
Raúl Fernández (Trackhouse MotoGP Team) centra il suo primo successo in MotoGP trionfando a Phillip Island, nel GP d’Australia. Prima Aprila sempre in crescita.
Sul podio con lui, Fabio Di Giannantonio su Ducati, che chiude secondo, e Marco Bezzecchi (Aprilia Racing), terzo dopo aver dominato la Sprint.
Il vincitore: “La chiave di svolta della mia carriera è stata l’arrivo di Fabiano Sterlacchini e di Davide Brivio” ed inoltre “Pensavo di avere la possibilità di fare podio, ma non di vincere“.
Gara intensa e avvincente, segnata da un elemento chiave: le penalità inflitte a Marco Bezzecchi. Ancora solo italiani e spagnoli nei primi 7 classificati. Un dominio che non si ferma più.

Il Bez partiva da favorito netto, ma i due long lap da scontare per l’incidente con Marquez a Mandalika hanno cambiato le carte in tavola. Parte fortissimo fin da subito, con un ritmo forsennato nei primi giri, ma questa spinta iniziale gli costa nella seconda metà di gara, quando deve recuperare terreno dopo le penalità. Scivola fino alla settima posizione, poi risale con sorpassi grintosi e conquista comunque un meritato terzo posto. Un podio che ha il sapore amaro dell’occasione mancata: per la seconda gara di fila aveva il passo per vincere, ma stavolta è la sanzione a frenarlo.

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Tre piloti sopra tutti.
Bezzecchi ha dato tutto, con grinta e intelligenza. Ma l’aggressività iniziale, necessaria per compensare i due long lap penalty, ha compromesso la tenuta delle gomme nella seconda parte di gara. Era un treno in corsa, ma quella falsa partenza a Mandalika – che ha rovinato i suoi piani e la spalla di Marquez – continua a farsi sentire. Addio doppietta, ma resta una prestazione da applausi.
Raúl Fernández: in silenzio, senza fare rumore, ha colto l’occasione. Con Marquez out, Bagnaia in difficoltà e le Ducati sottotono, lui è stato impeccabile. Opportunità sfruttata alla perfezione… anzi, costruita. Prima vittoria in MotoGP e zampata da grande.
Fabio Di Giannantonio: indiavolato come pochi. Anche nel riuscire a far andare forte la Ducati su una pista in cui oltre a Bagnaia han sofferto anche Aldeguer e Morbidelli. Alti e bassi per il Diggia, oggi solo alti!
E ancora Bagnaia in crisi passa dai trionfi del Giappone dove ha dominato a risultati non altezza della sua Ducati “Purtroppo non riesco a frenare e a entrare nelle curve come vorrei, quindi la vita è molto più complicata. Però almeno oggi sono riuscito a spingere un po’ di più, riuscivo a recuperare i piloti davanti, non è stato come ieri o in Indonesia, questo è sicuramente qualcosa di positivo. Non so se possa essere positivo anche per la Malesia, perché la Malesia è una pista un po’ a sé”
PROSSIMA TAPPA IN MALESIA (ricordiamo il calendario)
Nessuna pausa per il Motomondiale: si riparte subito con il GP della Malesia a Sepang.
Il calendario MotoGP propone un altro back-to-back in questa lunghissima stagione. Giusto il tempo di riorganizzarsi e si torna in volo: tra meno di sette giorni si scende di nuovo in pista. Anche a Sepang mancheranno i due campioni del mondo, passato e futuro: Marquez e Martin resteranno fuori dai giochi.
