Quando tutto va storto, se qualcosa va dritto è un camion.
Recriminare serve a poco, come non serve indispettirsi per le giuste critiche.
Sembra impossibile scrollarci di dosso quella paura di vincere che ci fa commettere errori al di fuori di ogni comprensione.
Proprio non riusciamo a gestire il risultato come peraltro non riusciamo a chiudere il match quando ne abbiamo l’occasione.
Gli errori sono dei singoli ma ben distribuiti visto che ci si alterna a gettare al vento opportunità in modo tafazziano.
Il Lumezzane ha atteso il nostro calo e poi ha piazzato il colpo su gentile nostra concessione.
Il dominare le partite e poi non vincerle non è un pregio ma un grosso difetto.
Certo dobbiamo attendere la fine della stagione ma la professione di fede viene messa a dura prova da una sequela infinita di episodi autolesionistici che metterebbero in difficoltà anche uno psicologo.
L’ambiente non è assolutamente ostile ma ha bisogno di vedere che la squadra ci creda e che non si impaurisca come un gattino bagnato.
Sempre e comunque forza Novara
Siviersson