Domenica 7 maggio nella Sala Polifunzionale di Corbetta, in piazza 1° maggio si è tenuta una Conferenza Spettacolo sulla celebre figura dell’ artista Antonio Canova. La ricorrenza del duecentenario della scomparsa dello scultore ha dato lo spunto all’ Associazione Il Mosaiko per mettere in luce, attraverso lo studio del prof. William Puppinato diversi aspetti, magari poco noti, delle vicende di Antonio Canova come uomo, diplomatico ed artista. Questa conferenza fa parte della Stagione dei Teatri Aperti Spettacoli per tutti.
Attraverso la regia della Compagnia teatrale Dramacomè il prof. Puppinato ha ripercorso la vita e le opere dello scultore dando un accento particolare sul periodo storico post illuminista in cui l’ artista ha vissuto. Il 1700 è stato il secolo delle grandi scoperte scientifiche: nasce il Parafulmine di Benjamin Franklin, il Telegrafo ottico di Claude Chappe, la scoperta di Urano di William Herschel, la Pila di Alessandro Volta. In questo scenario aperto al futuro Antonio Canova si pone come anello di congiunzione tra una riscoperta del passato, grazie agli scavi archeologici che hanno riportato alla luce importanti monumenti artistici e storici dell’ antichità, il presente caratterizzato dalle razzie imperialistiche napoleoniche e il futuro della scienza.
Il ruolo diplomatico di Canova è poco noto al grande pubblico ma è stato fondamentale per riportare in Italia molte opere che erano state depredate dall’ invasione napoleonica e il conseguente spoglio dei palazzi nobiliari e delle gallerie d’arte. Canova era anche un personaggio dalla forte personalità attrattiva, di lui e delle sue opere ne parlarono poeti del calibro di Ugo Foscolo, che gli dedicò un carme dedicato alle Grazie , celebri sculture di Canova di ispirazione mitologica.
Le Grazie erano infatti figlie di Zeus, Alaia, Eufrosine e Talia, le tre divinità benefiche che diffondefano prosperità. Ne esistono infatti due versioni in marmo: la prima è conservata al Museo dell’ Ermitage di San Pietroburgo mentre una sua replica si trova al Victoria and Albert Museum di Londra. Un altro fatto poco noto, messo in risalto dal prof. Puppinato è che il corpo di Canova, alla sua morte, è stato deposto a Possagno, suo luogo d’ origine, mentre il cuore dell’ artista è stato rimosso e conservato in un vaso di porfido e posto presso la Accademia di belle arti di Venezia. Sul vaso fu incisa l’ iscrizione latina: “Cor Magni Canovae”.
Il 7 maggio è stata anche la giornata della passeggiata tra le ville storiche di Corbetta, organizzata dalla Proloco. In questa occasione sono state aperte al pubblico: la Villa Pagani Della Torre, la Villa Massari, la Casa Pisani Dossi, Villa Borri Manzoli, il Castello di S. Ambrogio, il Palazzo Brentano, il Palazzo Liberty e Villa Frisiani Olivares Meneghetti col suo splendido parco.
Una giornata quindi all’ insegna di Arte e Architettura, a riscoprire le bellezze del luogo.