
Lo Spettacolo del Ciclismo : Van der Poel sbanca Sanremo !
di Federico La Capria
Sanremo, 22 Marzo 2025. Sono da poco passate le ore 17 di un Sabato Pomeriggio e si è appena conclusa una delle Edizioni più Belle ed Entusiasmanti di sempre della Milano-Sanremo, la Classicissima di Primavera, la prima e più imprevedibile tra le cinque Corse Classiche Monumento del Calendario UCI del World Tour.
Al cospetto di un pubblico caloroso ed appassionato,presente lungo tutto il lungo percorso, sin dalla piovosa partenza di Pavia,al termine di una sfida senza esclusione di colpi, tra tre fuoriclasse del pedale, lo sloveno Tadej Pogacar, l’italiano Filippo Ganna, e l’olandese Mathieu Van der Poel, è stato l’alfiere olandese della Alpecin Deceunink a tagliare per primo il traguardo di Via Roma, a Sanremo, per la seconda volta in carriera, dando dimostrazione di forza, sagacia ed intelligenza.

Si è trattato di una Corsa impegnativa, resa dura dalle condizioni metereologiche, avverse nella prima parte di gara, percorsa sotto la pioggia battente,che hanno per fortuna dato una tregua ai corridori nella seconda parte del percorso, come se il Passo del Turchino segnasse la fine delle ostilità climatiche,man mano che ci si avvicinava al traguardo finale in terra ligure.
Già dalla vigilia il Cavaliere Solitario, Tadej Pogacar, chiamato così per la sua predilezione a vincere le Gare in assolo, dopo aver staccato tutti gli avversari, aveva annunciato che avrebbe corso all’attacco, cercando di eliminare da subito quanti più avversari fosse stato possibile.
Dopo aver reso la corsa dura, già a partire da Capo Mele e Capo Berta, ed aver messo al lavoro i propri compagni di squadra, per ultimo il forte ecuadoriano Jhonatan Narvaez, autore di un forcing incredibile sulla salita della Cipressa, Tadej Pogacar è scattato, imponendo un ritmo forsennato, disintegrando il gruppo rimasto alle proprie spalle, togliendosi di ruota tutti i corridori. Tutti tranne due, in realtà. A resistere alla sua ruota restano l’olandese Mathieu Van der Poel, considerato sin dalla vigilia uno dei favoriti per la vittoria, e l’italiano Filippo Ganna, corridore potente e mai domo, reduce da una Tirreno-Adriatico corsa in modo impeccabile ed entusiasmante.
Pogacar pensa di riuscire a staccare Ganna già sulla Cipressa, ma non ha fatto i conti con le capacità ed il temperamento del Gigante di Vignone, che resiste e recupera, salendo del proprio passo. I tre corridori avanzano insieme, avendo scavato un solco incredibile, in pochi km di strada, tra sé e gli altri. La collaborazione raggiunta nei cambi, buona, permette ai tre corridori di arrivare con un buon margine di vantaggio sugli immediati inseguitori all’inizio dell’ultima asperità della giornata : il Poggio.
Inizia la salita e Pogacar scatta ancora. Van der Poel replica all’azione dello sloveno, mentre Ganna perde qualche metro, poi sempre più metri e secondi, e fatica a tenere lo stesso ritmo dei due davanti a lui. Tuttavia non demorde e cerca di tenere i rivali a portata. La salita si fa sempre più impegnativa, dopo tutti i km percorsi, e l’olandese prova a sua volta a saggiare le forze dell’avversario sloveno, allungando, con uno scatto, su di lui, per pochi secondi. Dietro di loro, nel frattempo, Filippo Ganna non molla, incitato da un pubblico che sembra donargli nuova forza e nuove energie.
Il Poggio è ormai finito e si scollina, verso Sanremo. I due battistrada si lanciano in discesa, convinti di aver eliminato un pericoloso rivale e di potersi giocare la vittoria tra loro, in un testa a testa serrato, senza un terzo incomodo. La discesa è velocissima e piena di insidie. Ganna capisce che deve dare tutto e ancor di più e si getta all’inseguimento della coppia di testa. Il suo coraggio, la sua forza e la sua determinazione vengono premiati e riesce a chiudere il gap sul duo di testa poco dopo la flamme rouge.
Ci si prepara, così, alla resa dei conti, allo sprint finale. I tre contendenti si sparpagliano. Lo sloveno da un lato, con l’italiano poco più avanti e dalla stessa parte, e l’olandese dall’altro lato della strada. Mancano sempre meno metri all’arrivo e qui avviene la svolta. Ganna si volta indietro per controllare Pogacar, almeno un paio di volte, se non tre, ed in questo frangente l’olandese coglie l’attimo, l’esitazione degli avversari, e parte, sprigionando sui pedali la massima potenza. L’italiano si accorge dell’azione del rivale, cercando di replicare all’attacco dell’olandese, lo sloveno non dà l’impressione di poterlo fare. Il traguardo è sempre più vicino e, nonostante lo sforzo encomiabile di un generosissimo Filippo Ganna,è Mathieu Van der Poel a tagliare per primo, per la seconda volta in carriera, il traguardo di Via Roma, aggiudicandosi con pieno merito una delle Edizioni più belle, incerte ed avvincenti che si possano ricordare nella Storia ultracentenaria della Milano-Sanremo.
Federico La Capria