Spesso bistrattate, considerate animali lenti e (diciamolo pure) viscidi, dietro alle lumache si cela una simbologia di tutto rispetto (vedi in fondo la “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Sepulveda)
La Lumaca, conosciuta come l’animale più lento della terra. Il suo è un mondo fantastico, quello di un animale veramente speciale: da guardare …. coltivare e mangiare!
Sì, le puoi anche allevare nel tuo giardino se vuoi ….: Videocorso sull’Allevamento di Lumache Metodo Cantoni – La Lumaca (lalumacaweb.it)
La lumaca è un invertebrato e presenta un corpo viscido e pieno di acqua, dal colore variabile ma generalmente rossiccio. Le specie più comuni sono piuttosto piccole, ma esistono anche lumache giganti che raggiungono i 20 cm di lunghezza o anche più. Le lumache sono dotate di 4 tentacoli: nei primi 2 sono concentrati i sensi del tatto, del gusto e dell’olfatto mentre gli altri due sono un naturale prolungamento degli occhi.
La lumaca e la chiocciola sono diverse e le possiamo distinguere immediatamente: mentre la prima infatti non presenta il famoso guscio, la seconda è sempre accompagnata dalla propria “casetta” all’interno della quale si rifugia in caso di pericolo.
Possiamo trovarle in orti e giardini, ma non solo: sono comuni su tutto il territorio italiano e rientrano nella stessa definizione anche quelle acquatiche a dire il vero. Non hanno tutte lo stesso aspetto: esistono infatti diverse specie rappresentative che si differenziano per alcuni dettagli. La lumaca è un mollusco che noi tutti siamo abituati a vedere o che abbiamo visto almeno una volta nella vita, eppure sono moltissime le cose che non sappiamo sul suo conto
Perchè le lumache escono con l’acqua? Per rispondere a tale domanda, è opportuno conoscere di cosa sia costituito l’organismo di una lumaca. Infatti quest’ultimo è formato dall’80% di acqua.
A causa di questa particolarità, le lumache non possono stare al sole o all’aria aperta quando fa caldo, in quanto si essiccherebbero e potrebbero morire.
Ma dove si nascondono le lumache quando non piove? Solitamente, la maggior parte delle lumache cerca un luogo fresco e asciutto dove trascorrere il tempo fino a quando non piove: un vaso vuoto, in mezzo alla legna da ardere, sotto i davanzali delle finestre.
Inoltre alcune lumache tendono a rimanere sottoterra quando c’è il sole, oppure si arrampicano sui pali delle recinzioni o anche sulle piante.
Infine le lumache e le chiocciole, non solo escono solo dopo un acquazzone, ma solitamente, dato che di giorno ci sono i raggi solari, escono solo di notte.
Per questo motivo le lumache quando fa caldo tendono a nascondersi per sopravvivere, ed escono allo scoperto solo quando piove. Inoltre quando finalmente iniziano ad uscire, dopo tanta pioggia, tendono a muoversi per accoppiarsi.
Chiedersi a cosa servano le lumache potrebbe sembrare strano, eppure si tratta di molluschi che vengono catturati per diversi motivi, non solo perchè dannosi. La bava di lumache, ad esempio, è un prodotto eccezionale per la nostra pelle e viene utilizzata per preparare cosmetici e creme idratanti. Alcune specie di lumache si mangiano e sono deliziose, quindi non si tratta di animaletti del tutto inutili.
Particolarità
Esistono anche associazioni ed estimatori delle lumache e chiocciole come Amici della Chiocciola – Parco Robinson ma come anche l’interessante “La Sosteria”.
Che cos’è La Sosteria?
E’ il Punto Vendita Integrato dove è possibile acquistare i prodotti e gustarli in compagnia nel contesto naturale del Parco Robinson, in riva al fiume Ticino. Oltre alla vendita diretta dei prodotti agricoli è presente un servizio bar, caffetteria e ristorazione nei pressi di Vigevano,
Il “Progetto SOSTERIA” ha preso forma dopo molte traversie e successi,che hanno portato alla costituzione dell’Az. Agr Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco che tra le varie attività si occupa anche di ”Allevare e Vendere Lumache da Gastronomia” .
E come non parlare della caratteristica più conosciuta delle lumache…: La bava della lumaca: cos’è, da dove esce e le proprietà ! Non si finisce mai di imparare… vediamo ora chi vuole provare a gustarsi un bel piatto di lumache in riva al fiume azzurre del nostro Parco del Ticino!
Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza di Luis Sepulveda:
“Nel Paese del Dente di Leone, una comunità di lumache conduceva la propria vita lentamente, molto lentamente.
Tra loro non si davano nomi: si chiamavano semplicemente “lumaca”, così che quando qualcuna volesse parlare a un’altra e la chiamasse “lumaca” tutte si giravano creando gran confusione.
Alla lumaca che voleva raccontare una storia, allora, toccava muoversi con la sua indescrivibile lentezza e raggiungere la sua interlocutrice.
Le lumache erano consapevoli della loro lentezza e così anche della propria vulnerabilità, sapevano che la loro vita era fragile e non sarebbe stato certo il guscio che si portavano dietro a poterle difendere dalle calamità, ma accettavano tutto questo con muta rassegnazione.
Tra di loro, però, ce n’era una che, pur accettando la propria debolezza e la propria vulnerabilità voleva conoscere il motivo della loro lentezza. Cominciò a fare domande, a chiedere il perché di quell’andatura lenta e il perché nessuna di loro avesse un nome.
Le sembrava poco giusto che mentre tutte le altre cose fossero immediatamente identificabili da un nome, loro dovessero vivere in quello stato d’indeterminatezza.
Ma le lumache più vecchie non le davano ascolto, la consideravano un elemento di disturbo nella loro comunità, le facevano capire, isolandola, che quelli non erano interrogativi con cui avessero piacere a intrattenersi e che per essere felici a loro bastava vivere nel Paese del Dente di Leone, impegnate a mantenere il corpo umido e ingrassare per meglio resistere ai morsi dell’inverno.
La piccola lumaca non si rassegnò a questa ostilità e annunciò che avrebbe fatto un viaggio durante il quale, certamente, avrebbe avuto risposte per tutte le sue domande e avrebbe avuto anche un nome che la distinguesse dal gruppo. Durante il suo viaggio, la lumaca incontrò tanti altri animali che vivevano sul prato, ebbe un nome e conobbe i piani degli uomini che mettevano in pericolo il Paese del Dente di Leone.
“Ribelle”, questo il suo nuovo nome, tornò alla sua comunità per incitare le altre lumache a lasciare quel posto, ma solo in poche la seguirono poiché tutte le altre, che fossero anziane o avessero semplicemente paura delle idee rivoluzionarie di Ribelle, preferirono rimanere a crogiolarsi, fintanto che fosse possibile, nella loro abitudine.
Da qui iniziò un nuovo viaggio alla ricerca di un posto migliore: e tu? Ti limiti a seguire le convenzioni o come la lumachina ti ritieni un’anima ribelle?
Alla ricerca di un nuovo Paese del Dente di Leone… “