
Fra gli uccelli più affascinanti c’è di sicuro la rondine.
Questo animale simbolo della primavera, è uno dei più veloci e agili al mondo. Le vediamo sfrecciare nel cielo e la loro presenza ci la dà certezza dell’arrivo della primavera: sono le rondini, uccelli insettivori bellissime in preoccupante diminuzione in natura. Purtroppo ora scopriamo che si riducono anche di dimensione!
Nelle città è rarissimo trovare delle rondini, si tratta invece di rondoni, uccelli simili ma che non appartengono alla stessa specie. Le rondini preferiscono le campagne e nidificano sugli alberi, fra le rocce o nelle stalle. La presenza delle rondini è infatti legata a quella dei grandi mammiferi, attorno a cui gravitano gli insetti di cui si nutrono questi uccelli. In Europa si tratta di mucche o cavalli allevati nelle campagne, mentre in Africa di mammiferi selvatici come gazzelle o bufali. Per le loro migrazioni stagionali le rondini possono percorrere fino a 11.000 chilometri, ovvero oltre 300 al giorno.
Alcuni dati
Dimensione della popolazione: 290-487 Mln
Durata della vita media: 3-8 anni
Massima velocità: 74 km/hmph
Peso: 16-22g, Apertura alare: 32-34.5 cm
In vent’anni, le popolazioni di uccelli presenti nelle campagne italiane sono diminuite in media del 36%, con punte del 50% nella Pianura Padana. Ve ne siete accorti? Siete attenti osservatori dei cieli?
Se la risposta è sì, bravi! Purtroppo questa non è una bella notizia: le rondini stanno diventando sempre più piccole e questo a causa del cambiamento climatico; lo mostra uno studio dell’università Statale di Milano pubblicato sul Journal of Animal Ecology.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano ha esaminato le dimensioni corporee di 9000 rondini nidificanti in Pianura Padana dal 1993 al 2023, evidenziando negli ultimi anni una riduzione della massa corporea e della lunghezza di ali e sterno.

La ricerca, condotta sulla popolazione italiana di rondini (Hirundo rustica) nidificanti in Pianura Padana nell’arco di 31 anni, dal 1993 al 2023, ha scoperto che in questi decenni si è verificato “un calo significativo nella massa corporea, nella lunghezza dello sterno e delle ali” degli uccelli monitorati, “mentre il becco e le zampe non hanno subito variazioni altrettanto evidenti”. Gli scienziati si sono dunque domandati se questa alterazione fosse dovuta a un adattamento evolutivo o se ci fossero altre cause.
I ricercatori sono quindi giunti all’ipotesi che i cambiamenti ambientali, come la diminuzione delle risorse alimentari e l’aumento delle temperature estive durante lo sviluppo dei pulcini, possano influenzare significativamente la morfologia delle rondini. Questa ipotesi troverebbe riscontro in altri studi recenti su diverse specie, che mostrano come un aumento significativo della temperatura nel nido porti a dimensioni corporee minori e becchi relativamente più grandi, senza però migliorare la sopravvivenza.
La curiosità
Tra aprile e maggio la maggior parte delle rondini comincia la cova: proprio per preservare la specie. C’è una legge che vieta di distruggere i loro nidi, dove si riproducono generalmente per 2 volte l’anno, deponendo 4/5 uova. Già a 20 giorni dalla nascita, i piccoli raggiungono le stesse dimensioni degli adulti e sono pronti per volare via. Una volta facevano “casetta” in grotte o nelle scogliere, oggi prediligono i sottotetti delle abitazioni.
La tutela
Se qualcuno rovina o provoca qualsiasi forma di disturbo alla specie, è opportuno segnalare il fatto al Corpo Forestale. Meravigliose, le rondini che sorvolano il deserto del Sahara o lungo la valle del Nilo partendo dal Sud Africa: possono coprire fino a 320 km al giorno circa, con una velocità media di 32 km/h e preferiscono volare a bassa quota. In autunno le rondini lasciano l’Italia, le prime a partire sono le più giovani, le nate durante l’estate. Qualche rondine isolata però può iniziare il viaggio anche in ottobre. Il viaggio verso l’Africa dall’Italia dura circa 1 o 2 settimane.
MONOGAME SI’ MA QUANDO SERVE….
Le coppie sono monogame, ma non sono rari i casi di infedeltà. In primavera le rondini comuni raggiungono i luoghi di nidificazione dove occupano i siti utilizzati gli anni precedenti oppure costruiscono un nuovo nido a forma di mezza coppa nei sottotetti o sotto le grondaie.
Se un maschio non trova una compagna con cui riprodursi, capita che decida di aiutare una coppia a costruire e difendere il nido, a incubare le uova e a nutrire la prole. Questo perché spesso riesce ad accoppiarsi con la femmina prima che questa deponga le uova, sfruttando un attimo di distrazione del maschio “ufficiale”.
VUOI SAPERNE DI PIU’?!
Ogni primavera sono deposte 3-7 uova che i genitori covano per 13-15 giorni. L’involo avviene quando i pulcini hanno circa 20 giorni, ma i genitori continuano ad alimentarli con un gran numero di insetti per un’altra settimana. Già l’anno successivo i giovani possono riprodursi e, mediamente, una rondine comune vive 4 anni.
Questi uccelli sono diurni e utilizzano le vocalizzazioni e il linguaggio del corpo per comunicare.
Si nutrono di mosche, cavallette, grilli, libellule, coleotteri, falene e altri insetti volanti che catturano in aria. Sono invece comunemente predati dai rapaci diurni e notturni, da gabbiani, merli, ratti, scoiattoli, gatti e serpenti.
RONDINE O RONDONE?

Spesso si fa confusione fra rondine e rondone, ma ci sono delle differenze che poi vedremo. È un uccello migratore dell’ordine dei passeriformi. La rondine è lunga circa 17-19 cm, ha la coda lunga e biforcuta.
Le ali sono lunghe, curve e il becco è dritto e di color grigio scuro. La livrea è di colore blu scuro, sembra quasi nera sul dorso, più grigia sull’addome, mentre gola e fronte sono di colore arancione scuro. La rondine è monogama e fa i nidi vicino alla case, non nidi di fango ed erba. Migra verso il Sud Africa a settembre in grandi stormi, mentre in Europa torna ad aprile.
(immagine wikipedia)
Il rondone è un uccello dell’ordine degli Apodiformi. È l’Apus apus: ha zampe cortissime, motivo per cui non tocca mai terra perché non riuscirebbe più a spiccare il volo; è leggermente più lungo della H. rustica e arriva a 21 cm. La coda è più corta e la livrea più scura. Qui da noi vediamo rondoni da aprile ad agosto. Anche loro sono monogami e sono considerati fra gli uccelli più veloci al mondo.
COME PROTEGGERE LE RONDINI E I LORO NIDI?
Le rondini svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema. Questi uccelli sono predatori di insetti e aiutano a controllare le popolazioni di insetti nocivi, riducendo così la necessità di pesticidi chimici. La presenza delle rondini è un indicatore della salute dell’ambiente, poiché sono molto sensibili ai cambiamenti nell’ecosistema.
(foto wikipedia)

Creare un Ambiente Accogliente: le rondini necessitano di acqua per costruire i loro nidi di fango. Fornire una fonte d’acqua vicina, come un piccolo stagno o una fontana, può essere molto utile. Mantenere un’area verde con alberi e cespugli offre riparo e ulteriori siti di nidificazione.
Fornire Siti di Nidificazione Adeguati: le rondini preferiscono costruire i loro nidi in luoghi protetti, come sotto i cornicioni dei tetti, fienili, capannoni o nelle stalle. Installare nidi artificiali in legno o cemento, progettati appositamente per le rondini, può incentivare la nidificazione, assicurandosi che questi nidi siano posizionati in luoghi tranquilli e sicuri, lontani dai predatori. Deve essere sempre presente una via di accesso libera come una finestra o una fessura.
Evitare l’Uso di Pesticidi: l’uso di pesticidi può ridurre drasticamente la disponibilità di insetti, che sono la principale fonte di cibo per le rondini. Optare per metodi di controllo biologico dei parassiti e promuovere un’agricoltura sostenibile può aiutare a mantenere una popolazione sana di insetti.
Proteggere i Nidi Esistenti: è importante non disturbare i nidi esistenti. Se si trova un nido di rondini in casa o in azienda, bisogna lasciarlo intatto e non cercare di rimuoverlo. Le rondini sono specie protette e disturbare i loro nidi è illegale in molti paesi.