Inizia con una vittoria il cammino Olimpico di Parigi 2024 della nazionale di pallavolo femminile guidata da Julio Velasco. All’Arena Parigi Sud, ha infatti, superato 3-1 (25-19, 24-26, 25-21, 25-18) la Repubblica Dominicana.
Le azzurre della pallavolo si presentano a Parigi come fresche vincitrici della Volleyball Nations League 2024. Qui nonostante un esordio non dei migliori, hanno poi inanellato una serie di vittorie che le ha portate, dopo la vittoria in semifinale contro la Polonia, alla finale a Bangkok. Qui, le giocatrici di Julio Velasco hanno fanno valere la loro prestanza fisica e tecnica e hanno vinto sul Giappone 3-1 riportando l’oro della VN in Italia. Questo torneo è stata una dimostrazione di forza che proietta le azzurre ufficialmente tra le migliori squadre che disputeranno il torneo Olimpico a Parigi 2024. In quell’occasione, alcune azzurre hanno ricevuto anche premi individuali: tra di esse Myriam Sylla come una delle migliori due bande, Sarah Fahr come una dei due migliori centrali, Alessia Orro miglior palleggiatrice e infine Paola Egonu come miglior opposto e MVP, titolo già conquistato nell’edizione 2022.
E ora, ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, Paola Egonu e Anna Danesi sono pronte a rappresentare l’Italia con entusiasmo e determinazione. Le due atlete, colonne portanti della squadra femminile, hanno condiviso riflessioni e aspettative dell’Italvolley, rivelando grande maturità ma tanta emozione per un evento così significativo.
Paola Egonu è entusiasta e consapevole del percorso compiuto fino a questo punto. “Sono contenta, emozionata. Abbiamo lavorato molto bene durante l’estate, sia per la VNL che per il dopo, per capire quali fossero gli aspetti da migliorare”. L’atleta è pronta concentrarsi completamente sul gioco: “Credo di avere un po’ più di stagioni addosso, più consapevolezza, una testa diversa, però la grinta è sempre la stessa”. Anna Danesi, dal canto suo, è intenzionata a rimanere focalizzata sull’obiettivo comune della squadra, enfatizzando l’importanza della concentrazione e della determinazione: “L’importante è quanto siamo focalizzate sull’obiettivo e vedo tutte noi veramente con la testa lì. Sono contenta, è la cosa più importante che potessi chiedere alle mie compagne”.
Entrambe le atlete riconoscono l’importanza di una guida solida come quella del loro allenatore Julio Velasco. A tal proposito, Egonu confida: “Ci stiamo trovando tutte bene, la sua idea è quella di prendere la miglior parte di ognuna di noi e metterla nel sistema di gioco. Siamo tutte a disposizione, c’è una bella atmosfera. C’è un dialogo aperto, come dovrebbe essere”. Anche Danesi ripone piena fiducia nel tecnico argentino: “Ci affidiamo a lui. Indubbiamente avremo ansia, ma ci saranno tantissime emozioni: gioia, frustrazione se una palla non viene ma, come dice Julio, dobbiamo pensare a quella dopo. Dobbiamo accettare tutto quello che arriva, tenerlo un pochino dentro e poi anche lasciarlo andare”, conclude.
La consapevolezza delle difficoltà e delle opportunità che i Giochi Olimpici presentano è chiara per entrambe. Anna Danesi racconta “Dovremo viverci tutta questa esperienza una giornata alla volta, un passettino alla volta. (…) La filosofia da seguire è ‘partita dopo partita’, senza mai guardare troppo al futuro (…) Andiamo giorno per giorno. Un errore che forse abbiamo fatto nelle Olimpiadi precedenti è stato pensare troppo in là”. Paola Egonu, dal canto suo, riflette: “Mi sento super fortunata di avere la possibilità di giocare un’altra Olimpiade, quindi con tutta la consapevolezza di tutte le stagioni, gli allenatori e le giocatrici con cui ho giocato”.
Le azzurre dell’ItalVolley, insomma, sono pronte a trarre il positivo da tutto ciò che le circonda, per provare ad esaudire il loro sogno comune. “La medaglia la si sogna sempre e da tanti anni”, conferma la capitana. E riguardo alla pressione aggiunge “Siamo abituate ad avere pressione. Poi se non hai pressione alle Olimpiadi, quando ce l’hai? (…) Ci fa piacere anche averla, vuol dire che la gente ci guarda e ha alte aspettative, le abbiamo anche noi. È uno stimolo, vediamo la pressione più come uno stimolo che come una cosa negativa”.
Le riflessioni di queste due atlete italiane rivelano, quindi, la loro preparazione fisica e mentale, ma anche il loro impegno e la loro passione per lo sport.
Ed è con determinazione e speranza che anche noi seguiremo la squadra italiana durante questi Giochi Olimpici di Parigi. Abbiamo festeggiato con loro domenica 28 luglio la prima vittoria sulla Repubblica Dominicana. E saremo presenti ad incitarle quando affronteranno Türkiye e Paesi Bassi.
Chiara Busto