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  • Ultima modifica dell'articolo:03/09/2025
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Mercoledì 3 Settembre 2025. Dopo la Vittoria di Jay Vine a El Ferrial Larra Belagua la Vuelta a Espana 2025 affronta l’Undicesima Tappa, con arrivo e partenza a Bilbao, lunga 157,4 Km, con sette Gran Premi della Montagna, Alto de Laukiz, 218 m, lungo 3,9 Km, con pendenza media del 4,7 %, Alto de Sollube, 377 m, lungo 7,2 Km, con pendenza media del 4,2 %, Balcon de Bizkaia, 430 m, lungo 4,3 Km, con pendenza media del 5,4 %, Alto de Morga, 326 m, lungo 8,2 Km, con pendenza media del 3,5 %, Alto del Vivero, 403 m, lungo 4,2 Km, con pendenza media dell’8,3 %, da ripetere due volte, e Alto de Pike, 215 m, lungo 2,3 Km, con pendenza media dell’8,9 %, per un dislivello complessivo di 3.185 m.

Il Via alla Corsa viene dato alle ore 13.33. Il Gruppo si sposta verso la Partenza al Km 0 ma alle ore 13.44 viene bloccato da alcuni manifestanti Pro Palestina. Con grande difficoltà e tensione la Corsa inizia finalmente alle ore 13.50. Dopo vari scatti e allunghi, in testa al Gruppo, è Mads Pedersen, Lidl-Trek, ad attaccare, seguito da Joel Nicolau, Caja Rural-Seguros RGA. Alle loro spalle il Team Visma Lease-a-Bike cerca di tenere sotto controllo la corsa imponendo il proprio ritmo. Nicolau viene raggiunto mentre Pedersen prosegue al comando e viene raggiunto da Marc Soler, UAE Team Emirates-XRG, e Orluis Aular, Team Movistar. I tre uomini al comando proseguono di comune accordo e guadagnano sino ad oltre 1 minuto di vantaggio sul Gruppo degli inseguitori. Soler attacca da solo in discesa a 70 km dal traguardo e viene raggiunto da Louis Vervaeke, Soudal Quickstep, dopo 97 Km di corsa. Inizia la prima ascesa all’Alto del Vivero. Mikel Landa, Soudal Quick-Step, scatta, riprende i fuggitivi e passa per primo sul Gran Premio della Montagna nel tripudio del Popolo Basco. Alle sue spalle si avvicina un volitivo Santiago Buitrago, Bahrain Victorius, che lo raggiunge. I due insistono nella loro azione ma Mikel Landa, dopo 124 Km, è costretto a cedere per problemi fisici. Buitrago resta solitario al comando ma gli inseguitori non gli danno tregua. Il Gruppo rinviene forte sulla testa della corsa e riprende Buitrago a 1 Km dal secondo passaggio sull’Alto del Vivero. A 24,1 Km dal traguardo inizia la discesa e in testa ci sono tutti i migliori uomini in Classifica. Si va verso il Gran Finale, che prevede l’ultima ascesa di giornata, in questa frazione che ha le caratteristiche di una Classica in Linea. Intorno alle 17.15 circa giunge una notizia clamorosa. La Giuria, in seguito alle proteste dei manifestanti Pro Palestina, decide di non proclamare alcun vincitore e fermare la Corsa a 3 Km dal traguardo di Bilbao. Nonostante questa disposizione i Corridori, con Grande Orgoglio e Dignità, incolpevoli testimoni di qualcosa di grave e che travalica lo Sport, decidono di onorare sino in fondo la Corsa e quella che è la Loro Professione, dura, faticosa e spesso non apprezzata né capita. Lungo la salita dell’Alto de Pike Tom Pidcock attacca e vince il Gran Premio della Montagna. In discesa viene raggiunto da Jonas Vingegaard. I due uomini al comando raggiungono insieme il termine della Corsa, guadagnando 12 secondi su Joao Pedro Almeida, Matteo Jorgenson, Jay Hindley e Felix Gall. A 30 secondi, viceversa, concludono la gara gli altri uomini di Classifica, tra i quali spiccano Giulio Ciccone, Giulio Pellizzari ed Egan Bernal.

Si conclude in modo surreale una Tappa che prometteva Grandi Emozioni ai Corridori e agli Appassionati. Ci si Augura che la Voce e il Messaggio dei Manifestanti Pro Palestina, che invocano giustamente la pace e la giustizia, possano trovare ascolto e seguito nei Luoghi in cui è possibile ottenere Risposte Reali e Concrete, per fermare altre Stragi di Esseri Umani Innocenti, che proseguono da troppo tempo, senza sosta, ogni giorno a Gaza e in altre parti del Mondo. Il Ciclismo è da Sempre Portatore di Pace, uno Sport che unisce e che dovrà aiutare a ricostruire tra i popoli i ponti che sono stati distrutti dalle Guerre, portando alla riconciliazione e alla pace.

Federico La Capria

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