L’ambiente “a comando” è possibile?

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Controllare il tempo a nostro piacimento è qualcosa che l’umanità ha desiderato ardentemente da sempre.

Ciò che sembrava impossibile, irraggiungibile, iniziò a non esserlo più dalla metà del XX secolo, quando il chimico americano autodidatta Vicent Joseph Schaefer concepì il metodo di semina delle nuvole (cloud seeding in inglese).

Recentemente per combattere la siccità si inizia a parlare di Ingegneria climatica – Wikipedia. In diversi paesi si sta ricorrendo all’inseminazione delle nuvole, una pratica con cui si punta a incrementare le precipitazioni disperdendo ioduro d’argento nelle nubi.

Il cloud seeding, in italiano qualcosa come “inseminazione delle nuvole”, è una tecnica di stimolazione artificiale delle piogge basata sulla diffusione di getti di ioduro d’argento o di ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido) all’interno di determinate nuvole, da aerei appositi o tramite cannoni da terra. È nota in meteorologia fin dagli anni Cinquanta, ma esistono da tempo dubbi e perplessità sulla sua efficacia e sulla sua concreta utilità. Per questo motivo, nel corso dei decenni, il suo utilizzo è sostanzialmente rimasto un fenomeno di nicchia.

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Se oggi parliamo di cloud seeding il merito (o la colpa, a seconda dei punti di vista) è di Vincent Joseph Schaefer, un chimico e meteorologo americano che mise a punto questa tecnica nel 1946

Se oggi parliamo di cloud seeding il merito (o la colpa, a seconda dei punti di vista) è di Vincent Joseph Schaefer, un chimico e meteorologo americano che mise a punto questa tecnica nel 1946

Se, da una parte, i vantaggi per l’uomo sono molti, dall’altra non mancano preoccupazioni di carattere ambientale. Come vedremo si tratta di una tecnica ancora in fase di sperimentazione che, probabilmente, richiederà ancora molti studi prima di raggiungere risultati a grande scala. Andiamo brevemente a vedere quali sono i pro e i contro di questa tecnologia

Sicuramente uno dei principali argomenti di dibattito – oltre all’elevato costo della tecnica –  è  l’introduzione in atmosfera di sostanze chimiche come lo ioduro di argento. Queste particelle infatti si legano alla pioggia e, alla fine, finiscono nei corsi d’acqua e nelle falde acquifere. Si tratta di una questione spinosa e, al momento, priva di certezze: gli scienziati sperano di riuscire ben presto a comprendere l’eventuale impatto di questa sostanza sugli ecosistemi e sulla salute umana.

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Ma attenzione, la volontà di dominare l’ambiente riguarda anche attività di prevenzione come la grandine che è un vero flagello per l’agricoltura, in pochi minuti è in grado di compromettere l’intero raccolto annuale. Causa inoltre seri danni in altri settori, danneggiando in particolare le automobili, gli infissi, le coperture e altre strutture. 
Costituisce poi un pericolo per chi ne viene colto all’aperto: Cannoni anti grandine: cosa dice la scienza? (ilmeteo.net)

COSA FANNO I PAESI NEL MONDO?

Chi pensa che l’uomo non sia capace di controllare il tempo meteorologico si sbaglia. Diversi paesi producono pioggia artificiale da molto tempo. La pioggia è stata generata ora a Dubai con dei droni per contenere il forte caldo nella regione ma vediamo qualche esempio.

Cina

Lo stato che fa più largo uso di tecniche di inseminazione delle nuvole è la Repubblica Popolare Cinese, che mira ad incrementare la quantità di pioggia di molte regioni aride, compresa la capitale Pechino. Vi è anche un conflitto politico tra diverse regioni che si accusano a vicenda di “rubare pioggia” attraverso l’inseminazione delle nuvole. Inoltre la Cina usò l’inseminazione delle nuvole a Pechino prima dei giochi olimpici del 2008 al fine di liberare l’aria dall’inquinamento.

Stati Uniti

Negli Stati Uniti l’inseminazione delle nuvole è usata per incrementare le precipitazioni in zone siccitose e per ridurre sia la dimensione dei chicchi di grandine che si formano nei temporali, sia la nebbia negli aeroporti. Inoltre è occasionalmente usata dalle principali stazioni sciistiche per indurre nevicate. Diverse compagnie commerciali, come la Aero Systems Incorporated, l’Atmospherics Incorporated, la North American Weather Consultants, la Weather Modification Incorporated, la Weather Enhancement Technologies International e la Seeding Operations and Atmospheric Research offrono servizi di modificazione meteorologica incentrati sull’inseminazione delle nuvole.

Francia

Tecniche di inseminazione delle nuvole sono state adottate in Francia dalla Association Nationale d’Etude et de Lutte contre les Fléaux Atmosphériques (ANELFA) in modo continuativo a partire dal 1952, principalmente nelle regioni del sud, allo scopo di prevenire la formazione di precipitazioni di grandine. Il metodo adottato si basa su generatori da terra per l’emissione di ioduro d’argento, il cui uso è andato crescendo negli anni (455 nel 1984 per un’area di 55 000 km², 838 nel 2015 per un’area di 70 000 km²). Un programma alternativo è stato sviluppato negli anni 1995-1999 dalla Association Climatologique de Moyenne Garonne (ACMG) mediante inseminazione delle correnti ascensionali da aeromobile

Russia

In Russia, dopo il disastro di Černobyl’, i piloti militari decisero di inseminare le nuvole sopra la Bielorussia al fine di rimuovere le particelle radioattive da quelle che erano in direzione di Mosca.
Nel vertice dei G8 tenutosi del luglio 2006 il presidente Putin commentò che jet militari sono stati dispiegati per inseminare le nuvole così da far piovere sopra la Finlandia (nuovi strumenti militari?!).

Israele

Data la carenza di acqua nella regione, lo stato di Israele è stato tra i primi paesi nell’area del Mediterraneo ad adottare il metodo di inseminazione delle nuvole per favorire le piogge. Negli anni 1961-1967 il programma Israel 1 impiegò l’inseminazione da aeromobile nella regione del centro-nord. Un secondo esperimento, Israel 2, si svolse negli anni 1969-1975 con l’obiettivo di aumentare le precipitazioni in regioni in grado di accumulare riserve d’acqua. Questi esperimenti furono considerati molto promettenti sebbene l’efficacia sia stata in seguito oggetto di dibattito sia da un punto di vista della significatività statistica sia in relazione ai possibili effetti di polveri provenienti dalle sabbie del deserto.

Emirati Arabi Uniti

Si tratta di un luogo dove le piogge sono ridotte all’osso e per questo motivo dagli anni ’90 il governo ha speso decine di milioni di euro in questa tecnologia. Tra l’altro, proprio nell’estate del 2021, è passato alla cronaca un tentativo effettuato apparentemente con successo ma forse troppo … tanto da allagare alcune strade ed impedire localmente la circolazione dei veicoli.

Italia

Un primo tentativo di inseminazione delle nubi fu fatto da Depietri a Modena negli anni ’60, ma non diede i risultati sperati.

Per far fronte ad un periodo di elevata siccità, esperimenti di inseminazione delle nuvole furono attuati dapprima nella regione Puglia negli anni 1988-1994, nell’ambito di una operazione che prese il nome di Progetto Pioggia, e in seguito nelle regioni Sicilia, Sardegna e Basilicata.
Le attività furono condotte in collaborazione dalla azienda Tecnagro e dalla compagnia israeliana EMS, una sussidiaria di Mekorot Water Company, Ltd., con l’obiettivo di trasferire le competenze e le tecnologie israeliane sul territorio italiano. Nel caso Puglia, la tecnica di inseminazione impiegata si basò sulla dispersione di ioduro d’argento da aeromobile alla base delle nuvole obiettivo, ad una altezza approssimativa di 800 m.

Vediamo un esempio pratico di come si fa:

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