Il girone più equilibrato del torneo: la Romania con quattro punti giunge prima e l’Ucraina con gli stessi punti arriva ultima ed è eliminata. Tutto è deciso dalla differenza reti.
In questi tornei internazionali se un risultato è utile per le due squadra che si sfidano quel risultato sarà ottenuto, in un modo o nell’altro.
Così dopo un primo tempo combattuto con la Slovacchia in vantaggio e vicina al raddoppio ed il successivo pareggio su rigore della Romania la partita si spegne. Il risultato qualifica entrambe e nessuno avverte la necessità di rischiare inutilmente. Pareggio annunciato dunque.
Nell’altra partita l’Ucraina si gioca la qualificazione contro il Belgio ma le serve una vittoria che però non arriva. Solo nel finale gli ucraini riescono a creare qualche occasione da rete ma nel complesso il Belgio controlla bene la partita rischiando il minimo indispensabile.
Finisce dunque con la festa dei rumeni primi a sorpresa, poi il Belgio secondo e la Slovacchia terza.
L’Ucraina ultima paga pesantemente la sconfitta iniziale contro la Romania e torna a casa, una casa sotto il tiro dei razzi e delle bombe.
In Germania ora si pensa al calcio ed alle gioie e delusioni effimere del gioco del pallone; non lontano, nella nostra Europa, si giocano ben altre partite.
Lo spettacolo deve andare avanti ed andrà avanti.