Cosa succederebbe se il teatro, espressione d’arte dal vivo per eccellenza, diventasse digitale? E se in questo mondo virtuale entrasse nientemeno che Shakespeare insieme ai suoi più celebri personaggi? L’hanno scoperto ieri, domenica 2 Ottobre, gli spettatori che hanno assistito a “Romeo e Giulietta – Opera Ibrida”, una produzione della compagnia Cabiria Teatro in collaborazione con NU Arts and Community, in una serata sold-out ospitata da Casa Bossi.
Opera ibrida: un mix, come dice il nome stesso, tra performance dal vivo e scene trasmesse in diretta streaming. Non solo il piccolo palcoscenico di Casa Bossi, ma molte stanze dell’edificio e addirittura la cupola di San Gaudenzio sono diventati spazi teatrali in cui gli ottimi interpreti hanno raccontato in modo nuovo e originale le vicende dei due innamorati shakespeariani. Per la prima volta ai presenti non è stato chiesto di spegnere i cellulari, ma anzi di utilizzarli per entrare da protagonisti nella storia in un’esperienza virtuale immersiva. Ma non solo: ciascuno spettatore, in momenti specifici dello spettacolo, ha avuto la possibilità di scegliere quale personaggio “spiare” attraverso il proprio smartphone, potendo quindi seguire diversi momenti della storia in contemporanea.
Fruizione innovativa, così come innovativa è la trasposizione del dramma di Romeo e Giulietta proposta dalla drammaturgia di Maurizio Patella e dal soggetto di Mariano Arenella. Qui Mercuzio, il grande amico di Romeo, è un adolescente dipendente dalle challenge virtuali con cui i ragazzi si sfidano fino a mettere la propria vita in pericolo, il saggio Frate Lorenzo è uno psicologo dei servizi sociali, Padre Capuleti è amministratore delegato di un’azienda tecnologica e i due giovani protagonisti non si innamorano durante un ballo, ma all’interno di una realtà virtuale ad una festa aziendale. Dell’opera originale rimane la struttura portante, a dimostrazione di quanto sia ancora e sempre attuale, ma il taglio dato dalla compagnia è più che mai contemporaneo, tra riflessioni sui disagi giovanili, sulla pericolosità dell’uso incontrollato dei social network, su ragazzi che intraprendono percorsi autodistruttivi e su adulti incapaci di offrire appigli, in una contemporaneità in cui il mondo virtuale diventa più importante e più vero di quello reale.
Lo spettacolo ha chiuso con successo l’edizione 2022 del NU Festival, ma Cabiria Teatro ha in programma ancora un appuntamento per il prossimo 7 Ottobre al Piccolo Coccia, con lo spettacolo “Il campanello” (maggiori informazioni sul sito della compagnia).