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  • Ultima modifica dell'articolo:30/11/2024
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Sabato 16 novembre scorso si è svolto a Trecate il convegno organizzato dall’Auser Provinciale di

Trecate, con l’obiettivo di proporre, a tutte le associazioni di volontariato, alle Istituzioni del territorio e alla

cittadinanza una riflessione sul ruolo futuro del volontariato sociale e del lavoro di rete. L’evento è stato

patrocinato dal Comune di Trecate , dall’ASL No e dal consorzio CISA Ovest Ticino; con la

collaborazione del CST-Novara e V.C.O. e del Coordinamento Donne del Sindacato Pensionati della

Cgil.

Tutte le parti coinvolte hanno apportato il loro contributo sottolineando le molte soddisfazioni raccolte

dall’Associazione nel rispondere ai bisogni della comunità ma anche delle problematiche che

inevitabilmente si pongono per garantire risposte concrete soprattutto a chi è più fragile.

Il Vice Sindaco Rossano Canetta “dell’Osservatorio Sociale”, ha espresso la vicinanza ed il supporto

del Comune riconoscendo la grande valenza dell’Auser sul territorio trecatese sottolineando il lavoro

svolto dall’associazionismo in generale, fortunatamente molto attivo in città, che riesce ad assicurare servizi

ove il Comune non riesce ad arrivare per vari motivi non ultimo quello del bilancio da far quadrare.

Dell’esperienza di Auser Trecate ha parlato il Presidente Pietro Allevi, presente nonostante il recente

grave lutto che ha colpito la sua famiglia ed al quale è stato dimostrato, da parte di tutta l’assemblea ,

affetto e vicinanza. Allevi ha espresso grande soddisfazione per il numero di iscritti cresciuto in modo

esponenziale ma ha altresì ricordato del bisogno di volontari  autisti per il trasporto degli utenti ai presidi sanitari del territorio e , purtroppo, della scarsa presenza di giovani che possano imparare e proseguire l’attività dei veterani.

Giovanna Salmoirago, Coordinatrice gruppo salute Auser, oltre che accogliere i convenuti all’incontro

stesso con il presidente Allevi è intervenuta presentando un lavoro di ricerca sul tema del ruolo del

volontariato e che cosa può offrire alla comunità. Il lavoro fornisce un’analisi sia dell’attività di servizio,

svolta dall’associazione, sia del contesto socio-sanitario in cui opera la medesima. Principale obiettivo

dello studio non è stato quello di approfondire determinate conoscenze teoriche, ma di analizzare le

buone pratiche con l’ascolto delle esperienze direttamente dai volontari.  Questo perché, per promuovere risposte, il volontariato deve possedere una conoscenza adeguata del territorio in cui opera, e guardare un po’ più lontano, prevedendo ed individuando le evoluzioni demografiche, sociali e culturali.

Hanno poi relazionato esponenti dei soggetti e delle istituzioni coinvolte, con l’obiettivo di focalizzare i

partecipanti sul ruolo fondamentale del lavoro di rete e del coordinamento tra coloro che, a vario titolo

sono a stretto contatto con i bisogni socio-sanitari del territorio.

Patrizia Martini, Responsabile del Coordinamento Donne SPI – CGIL ha parlato dell’impegno per

garantire diritti e pari opportunità alle persone con fragilità. Il progressivo invecchiamento della

popolazione e l’aumento dell’aspettativa di vita impongono un inevitabile ripensamento dei bisogni per la

salute. In questo complesso scenario si inserisce l’altrettanto complesso concetto di fragilità, una

condizione non solo clinica, ma anche sociale ed economica.

Maria Grazia Bresich Dirigente responsabile Servizio Sociale Professionale ASL NO ha relazionato

rispetto all’evoluzione dei bisogni socio-sanitari e le possibili risposte che si stanno avviando con il P.N.R.R. –MISSIONE 6 “Salute”.

Il Piano Nazionale ha permesso di implementare le risorse e il personale, riorganizzando i servizi territoriali con: le Case della Comunità; le Centrali Operative Territoriali e gli Ospedali di Comunità. La costruzione della rete fra l’associazionismo che si occupa della persona sul territorio, quale risorsa essenziale per :

allargare lo sguardo;  uscire dai setting istituzionali; “osare” e credere nel potenziale di tutti. Ribadisce l’importanza e la disponibilità dell’ASL-NO di lavorare in sinergia per la costruzione di reti con associazioni che hanno gli stessi progetti sociali.

La Responsabile area anziani del Consorzio intercomunale Cisa Ovest Ticino Claudia Gambaro ha

illustrato portando del materiale sui servizi che offre il Consorzio e ha ribadito l’importanza del volontariato

nel lavoro di rete fra tutti gli enti pubblici e privati che si occupano di sociale. Obiettivo CISA è far sì che il

lavoro con le persone sia integrato e condiviso con il territorio e le risorse che offre. Per la realizzazione

dei progetti individualizzati rivolti ai cittadini è fondamentale ed essenziale la rete con le associazioni di

volontariato. Alla luce delle recenti indicazioni legislative ed alle sempre minori risorse economiche a

disposizione, la co -progettazione e la co -programmazione con il terzo settore dovrà diventare una prassi di

lavoro.

Il saluto del Presidente Auser Provinciale Novara, Vincenzo Scudiere ha concluso il convegno

complimentandosi per l’eccellente lavoro svolto ed esortando a continuare sulla via del dialogo. La rete

è sicuramente uno strumento di potenziale cambiamento entro il quale si può tentare di realizzare una

integrazione di interventi. Il percorso è impegnativo e occorrerà crederci.

Dalla relazione di Giovanna Salmoirago ricordiamo chi è la figura del volontario:

all’art.17 del Codice del terzo settore al comma 2:“ Il volontario è una persona che, per sua libera

scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, anche per il tramite di un ente del

Terzo settore, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai

bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e

gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà”.

Enza A.

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