
Pogacar vince i Mondiali di Kigali e resta in Maglia Iridata. di Federico La Capria
Kigali, Domenica 28 Settembre 2025.
Al termine di una settimana di gare a cronometro e in linea, che hanno caratterizzato l’Edizione N.98 dei Mondiali di Ciclismo su Strada 2025, disputati per la prima volta in Africa, Kigali e il Ruanda si accingono ad accogliere l’ultima e la più attesa di tutte le competizioni, la Prova in linea Uomini Elite.
Si tratta di una corsa che si disputa su un percorso particolarmente duro e selettivo, lungo 267.5 Km, con 15 giri del circuito di Kigali, di 14,96 Km, comprendente le salite della Cote de Kigali Golf, lunga 800 m, con pendenza media dell’8,1 % e massima del 14 %, e della Cote de Kimihurura, lunga 1,3 Km, con pendenza media del 6,3 % e massima dell’11 %, con un tratto in pavè, e un giro al di fuori del circuito, di 42,5 Km, con la durissima salita del Mont Kigali, lunga 5,9 km, con pendenza media del 6,9 %, e il Mur de Kigali, a 90 Km dal traguardo.
Il dislivello totale complessivo di 5.475 m rende il Mondiale di Ciclismo su Strada di Kigali 2025 il secondo più duro della Storia dopo il Mondiale di Ciclismo su Strada di Sallanches 1980, che vide il francese, bretone, Bernard Hinault vincere davanti all’azzurro Gianbattista Baronchelli, giunto secondo, a 1 minuto e 1 secondo, con 15 soli corridori arrivati sui 107 presenti alla partenza (14%).
Alle ore 9.52, sotto il sole, prende il via la prova in linea Uomini Elite dei Campionati Mondiali di Ciclismo su Strada 2025. Alla partenza ci sono 165 corridori, in rappresentanza di 55 Nazioni, comprendendo anche la Nazionale dei Ciclisti Rifugiati e quella degli Atleti Neutrali.
La corsa inizia a gran ritmo e nasce subito una fuga, con Anders Foldager, Danimarca, Menno Huising, Olanda, Ivo Oliveira, Portogallo, Fabio Christen, Svizzera, e Marius Mayrhofer, Germania, cui si aggiunge il francese Julien Bernard.
I fuggitivi guadagnano subito un buon margine sul gruppo principale, dal quale cercano di uscire altri corridori, senza, tuttavia, riuscire a riportarsi sui battistrada. Dopo un tentativo di attacco, peraltro piuttosto velleitario, subito annullato, Julien Alaphilippe, ex Campione del Mondo a Imola, decide di ritirarsi. Quasi al termine del terzo giro del circuito di Kigali si verifica una caduta che coinvolge, tra gli altri, lo spagnolo Marc Soler, il belga Ilan Van Wilder e l’italiano Lorenzo Fortunato, che riescono tuttavia a proseguire.
Il vantaggio degli uomini al comando, cui si è aggiunto anche lo spagnolo Raul Garcia Pierna, aumenta e raggiunge 2 minuti e 7 secondi allorchè si affronta il nono giro del circuito di Kigali. Lungo la salita della Cote de Kigali Golf il gruppo dei fuggitivi si disgrega e restano al comando in tre, Anders Foldager, Ivo Oliveira e Julien Bernard.
Si esce quindi dal circuito di Kigali, per affrontare il giro aggiuntivo, di 42,5 Km, e superata la Cote de Peage, lunga 2,2 Km, con pendenza media del 5,8 % , si punta decisamente verso il temibile Mont Kigali, lungo 5,9 Km, con pendenza media del 6,8 %, ma con tratti che superano il 10 %.
In testa alla corsa resta solitario il francese Julien Bernard, il cui vantaggio si riduce a 55 secondi in prossimità del Mont Kigali. Domen Novak guida il gruppo con il proprio compagno Primoz Roglic e il proprio capitano, Tadej Pogacar. Lungo la salita, in vista dello scollinamento, il campione del Mondo uscente forza decisamente il ritmo. A 104 Km dall’arrivo Tadej Pogacar aumenta ancor più l’andatura e l’unico a resistergli è lo spagnolo Juan Ayuso. I due insistono nella loro azione, spingendo anche in discesa, e su di loro rientra, con una grande azione, il giovane messicano Isaac Del Toro Romero. Alle loro spalle si forma un gruppetto, comprendente anche l’italiano Giulio Ciccone, mentre il belga Remco Evenepoel resta attardato. I tre uomini al comando affrontano il Mur de Kigali, un ulteriore strappo di 300 m, sulle cui aspre pendenze, oltre il 14 %, un attacco di Del Toro provoca il cedimento di Ayuso.
Davanti a tutti ci sono Pogacar e Del Toro, compagni di squadra alla UAE Team Emirates – XRG, che collaborano e incrementano progressivamente il margine di vantaggio sul gruppo di inseguitori, che comprende molti corridori ma non trova l’intesa per raggiungere i due battistrada. Remco Evenepoel cambia la bicicletta per un problema meccanico e perde tempo prezioso. Pogacar e Del Toro proseguono con un buon accordo e dietro di loro il gruppo degli inseguitori si riduce a soli quindici corridori.
A 66 Km dalla conclusione, sulla Cote de Kigali Golf, Pogacar forza il ritmo, provoca il cedimento di Del Toro e se ne va da solo al comando.

Sulla Cote de Kimihurura Remco Evenepoel, costretto, in precedenza, a un altro stop, per problemi tecnici, forza il ritmo e provoca il cedimento di altri inseguitori, tra cui Giulio Ciccone, raggiungendo Ben Healy, Irlanda, Mattias Skjelmose, Danimarca, Tom Pidcock, Gran Bretagna, e Jay Hindley, Australia.
Pogacar prosegue con un vantaggio di 1 minuto sui cinque uomini alle sue spalle, che non riescono, tuttavia, a ridurre lo svantaggio. A tre giri dalla conclusione Evenepoel forza il ritmo e provoca il cedimento di Hindley e Pidcock. Il vantaggio di Pogacar si mantiene intorno a 1 minuto e 15 secondi. A 20 Km dalla conclusione Remco Evenepoel stacca Healy e Skjelmose e prosegue da solo all’inseguimento di Pogacar, come in una replica della prova a cronometro individuale, in cui aveva raggiunto e superato il rivale, partito 1 minuto e mezzo prima, aggiudicandosi la medaglia d’oro.
Tadej Pogacar affronta in testa l’ultimo giro del circuito di Kigali, superando la Cote de Kigali Golf e la Cote de Kimihurura, senza alcun cedimento, dando fondo a tutte le proprie energie e, dopo 6 ore, 21 minuti e 20 secondi, taglia vittorioso il traguardo di Kigali, dopo 267,5 Km, percorsi a una velocità media di 42,1 km/h, aggiudicandosi il Novantottesimo Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada, 2025, il suo secondo consecutivo, dopo il trionfo del 2024, a Zurigo.
Al secondo posto giunge il belga Remco Evenepoel, con un distacco di 1 minuto e 28 secondi, al terzo posto giunge l’irlandese Ben Healy, con un distacco di 2 minuti e 16 secondi, al quarto posto giunge il danese Mattias Skjelmose, con un distacco di 2 minuti e 53 secondi, al quinto posto giunge il lettone Tom Skujins, con un distacco di 6 minuti e 41 secondi, e al sesto posto giunge l’italiano Giulio Ciccone, con un distacco di 6 minuti e 47 secondi.
A concludere la prova in linea Uomini Elite dei Campionati Mondiali di Ciclismo su Strada 2025 di Kigali, in Ruanda, sono stati solamente 30 corridori sui 165 presenti alla partenza (18,2%).
Tadej Pogacar ha scritto un’altra Pagina Indimenticabile della sua folgorante carriera, regalando un’Impresa Leggendaria, di Altri Tempi, a Kigali, nel primo Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada disputato in Africa, con una fuga iniziata da molto lontano, a oltre 100 Km dal traguardo, proseguita da solo, a 66 Km dall’arrivo, e condotta a termine sino alla vittoria, ottenuta con l’autorevolezza e la grandezza che appartengono ai Campioni destinati a segnare per sempre un’Epoca e la Storia del Ciclismo e dello Sport.
Federico La Capria
