Si parte…

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  • Ultima modifica dell'articolo:26/07/2024
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Come d’incanto, eccoci arrivati alla XXXIII edizione delle Olimpiadi moderne, che assegneranno 329 medaglie d’oro, nell’arco di 16 entusiasmanti giorni. Maestoso fondale degli avvenimenti la scintillante Parigi, per la terza circostanza sede dei Giochi, e con la Senna quale protagonista della cerimonia d’apertura, che la redazione mi ha incaricato di raccontare; il fiume cittadino sotto i riflettori per oltre 6 km, solcato da 85 battelli che accompagnano le 206 delegazioni partecipanti (foto), sino al Trocadero d’innanzi alla Torre Eiffel, dove sarà acceso il braciere dall’ultimo tedoforo, per ora misteriosissimo e mascherato, e che vi sveleremo strada facendo (diciamo lunedì).

Gli azzurri saranno i 91° a sfilare, mentre l’apertura tocca come prassi alla Grecia (foto ben più sotto, insieme alla Senna e la squadra tedesca), dove tutto cominciò nell’antichità classica. Io sono qui davanti al pc e con un occhio (e un orecchio alla cronaca di Franco Bragagna) verso il televisore, un pò fantozzianamente, pur non avendo a disposizione frittatona di cipolle, copertona di flanella e rutto libero. Giochi blindati, come titolavano stamane diversi quotidiani, per il timore di attentati posti in essere da gruppi eversivi, come quello attuato alle linee elettriche dell’alta velocità, oggi; un pugno nello stomaco rispetto alla pace e alla fratellanza fra i popoli, propugnata dai cinque cerchi della bandiera (foto), ossia i continenti che s’abbracciano l’un l’altro Vero Vladimir? Vero Bibi? e la tregua olimpica non rispettata?

Come d’incanto è apparsa l’americana Lady Gaga (foto), che canta in francese a bordo fiume, avvolta in una spettacolare coreografia, ma questa mia non vuol essere un’asettica cronaca, di un evento stasera più mondano che agonistico. Un encomio personale al presidente Sergio Mattarella, in visita ai nostri atleti al villaggio olimpico, dopo i passaggio aereo dato al portabandiera Gimbo Tamberi, quale emblema dell’unità nazionale, e una tiratina d’orecchie (sempre personale) a Jannik Sinner, che per una tonsillite ha declinato la propria eccellente presenza, lui che è un’icona sportiva mondiale, stimato da tutti.

Ma intanto furoreggiano le incalzanti note del can-can (seconda foto sotto), altro ingrediente di questo viaggio olimpico che percorreremo insieme, e che proveremo a narrare senza retorica, sull’onda delle migliaia di figuranti impegnati stasera, atti a rievocare i tre cardini della democrazia transalpina: egalitè, libertè e fraternitè. Il mio sarà un appuntamento quasi quotidiano, per un riassunto di quanto accaduto sui campi di gara e all’esterno di essi, ricordando nuovamente un fondamento dei Giochi Olimpici, ideati dal barone De Coubertin nel 1896: i vincitori delle medaglie d’oro non sono campioni per un singolo quadriennio, ma per … l’eternità. Adesso vi saluto e mi appresto a cenare, mentre si esibisce la cantante franco maliana Aya Nakamura (foto subito sotto), celebrando la storia, le belle arti e il cinema dei fratelli Lumiere, e transita sul fiume la squadra italiana, come si evince dall’istantanea seguente… Buon divertimento a tutti

Questo articolo ha un commento

  1. Aldo Zanaria

    Nella cerimonia inaugurale bella la sfilata degli atleti in battello sulla Senna, in effetti molto particolare. Una considerazione su Sinner…..sono rammaricato della sua assenza, detto questo non so quanto il Tennis sia compatibile con le Olimpiadi, sinceramente ho i miei dubbi, tennisti inclusi, ho la sensazione che con questo evento c’entri ben poco

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