
Martedì 9 Settembre 2025. Dopo il Secondo e Ultimo Giorno di Riposo, a Ponetvedra, la Vuelta a Espana 2025, Edizione N.80, riprende la propria strada, nella Settimana conclusiva, con le Ultime Sei Tappe, nel percorso che i corridori seguiranno fino a Madrid. Si corre la Sedicesima Tappa della Vuelta a Espana 2025, da Poio a Mos.Castro de Herville, lunga 167,9 Km, caratterizzata da Quattro Gran Premi della Montagna, l’Alto de San Antonino, 402 m, dopo 82,9 Km, lungo 9 Km, con una pendenza media del 4 %, l’Alto da Groba, 623 m, dopo 109,8 Km, lungo 11,3 Km, con pendenza media del 5,4 % e pendenza massima del 15 %, l’Alto de Prado, 439 m, dopo 144,5 Km, lungo 4,3 Km, con pendenza media dell’8,9 %, e Castro de Herville, 504 m, lungo 8,2 Km, con pendenza media del 5,2 % e pendenza massima del 16 %, con un dislivello complessivo di 3.472 m.


La Partenza avviene da Poio, piccola e graziosa Città di 1.845 abitanti, in Galizia, affacciata su uno Splendido Golfo, nella Provincia di Pontevedra, che ospita il Monastero di Suan Juan e il Maggiore Bosco di Sequoie d’Europa, con più di 500 esemplari, piantati nel 1992, come dono ricevuto dagli Stati Uniti d’America in occasione del Cinquecentesimo Anniversario (1492-1992) della Scoperta dell’America.
Il Via alla corsa, dopo il trasferimento da Plaza Peirao da Chousa verso il Km Zero, viene dato alle ore 13.27, sotto un cielo nuvoloso e grigio, con una temperatura di 17,4 gradi. Alle ore 13.29 nasce già la prima fuga, con otto uomini, cui se ne aggiungono altri tre, ma dopo 14 Km, alle ore 13.32, gli attaccanti vengono raggiunti dal gruppo.
Dopo 42,9 Km di corsa, oltre Ponteareas, la velocità media in testa al gruppo è molto elevata, raggiungendo i 61,8 Km/h. Poco prima di Alxen, dopo 56 Km di corsa, si crea un’altra fuga, comprendente diciassette corridori, tra i quali spiccano Andrea Bagioli, Lidl-Trek, Marc Soler, UAE Team Emirates-XRG, Jefferson Cepeda, Team Movistar, Sean Quinn, EF Education-Easypost, Kevin Vermaerke, Team Picnic-Postnl, Jake Stewart, Israel Premier-Tech, Nico Denz, Red-Bull Bora Hansgrohe, Finaly Pickering, Bahrain Victorius, Mauri Vansevenant, Mikel Landa, Soudal Quick-Step, Bob Jungels, Egan Bernal, Ineos Grenadiers, , Victor Guernalec, Louis Rouland, Arkea B&B Hotels, Rudy Molard, Clement Braz Afonso e Brieuc Rolland, Groupama FDJ. Gli attaccanti guadagnano subito un buon margine di vantaggio sul Gruppo dei Migliori, che cresce sino a 4 minuti e 21 secondi, dopo 82,9 Km, sull’Alto de San Antonino, dove transita in testa Nico Denz, precedendo Marc Soler. Il tempo peggiora e verso Baiona, in un tratto pianeggiante, inizia a piovigginare. Gli uomini al comando insistono nella loro azione e si portano verso l’Alto da Groba, la seconda asperità di giornata, in cima alla quale transitano, dopo un allungo, Mikel Landa, che vince il Gran Premio della Montagna, ed Egan Bernal, secondo. I due battistrada si lanciano a tutta velocità in discesa, dove piove, e vengono successivamente raggiunti da Nico Denz, Brieuc Rolland e Clement Braz. Dopo Tebra, allorchè sono stati già percorsi 132 Km, il quintetto al comando viaggia con 24 secondi di margine sui dieci diretti inseguitori, mentre il Gruppo della Maglia Roja ha un ritardo di 7 minuti e 26 secondi. Al Km 136,7 Nico Denz si aggiudica il Traguardo Volante, a Couso. Dopo altri 8 Km di strada si transita a Prado e comincia l’ascesa verso l’Alto de Prado. Nico Denz cede mentre alle sue spalle Soler e Pickering tentano di raggiungere gli uomini al comando. Dopo 3,5 Km di salita i corridori affrontano un tratto particolarmente duro, al 15-17 %, con un asfalto ancora bagnato ma senza più pioggia. Egan Bernal si aggiudica il Gran Premio della Montagna, precedendo Mikel Landa, secondo, e Clement Braza, terzo, con un margine di vantaggio di 15 secondi sui più immediati inseguitori, 58 secondi su altri compagni di fuga della prima ora e 7 minuti e 1 secondo sul Gruppo della Maglia Roja. I tre uomini al comando si lanciano in discesa quando mancano ormai solo 18 km al traguardo di Mos.Castro de Herville. Da Radio Vuelta giunge la comunicazione che nella zona d’arrivo i Manifestanti pro Palestina ostacoleranno e bloccheranno la corsa. Lungo la discesa Braz Afonso incorre in una foratura. In testa alla corsa, lanciati verso l’arrivo, restano Egan Bernal e Mikel Landa. Al fine di garantire la regolarità della corsa e la sicurezza dei corridori, la Giuria decide di anticipare la conclusione al termine della discesa, a 8 Km dall’arrivo previsto a Mos.Castro de Herville,prima che inizi l’ascesa finale.
A 100 m dalla nuova linea d’arrivo Egan Bernal scatta in testa, supera Mikel Landa e, dopo 153,1 Km, percorsi in 3 ore, 35 minuti e 10 secondi, si aggiudica con merito la Sedicesima Tappa della Vuelta a Espana 2025, precedendo Mikel Landa, secondo, e gli altri più diretti inseguitori, giunti al traguardo con maggior distacco. Il Gruppo della Maglia Roja taglia il traguardo a 5 minuti e 52 secondi.
Dopo 2.558 Km di percorso la Classifica Generale della Vuelta a Espana 2025 vede sempre al comando Jonas Vingegaard, in Maglia Roja, nel tempo di 61 ore, 16 minuti e 35 secondi, davanti a Joao Pedro Almeida, secondo, a 48 secondi, Tom Pidcock, terzo, a 2 minuti e 38 secondi, Jay Hindley, quarto, a 3 minuti e 10 secondi, e Giulio Pellizzari, quinto a 4 minuti e 21 secondi, che guadagna una posizione in classifica generale.

Egan Bernal vince la sua prima Tappa alla Vuelta a Espana e completa la Piccola Tripla Corona, traguardo raggiunto da pochi corridori, essendo riuscito ad aggiudicarsi, nel corso della sua carriera, una vittoria in ognuna delle Tre Grandi Corse Ciclistiche a Tappe, Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. Il trionfo del forte corridore colombiano ha reso omaggio non solo a lui e alla sua Squadra ma a Tutti i Ciclisti, la cui incolumità è stata nuovamente minacciata e messa a repentaglio da Manifestazioni pro Palestina legittime e condivisibili nelle Intenzioni e nei mesaggi, che ricordano quanto gravi, drammatiche, ingiuste e intollerabili siano la situazione e la condizione della popolazione inerme in quelle terre, ma Totalmente illegittime, sbagliate e pericolose nelle modalità scelte di espressione e attuazione, completamente prive di rispetto nei confronti dei corridori e della loro sicurezza.
Federico La Capria
