Un’associazione dalle radici profonde

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  • Ultima modifica dell'articolo:08/02/2023
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La città di Trecate si fregia di parecchie eccellenze in ambito culturale e sociale, da diversi anni attive sul territorio; fra queste spicca sicuramente il Circolo filatelico, numismatico e mineralogico, che raggruppa appassionati del settore. Fra costoro annoveriamo Mario Baldino, ex dipendente Sarpom e fra i decani del suddetto circolo, che cortesemente risponderà ai nostri quesiti.

Buongiorno Mario e grazie della sua disponibilità. Quando e come nasce il Circolo filatelico, numismatico e mineralogico? “Come premessa vorrei sottolineare che questa non la reputo un’intervista, ma una chiacchierata fra amici. Ebbene, il circolo nacque nei primi anni Settanta, per merito di una decina di amici, in particolar modo del compianto Gianni Travaglino e dell’attuale segretario Gaudenzio Frattino. La nostra prima sede era ubicata in corso Roma, presso una sala della ex “Casa del Balilla” (come la chiamano i trecatesi), e in seguito ci siamo trasferiti nella villa Cicogna, in uno spazio concesso dal Comune per le riunioni, aumentando i tesserati e le nostre attività”.

Le vostre spettacolari esposizioni per le Patronali di fine agosto, mi rimandano agli anni Ottanta e Novanta della mia adolescenza e giovinezza. Cosa le rimane di quelle (immagino) meravigliose esperienze? “Inizialmente esponevamo nel teatro Comunale di piazza Cavour, e di quelle esperienze rimane in me tantissima gioia, ricordando i molti visitatori che si complimentavano con noi organizzatori; visitatori affascinati da quello che ammiravano, e in diversi casi si tesseravano per il club. In seguito, a causa della carenza di sale e spazi espositivi, abbiamo dovuto accantonare tutto”.

Francobolli, monete e minerali gli assi portanti dell’associazione. I giovani sono affascinati da ciò, oppure non esistono canali di comunicazione fra voi e loro? “Si, francobolli, monete e minerali rappresentano i nostri punti di forza, e per l’appunto sono gli assi portanti dell’associazione. Nei decenni scorsi, i già citati Travaglino e Frattino, con Antonio Roverato, andavano nelle scuole della zona, per raccontare le nostre attività, riuscendo ad attirare qualche giovane, che si avvicinava al circolo: una vicinanza però della durata di pochi mesi. Purtroppo non riusciamo a coinvolgere i ragazzi, ed è un vero peccato!”.

Innumerevoli le attività svolte dal vostro gruppo, nel corso degli anni. Ce ne vorrebbe ricordare qualcuna, alla quale si trova particolarmente legato? “Fra le attività del nostro club, mi ricordo con particolare piacere le gite per cercare i minerali; sottolineo la parola gita, dato che il senso era proprio quello di una scampagnata. Fra i partecipanti assidui, il compianto William Barbieri, Pietro Gualdoni, Renato Geddo e altri, con destinazione abituale la Valle d’Aosta, in Val Veny e Val Ferret, dove negli ex ghiacciai delle morene si trovavano splendidi esemplari, come il quarzo fumè, il quarzo ialino o la titanite del Miage. Altro ricordo indelebile, i mercatini con il caro Gianni Travaglino, in Piemonte e nella vicina Lombardia: esperienze che rimangono nel cuore, e che non si possono assolutamente dimenticare”.

Nel salutarla e ringraziarla per la disponibilità, intende aggiungere qualcosa? “Sono io che ti ringrazio per questa bellissima chiacchierata, e mi permetto di affermare che per il circolo non vedo futuro, dato che nessun giovane s’iscrive. Ormai abbiamo un’età non più sostenibile, che non ci permette di organizzare le mostre di cui parlavamo in precedenza, senza dimenticare che il Comune di Trecate ci ha sfrattato da villa Cicogna. Adesso ci ritroviamo due volte al mese in una saletta dell’autoscuola Verdi, dove risiede l’odierno presidente Marco Travaglino, figlio di Gianni; purtroppo siamo rimasti 5 o 6 soci attivi, mentre qualcuno si presenta solo per ritirare monete o francobolli da collezione. Detto ciò, speriamo di poter continuare il più possibile”.

Cordiale e brillante il signor Mario Baldino, memoria storica del Circolo filatelico, numismatico e mineralogico, nonchè esperto e assai competente collezionista, che ci ha permesso di conoscere in profondità una realtà trecatese apprezzata trasversalmente, la quale però avrebbe urgente bisogno di nuova linfa, per proseguire nel proprio percorso associativo.

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