
Parigi – Roubaix 2025 : Terza vittoria consecutiva per Mathieu Van der Poel ! di Federico La Capria
Compiegne, 13 Aprile 2025. E’ una Domenica mattina speciale ed unica, oggi, in terra di Francia. Si tratta di una giornata attesa con trepidazione dal Pubblico del Ciclismo, sempre desideroso di vivere e partecipare ad una delle Corse più belle, difficili ed avvincenti che esistano al mondo. La Parigi-Roubaix, l’Inferno del Nord, mantiene infatti inalterato il proprio fascino ultracentenario, regalando sempre nuove storie ed emozioni, che appartengono alla Leggenda del Ciclismo.
Si parte alle 11.25, con una situazione climatica favorevole, senza la pioggia, caduta con intensità, per fortuna, nel corso della notte, ma con un vento che ha asciugato il percorso, risparmiando ai corridori sia la polvere che il fango.
Si tratta di percorrere 259,2 Km di strada, atttraversando ben 30 settori in pavè, per un totale di 55,300 Km, che iniziano dopo aver percorso quasi un centinaio di Km, per la precisione 95,8 Km.
L’italiano Matteo Moschetti, della Q36.5 Pro Cycling Team, è il primo a scattare in avanscoperta, intorno al dodicesimo Km, ma viene subito raggiunto da altri corridori, e dopo un altro attacco del tedesco Jonas Rutsch, della Intermarchè – Wanty, si costituisce un piccolo gruppo, di otto battistrada, al comando della corsa, comprendente Rory Townsend, della Q36.5 Pro Cycling Team, Oier Lazkano, della Red-Bull-Hansgrohe, Kim Heiduk, della Ineos Grenadiers, Markus Hoelgaard, della Uno-X-Mobility, Max Walker, della EF Education – Easy Post, Jasper de Buyst, della Lotto, ed Abram Stockman, della Unibet Tietema Rockets.
Gli otto fuggitivi, viaggiando in accordo, ad una velocità che si attesta sopra i 50 Km/h, guadagnano progressivamente secondi e minuti, giungendo ad affrontare il primo settore in pavè con 3 minuti e 10 secondi di vantaggio sugli inseguitori.
Alle loro spalle iniziano a verificarsi varie cadute, che coinvolgono gli italiani Manlio Moro, della Movistar, Michele Gazzoli, della XDS Astana, e successivamente anche Wout Van Aert, della Jumbo – Visma Lease a Bike, Matej Mohoric, della Bahrein Victorius, e Jasper Philpsen, della Alpecin Deceuninck. Filippo Ganna, della Ineos Grenadiers, intorno al centesimo Km, nel primo settore di pavè,è costretto a sfilarsi dalla testa del gruppo inseguitore, per un guasto meccanico, ricevendo la bicicletta dal proprio compagno di squadra, Conor Swift, per continuare la corsa.
L’italiano, considerato da molti degli addetti ai lavori uno dei favoriti alla vittoria finale, è dunque subito costretto ad inseguire i diretti rivali, Mathieu Van der Poel, della Alpecin Deceuninck, e Tadej Pogacar, della UAE Team Emirates XRG, che approfittano della situazione, guadagnando rapidamente quasi un minuto di vantaggio.
Dopo circa 130 Km Ganna, coronando un inseguimento faticoso, con un grande dispendio di energie, fisiche e mentali,riesce a riportarsi sui due grandi favoriti della corsa e a poco meno di 100 Km dalla conclusione è Pogacar a scattare, prima dell’ingresso nella Foresta di Arenberg.
Van der Poel segue il rivale per tutto il settore di pavè, accelerando alla sua uscita, staccando nuovamente Ganna.
Gli attaccanti di giornata, in fuga dai primi Km di corsa, vengono raggiunti e al comando si portano quindi Mads Pedersen, danese della Lidl Trek, Jasper Philipsen, Stefan Bissegger, della Decathlon AG2RLa Mondiale Team, Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel.
La lotta è sempre più serrata e si tratta ora di una vera e propria gara ad eliminazione, in cui cedono, per un motivo o per l’altro, Pedersen, per una foratura, Philpsen e Bissegger.
Davanti restano i due corridori più forti, Pogacar e Van der Poel, che avanzano tra due ali di folla entusiasta. Sembra regnare un grande equilibrio quando, improvvisamente, nell’affrontare una curva, sulla destra, a 38,1 Km dall’arrivo, al termine del settore di pavè Da Pont-Thibault a Ennevelin, Pogacar allarga la propria traiettoria, finendo fuori dalla sede stradale, nell’erba, perdendo il controllo della bicicletta, rimediando una caduta ed il salto della catena. Van der Poel, grazie a doti fuori dal comune,sviluppate nelle gare di ciclocross, di cui è un autentico fuoriclasse, riesce a destreggiarsi, uscendo indenne dal pericolo, guidando il proprio mezzo con equilibrio ed abilità, sfruttando un tratto in terra con una traiettoria più interna a quella del rivale. Prosegue con slancio e guadagna subito 20 secondi sullo sloveno, attardato, cui viene passata un’altra bicicletta dalla propria ammiraglia. Inizia un duello serratissimo, con il Campione del Mondo che tenta disperatamente di recuperare il gap accumulato. Il fuoriclasse olandese, dal canto suo, sprigiona tutta la sua potenza, affrontando al meglio tutti i settori di pavè che gli si presentano, riuscendo ad aumentare progressivamente ed inesorabilmente il margine di distacco sullo sloveno. Alle loro spalle Van Aert , Pedersen e Veermersch lottano per riavvicinarsi e per conquistare il terzo gradino del podio.
Van der Poel vede avvicinarsi sempre di più la vittoria e riesce a sostituire, a sua volta, la propria bicicletta, dopo un guasto meccanico, a meno di 16 Km dal termine della gara, senza cedere alcun secondo ai rivali.
Si è ormai a Roubaix e dopo l’ultimo rettilineo in pavè il corridore della Alpecin Deceuninck, con una piccola curva a destra, imbocca l’ingresso del Velodrome Andrè Petrièux, venendo accolto dal boato della folla. Percorre il primo giro di pista e quando suona la campana il suo diretto rivale è ancora fuori dal Velodromo. Alle ore 16.57 Mathieu Van der Poel, dopo 5 ore 31 minuti e 27 secondi, taglia il traguardo a braccia alzate, aprendo le prime tre dita della mano destra, ad indicare con orgoglio e soddisfazione la propria terza vittoria consecutiva nellla Regina delle Classiche, la Parigi – Roubaix.

Prima di lui solo il francese Octave Lapize, tra il 1909 ed il 1911, e l’italiano Francesco Moser, tra il 1978 ed il 1980, erano riusciti in una simile impresa.
Al secondo posto giunge il Campione del Mondo, Tadej Pogacar, autore di una gara eccezionale, condizionata dalla sfortuna, in un momento decisivo.
Al terzo posto, al termine di uno sprint a tre, si classifica il corridore danese Mads Pedersen, precedendo Van Aert e Veermersch, a comporre un podio in cui i tre gradini sono occupati da tre Campioni del Mondo, ad indicare ancora una volta il livello assoluto di questa Corsa in Linea, considerata tra le più difficili e dure del Calendario Ciclistico Internazionale. Filippo Ganna, primo dei corridori italiani,molto sfortunato, giungerà al traguardo in tredicesima posizione, a 6 minuti di distacco dal vincitore.
Anche oggi i corridori hanno offerto uno Spettacolo Bellissimo, Unico ed Impagabile, dandosi battaglia, combattendo lealmente contro i propri avversari, affrontando con forza e coraggio ogni ostacolo e difficoltà, insegnandoci ancora una Volta che il Ciclismo è Maestro di Vita e che sono sempre i Corridori, con il loro impegno, la loro fatica ed il loro coraggio a fare Grande una Corsa e a regalare per sempre Sé Stessi e le Proprie Imprese alla Storia Leggendaria ed Eterna dello Sport.
Federico La Capria