raccontata da Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno
testo e regia Giovanni Calcagno
musiche originali Andrea Rocca
consulenza scientifica Luca Peyronel
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Circa due secoli fa, negli scavi della biblioteca di Assurbanipal a Ninive, gli archeologi portarono alla luce una serie di tavolette. Quando fu decifrata la scrittura cuneiforme, esse rivelarono il titolo di un poema: Di colui che vide le profondità e le fondamenta della terra.
Gilgamesh è il più antico poema del mondo.
È la storia di un giovane re che, dopo aver sperimentato il dolore per la morte del migliore amico, lascia il trono per andare alla ricerca del segreto della vita eterna.
Alla fine del suo peregrinare, dopo aver interrogato l’unico uomo sopravvissuto al Diluvio, torna in patria con la certezza che il destino dell’uomo è di essere mortale.
II viaggio di Gilgamesh ai confini del mondo, da un punto di vista eroico, è un completo fallimento, ma la sua sconfitta diventa un nuovo punto di comprensione delle cose della vita.