Ciao Mariano e grazie del tuo tempo !
Come nasce Cabiria Teatro e di cosa si occupa?
Cabiria Teatro nasce nel 2014 a Bologna e si occupa di teatro, nasce tra me ed Elena Ferrari, la mia compagna. Ci siamo conosciuti nel 2013 e insieme abbiamo deciso di realizzare uno spettacolo. Così abbiamo lavorato insieme per ben nove mesi e lo spettacolo che abbiamo realizzato ha girato per ben 8 anni. Provando molto insieme, ben motivati le cose funzionano e ci siamo trasferiti a Novara per avere più sbocchi e possibilità di lavoro. Produciamo spettacoli, facciamo corsi di formazione per adulti e ragazzi e poi organizziamo rassegne estive da circa 5 anni con le Notti di Cabiria ed Evviva rassegna teatrale per bambini.
Come si intitola il primo Vostro spettacolo?
“La Dolce Guerra” che ha avuto un gran seguito e, nel 2016, è stato giudicato dalla rivista Milanoteatri come uno degli spettacoli più belli di tutti quelli visti a Milano quell’anno. Parlava della manipolazione che ha convinto gli italiani ad entrare nella Prima Guerra Mondiale. Parlava di un cineasta, da lì il nome Cabiria, e di un insegnante perché anche la scuola a quei tempi era uno strumento di propaganda.
Uno dei testi studiati è proprio dello scrittore Marco Scardigli, appunto di Novara. Lui venne a presentare il nostro spettacolo.
Chi è Mariano Arenella?
Io non ho un percorso accademico, ho iniziato a vent’anni facendo il tecnico per una compagnia e così mi pagavo l’università di giurisprudenza. Mi si propose di fare il tecnico di scena per una compagnia che faceva tournee in tutta Italia. E da lì ho conosciuto il teatro. Ho fatto un master a Parma di alta specializzazione, e una scuola di teatro a Roma sul Metodo e tanti seminari.
In contemporanea ho iniziato a lavorare, ho partecipato al primo spettacolo all’età di 21 anni e da un progetto ne arrivava un altro; un salto di qualità l’ho fatto nel 2010 quando ero tra i protagonisti di uno spettacolo che poi ha vinto gli UBU come migliore drammaturgia straniera. Si chiamava “Bizarra” ed è stata un’esperienza fondamentale per me.
Gli UBU sono un po’ gli “Oscar” del teatro, i premi più importanti che vengono dati ogni anno intorno alla metà di dicembre.
Chi è Elena Ferrari?
Elena ha iniziato molto prima di me, dal liceo, a 18 anni è entrata a studiare al Piccolo di Milano. Ha conosciuto e lavorato con Strehler: il “maestro per eccellenza”, successivamente ha lavorato con Ronconi e molti altri personaggi importanti.
Abbiamo quindi avuto due percorsi differenti ma la stessa “urgenza”.
Quali sono gli spettacoli da Voi prodotti?
Be Happy è stato uno spettacolo sulla vendita della felicità, sui “metodi facili per essere felici”; poi abbiamo prodotto uno spettacolo su Halloween al Museo Egizio di Torino per due anni di fila, successivamente abbiamo realizzato “Misura per misura” di Shakespeare, poi abbiamo realizzato “In macchina” con il testo e la regia di Enrico Petronio, il regista grazie al quale ci siamo conosciuti e che per noi è una persona molto importante. Lo spettacolo era già nato infatti a Calcara, vicino a Bologna dove ci siamo conosciuti, poi l’abbiamo ri-elaborato più volte e ci vede proprio in scena all’interno di un’auto. Questo spettacolo lo riproporremo anche la prossima estate; poi abbiamo realizzato “Il giardino dei ciliegi. Rewind” che è ancora in scena e, l’ultimissimo, che è quello più ricco e complicato da creare ma anche quello che ci sta dando molte soddisfazioni è “Romeo e Giulietta – opera ibrida” perché coinvolge 11 persone: 7 in scena e 4 tecnici.
Siamo ancora dell’idea che il teatro è famiglia, appartenenza, dove il coinvolgimento di molti attori ti permette una drammaturgia più ricca e articolata e più interazione. È una riscrittura molto forte, cruda e lo riproporremo a breve, il testo è di Maurizio Patella mentre il soggetto e la regia sono nostri.
Parlando di “Evviva”, la rassegna teatrale per bambini, è molto interessante anche la scelta di permettere ai bambini di fare un laboratorio teatrale o artistico pre-spettacolo e questa scelta è sempre stata fatta nell’ottica di una concezione famigliare del teatro. Pensiamo che sia meraviglioso poter stare con il pubblico, il fatto che gli attori possano in qualche modo interagire con il pubblico. E questo lo abbiamo anche realizzato con gli incontri pre “Notti di Cabiria”, dove, prima dello spettacolo, ci si trova per un talk che affronta gli argomenti che si vedranno poi trattati nello spettacolo in un ambiente neutro. Teatro è uno spazio in cui stare, in cui discutere, in cui ridere, riflettere ed emozionarsi.
Stiamo già programmando le prossime “Notti di Cabiria” ed “Evviva” per la prossima estate.
Attualmente a cosa state lavorando?
Abbiamo rivisto “Il giardino dei ciliegi Rewind”, stiamo distribuendo “Romeo e Giulietta – opera ibrida” in tutta Italia, ci dedichiamo sempre alla formazione con anche progetti per le scuole. Insieme alla Provincia, all’università, a Nova e Novara Jazz collaboreremo con i ragazzi dell’università e del liceo per aiutarli a non disperdersi e a non lasciare gli studi aiutandoli a capire qual è il percorso di ognuno di loro.
L’anno prossimo realizzeremo uno spettacolo alla Rizzotaglia, con un testo scritto da zero coinvolgendo le persone che vivono in quel luogo e, per realizzare questo, stiamo studiando le periferie di Novara documentandoci e cercando delle storie proprio del quartiere. Utilizzeremo sempre la tecnica utilizzata per Romeo e Giulietta, ovvero l’uso del telefonino durante lo spettacolo. Questo verrà realizzato ancora insieme al drammaturgo Maurizio Patella, lo stesso con cui abbiamo collaborato per la realizzazione di Romeo e Giulietta. La scelta di coinvolgere le periferie è proprio per allargare la nostra “famiglia”, tenendo anche i prezzi più bassi possibile.
Per restare aggiornati sulle iniziative di Cabiria Teatro seguite la nostra pagina sul sito: www.cabiriateatro.com e se ci mandate una mail a info@cabiriateatro.com potrete iscrivervi alla nostra newsletter per ricevere tutti gli eventi in programma!
Ringraziamo di cuore Mariano per averci aperto le porte a “Cabiria Teatro” ed averci entusiasmato con i molti progetti che verranno realizzati.