Domenica scorsa si è tenuta la cosiddetta “Notte degli Oscar”, senza eccedere in sfarzi, mondanità e qualche caduta di stile, dato il clima politico che si repsira negli Usa, dove in sintesi il mito di Hollywood si autocelebra con una risonanza planetaria, come accade da 97 anni a questa parte. Siccome il nostro gusto cinefilo risulta preminente, ci limiteremo a raccontare sinteticamente delle premiazioni, evitando il (ridondante ma non troppo) contorno della kermesse, e sottolineando che pure l’Italia è entrata parzialmente nel novero dei vincitori, dato che la diva caraibica Zoe Saldana è sposata con un nostro connazionale, ma andiamo con ordine…
Partiamo intanto dalla grande sconfitta, vale a dire Demi Moore, data per favorita come attrice protagonista di The Substance, beffata dalla più giovane della cinquina in lizza: Mikey Madison, con Anora, diretto da Sean Baker, una novella Cenerentola, le cui avventure ispirano il cinema tuttora. Venticinque anni la Madison, un’età paradossalmente in tema con il film dell’ex soldato Jane, ossia l’ossessione hollywoodiana di gioventù, da dare senza ritegno in pasto al pubblico. Con le classiche pive nel sacco anche il lungometraggio Emilia Perez, per la regia di Jacques Audiard, bocciato dalla rinnovata e più eterogenea Academy, con solo 2 premi (miglior canzone e attrice non protagonista, ossia Saldana), rispetto alle 13 candidature iniziali; una debacle totale, fra le polemiche della comunità messicana e la protagonista Karla Sofia Gascon, esaltata come la prima trans a tentare la scalata al vertice, ma poi sedotta e abbandonata, anche per suoi commenti fuori luogo su certe minoranze etniche e razziali. In ambito maschile, l’attore premiato è stato Adrien Brody, al centro di The Brutalist, davanti a uno stranito Timothee Chalet, alter ego di Bob Dylan. Le musiche prescelte dalla giuria non sono state suonate, a differenza delle passate edizioni, mentre l’opera più costosa, vale a dire Wicked (circa 150 milioni di dollari), si è dovuta accontentare dell’Oscar per la miglior scenografia e i costumi, sperando in un riscatto al botteghino. Alla prossima kermesse, la 98°, nell’auspicio che gli attuali governanti non taglino troppi fondi destinati alla Settima Arte…
