L’alfiere, la regina e il pedone…

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  • Ultima modifica dell'articolo:16/10/2023
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Come accade piuttosto di sovente, ci immergiamo nella soave e gioiosa atmosfera della trecatese IN VILLA, al civico 120 di corso Roma, al fine d’incontrare Morgan, un appassionato di scacchi e giochi di ruolo. Un ragazzo di questo millennio, che desideriamo conoscere in maniera più approfondita, facendoci raccontare queste sue predilezioni.

Buonasera Morgan, e per favore presentati ai lettori.

Sono Morgan Bargellini, nato a Latina nel 2003 e quindi ho 20 anni, ma dall’età di uno risiedo in Piemonte; nonostante ciò mi è rimasto abbastanza l’accento laziale. Mi sono diplomato all’ITC Pascal di Romentino e sono in attesa di lavoro, e così sviluppo le mie competenze e conoscenze fornendo ripetizioni ai ragazzi di elementari, medie e superiori, di qualsiasi materia, matematica inclusa.

Da quanto tempo ti occupi di scacchi e giochi di ruolo, e da dove nasce tutto ciò?

La passione per gli scacchi nacque quando avevo 9 anni, per merito di un vicino di casa che m’insegnò a giocare, ma a causa d’impegni vari abbandonai strada facendo. Due anni fa ricominciai on-line, e da lì il desiderio di fondare un club denominato 3 SCACCHI, del quale sono presidente, anche se il nome lo ha ideato Manuela Bolchini. Da febbraio 2023 ci riuniamo ogni giovedì sera nel locale di Manuela, appunto In Villa, e mediamente siamo una dozzina; gli scacchi come metafora della vita, dove ogni giocatore è il re e viene spronato a non mollare, almeno fino allo scacco matto. Un gioco che stimola la strategia e l’intelletto, e adatto per le persone di ogni età. Accanto a questa predilezione esiste quella per i giochi di ruolo, su tutti DUNGEONS AND DRAGONS; quando ci ritroviamo svolgo il ruolo di narratore, per spiegare la storia ai partecipanti (massimo 8), i quali, secondo la mia fantasia di quel momento, devono superare le sfide proposte, nell’obiettivo di salvare il mondo dal male, mischiando tattica, inventiva e voglia di divertirsi.

Gli scacchi alle Olimpiadi… un’utopia o sei possibilista?

Si, sono molto ottimista in questo senso, anche perchè a uno scacchista provetto occorre tantissima concentrazione, e pure preparazione fisica, per sfide che possono durare diverse ore, e perciò lo reputo uno sport a tutti gli effetti. La recente pandemia ha funzionato da amplificatore, con parecchie persone che da casa si sono avvicinate alla scacchiera virtuale su Internet, e non hanno più smesso.

Avete qualche progetto in cantiere?

In primo luogo una tessera per soci e simpatizzanti, dato che i riscontri ottenuti sono molto positivi, rispetto alle titubanze dell’inizio, cercando ovviamente di coinvolgere più persone possibili.

Un motivo, o anche più di uno, affinchè la gente si avvicini al vostro cicrcolo?

Il motivo base è che non esistono limiti d’età per gli scacchi, e l’invito lo rivolgo pure ai neofiti, visto che abbiamo la massima disponibilità e pazienza nell’insegnare. Altro aspetto importante è che si tratta di un gioco solidale, dove al termine del match ci si stringe la mano rispettosamente, e si creano dei rapporti umani. Gli scacchi nacquero in India attorno all’anno Mille, utilizzati come strategia di combattimenti militari, prima delle battaglie vere e proprie; in Europa arrivarono verso il XVI secolo, con tanti sovrani che si appassionarono, come del resto Einstein, Hitler, Lenin e altri personaggi storici, in tempi più recenti.

Nel ringraziarti ti lascio la parola, se pensi di aggiungere qualcosa

Sono io che ringrazio te e la tua redazione, dato che non mi capita spesso di essere intervistato, e spero che in molti ci vengano a trovare il giovedì, dalle 21 alle 23, per gli scacchi, e il sabato, dalle 14 alle 18, per D&D, naturalmente in corso Roma 120, a Trecate: accorrete numerosi.

Pure noi ci associamo all’invito di Morgan, nella speranza che magari possa sbocciare qualche campione da copertina, che sappia destreggiarsi fra regine, cavalli e torri…

Il presidente del circolo Morgan Bargellini, e nella foto sopra lui con alcuni iscritti

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