Focus su Parigi…

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Sport
  • Commenti dell'articolo:0 commenti
  • Ultima modifica dell'articolo:05/08/2024
  • Tempo di lettura:4 minuti di lettura
Olympic rings in Paris, 23 September 2017. More: View public domain image source here

Proseguiamo la nostra incursione giornalistica fra le pieghe dei Giochi Olimpici, senza scadere in alcune polemiche create ad arte da qualche testata, come i match della pugile intersex algerina Khelif, o la Senna non troppo balneabile, dato che a noi interessa l’aspetto agonistico e non scandalistico. Parafrasando il cantautore astigiano Paolo Conte, i francesi ci rispettano, ma le balle ancora gli girano, dopo l’incredibile vittoria dorata della nostra squadra di spada donne, con una Alberta Santuccio (foto) very top, proprio di fronte al pubblico transalpino. Trionfo azzurro nella terra dove nacque la scherma e all’ultimissimo assalto, benchè gli eredi del generale De Gaulle si possono tranquillamente consolare con le prodezze di un giovane fenomeno delle piscine: Leon Marchand, che ieri sera ha inanellato altri due ori, vincendo 200 farfalla e 200 rana.

Restando nelle corsie natatorie, una sbalorditiva Katie Ledecky (foto) si è aggiudicata per la quarta volta consecutiva (2012-16-20-24, come Carl Lewis nel lungo, Micheal Phelps nei 200 misti, e pochi altri) i 1500 stile libero, con Simo Quadarella “solo” quarta. Americana la Ledecky, connazionale di LeBron James e Kevin Durant, l’aggancio per ribadire che team Usa basket mi diverte assai poco, anche se il titolo a cinque cerchi pare in cassaforte; piuttosto, volevo estendere i miei complimenti alla compagine del Sud Sudan, che ieri sera ha contenuto il passivo contro Steph Curry e colleghi (-17), mostrando doti atletiche e tecniche di prim’ordine. Fiammate intermittenti anche dal volley donne Usa, con la formazione di Karch Kiraly tutt’altro che inaffondabile, a fronte delle giocate difensive del tascabile libero Justine Wong-Orantes, e delle mazzate in banda di Avery Skinner e Kate Plummer; ragion per cui, pronosticare il podio risulta arduo, anche se il cuore ovviamente pulsa per Paola Egonu e socie, che poco fa hanno regolato l’Olanda per 3-0.

Applausi convinti anche alla nostra spedizione tennistica, con una doppia semifinale centrata; da un lato la coppia “bonsai” Jasmine Paolini-Sara Errani, dopo aver messo la sordina alle due britanniche nel doppio, e quindi Lorenzo Musetti (foto), ammantato di autentico spirito olimpico (a differenza di …), che non ha lasciato scampo al temibile yankee Taylor Fritz (6-4 7-5), e al tedesco campione in carica Sasha Zverev (7-5 7-5). A questo punto una candidatura ai “metalli pesanti” pare scontata, ma per precauzione non ci esponiamo…

A proposito di pronostici sovvertiti, una standing ovation per l’argento della ginnastica femminile, nel concorso generale a squadre; un secondo posto effettivo, ma concretamente le nostre ragazze sono le prime fra le terrestri, in quanto Simone Biles e compagne appartengono a un’altra dimensione. Un podio storico quello di Manila Esposito (foto) e delle altre “fate azzurre”, a ben 96 anni da quello conquistato nel 1928 ad Amsterdam, quando le atlete di un gruppo sportivo di Pavia arrivarono a ridosso delle sensazionali olandesi, di religione ebraica, in seguito quasi tutte perite nei campi di sterminio nazisti. Avvincenti i due tornei di pallamano, specialmente il femminile dominato dalle compagini scandinave, in un cocktail di ferreo agonismo e fair play. Di contro, ma questa è sempre un’opinione personale, trovo un pò stucchevole e da … Giochi senza Frontiere il beach volley, con le gare a ridosso della Torre Eiffel; tanto mi appassionano Michieletto e la Sylla, quanto mi lasciano indifferente quei 2 vs 2 sulla sabbia. Diciamo che sono di un’altra generazione, ossia di quella che comprende poco la break dance alle Olimpiadi, e che da oggi si gode l’atletica leggera, anche se i due campioni uscenti della marcia 20 km (Massimo Stano e Antonella Palmisano), non hanno confermato l’alloro di Tokyo. Ma l’Italia ha diversi altri colpi in canna, tanto che oggi pomeriggio l’inno di Mameli è risuonato due volte; piangi di gioia Alice Bellandi, ma tutto ciò ve lo racconteremo più avanti…

Lascia un commento