Si è chiusa questa sera a Berlino l’edizione 2024 dei campionati europei di calcio, un torneo di grande qualità complessivamente e la vittoria è andata meritatamente alla Spagna di Luis de la Fuente.
La finale è stata combattuta, vivace e incerta sino alla fine. Di fronte le due squadra più forti d’Europa, ma con sette vittorie su sette partite, un dominio tecnico, tattico e di qualità individuale mai in discussione la vittoria non poteva che andare agli ibertici.
Dopo un primo tempo con poche occasioni la Spagna passa in vantaggio con Williams ad inizio ripresa e si costruisce altre occasioni per il raddoppio. L’Inghilterra però ha carattere e grandi giocatori e dopo aver subito il predominio delle furie rosse, a causa di un errore nel piazzamento della difesa spagnola, Palmer riesce a pareggiare.
L’equilibrio dura solo tredici minuti perché il goal vittoria lo segna per la Spagna Oyarzabal all’86’.
Ancora una occasione allo scadere per gli inglesi con un salvataggio sulla linea della porta da parte di Olmo.
La Spagna è per la quarta volta campione d’Europa, record del torneo, con una squadra giovane che può aprire un altro lungo ciclo. Gli inglesi fermati ancora una volta alla porta del paradiso.
Non è solo la vittoria di una squadra di calcio, ma di un intero movimento calcistico con una chiara e coerente filosofia di gioco, che privilegia la qualità alle doti fisiche.
In Spagna si insegna il calcio sin dalle giovanili e l’obiettivo delle scuole calcio è crescere dei buoni giocatori non vincere a tutti i costi anche i tornei dei bambini come spesso succede in Italia ed in tante altre parti di Europa.
Successo meritatissimo perché non casuale ma frutto di un duro lavoro di anni; successo meritatissimo perché scaturito da idee calcistiche solide mai scontate, da un modo chiaro di intendere il calcio.
Il pensiero applicato allo sport.
Brava Spagna!!!