si andrebbe anche a toccare la bellissima area di Chiaravalle con la sua Abbazia, complesso monastico cistercense fondato nel 1135 candidata a patrimonio Unesco anche per il suo meraviglioso ambiente naturale

    Ricordiamo che in precedente l’ipotesi era quella di costruire lo stadio su un altro terreno verde, sempre del Parco Agricolo Sud Milano, Ippodromo La Maura a 800metri dallo stadio di San Siro.

    Area Rozzano (Stadio Inter): un terreno verde a pochi passi dal Mediolanum Forum, tra il comune di Assago e quello di Rozzano, di quasi un milione di metri quadrati di proprietà della famiglia Cabassi, delimitato da autostrada e tangenziale. La fermata della Metropolitana Assago Milanofiori Assago è quella più vicina a questo terreno.
    Questo sarebbe ulteriore consumo di suolo

    San Siro: ancora in sospeso l’idea dell’abbattimento per l’‘eventuale ricostruzione (si attende il pronunciamento sul vincolo del secondo anello previsto il 14 di marzo).
    In questo caso l’abbattimento dello stadio San Siro e la costruzione emetterebbero 210.500 tonnellate di CO2. Questo implicherebbe l’azzeramento dei progressi di riduzione delle emissioni eseguiti dal 2005 al 2020.
    Paolo Pileri (docente di Pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico), afferma: “La demolizione-ricostruzione del Meazza varrebbe il 5% delle emissioni dell’intera città”. Per bilanciare il quantitativo di emissioni prodotte sarebbe necessario trasformare a bosco 210 ettari di aree urbane.

    Ristrutturazione San Siro: oggi si sta ragionando sull’ipotesi ristrutturazione che sarebbe quella più in linea con il minor impatto ambientale possibile, perché non produrrebbe nuovo consumo di suolo e nemmeno l’effetto delle polveri dovute al massiccio abbattimento.
    San Siro, presentato il progetto di ristrutturazione dello stadio (ilgiorno.it)

    Di seguito una ipotesi di progetto

    Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha recentemente svelato i costi dell’operazione di ristrutturazione di San Siro. Il progetto prevede lavori h24 durante l’estate, con un costo totale di circa 300 milioni di euro. Nel frattempo, le squadre continuerebbero a giocare nell’iconico stadio (e potrebbero diventarne anche le proprietarie velocizzando così l’iter dei lavori che se privati non avrebbero tutti i vincoli pubblici.

    La decisione finale

    La decisione finale riguardo al futuro dello stadio di San Siro sarà presa dopo una serie di incontri e discussioni tra le squadre, il sindaco e la società WeBuild, incaricata di raccogliere e analizzare tutti le priorità e i materiali forniti dalle squadre. Nel frattempo, il dibattito continua, con l’attenzione di tutti gli appassionati di calcio rivolta verso il futuro di uno degli stadi più iconici d’Italia: la Scala del calcio.

    Ristrutturare si può! L’esempio del Bernabeu a Madrid

    Il punto centrale è quello se “ristrutturare” uno stadio può permettere di ottenere quel valore aggiunto che le squadre cercano come business: va infatti ricordato che queste operazioni non hanno tanto l’obiettivo di fare uno stadio più bello e confortevole ma di creare spazi di business aggiuntivi (skybox, aree commerciali) che rendano disponibile lo stadio tuti i giorni. Madrid rappresenta un bell’esempio.

    Sono infatti terminati i lavori di ristrutturazione del Santiago Bernabeu, che non solo hanno ampliato la capienza dello stadio, ma hanno anche introdotto delle importanti novità: il tetto mobile, apribile e richiudibile in soli 15 minuti, permetterà di ridurre il rumore dello stadio, mentre l’erba retrattile permetterà allo stadio di ospitare eventi extra-calcistici senza rovinare il manto erboso

    Ecco il video di quando fu presentato che doveva prevedere la fine dei lavori al 2022, conclusisi in realtà nel 2023, una macchina tecnologica da 1 miliardo di euro (contro i 300milioni ipotizzati a San Siro).

    La telenovelas degli stadi a Milano quindi non è ancora conclusa. Va avanti da almeno 4 anni ma sembra che ora ci potrebbe essere veramente il capitolo definitivo.
    Per chi volesse approfondire:

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