Celebre è la frase del Mahatma Gandhi in cui egli afferma: «La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali». In Italia sono innumerevoli le associazioni di volontariato che si impegnano nel tentativo di regalare agli animali, domestici e non, una vita degna di essere vissuta.
Oggi vogliamo parlare di una realtà locale, il canile Paquito. Il canile Paquito si trova a Fontaneto d’Agogna, è una struttura di riaccasamento per cani senza famiglia. Il principale obiettivo di questa associazione è il benessere di quegli animali domestici che si trovano in situazione di disagio o che semplicemente non riescono a trovare una famiglia che li ami. Si tratta di un canile a lunga degenza, dotato di strutture all’avanguardia, innovativo rispetto all’approccio zooantropologico al cane e impegnato nella risoluzione del problema del randagismo.
La storia
Il canile Paquito nasce negli anni ’80 quando un controllo sanitario nella villa di una contessa decaduta porta alla luce una situazione disastrosa: più di 200 cani vivevano in questa villa in una situazione di completo degrado. In quegli anni non era ancora stata varata la legge che avrebbe introdotto il divieto della soppressione di cani vaganti accalappiati o comunque ricoverati presso canili sanitari. Gli animali rischiavano di avere il destino segnato.
Un gruppo di persone facoltose del milanese, però, decide di adoperarsi per salvare i cani da questo triste destino: creano il rifugio Paquito. Il nome Paquito viene scelto in memoria dell’omonimo cane salvato dalla moglie dell’ambasciatore italiano a Città del Messico scomparso poco prima della fondazione del rifugio.
Passano alcuni anni e il canile attraversa periodi di mala gestione.
Quando Elisa, l’attuale direttrice, entra come volontaria trova una situazione davvero difficile. Negli anni ’90 Elisa prende le redine della direzione. Proprio in quel periodo in Italia inizia a cambiare drasticamente la concezione del cane che inizia ad essere considerato non solo uno strumento di lavoro, ma un essere senziente capace di provare dolore e, soprattutto, capace di amare.
Elisa entra in contatto con Angelo Vaira, oggi famoso agevolatore della relazione con il cane e scrittore. Scoperta questa nuova “filosofia del cane”, si capisce che è il momento di voltare pagina: negli anni 2000 inizia la rivoluzione del canile Paquito. L’obiettivo è fare divulgazione nelle scuole e collaborare con i comuni per cambiare la mentalità delle persone: il cane è un compagno di vita che merita rispetto e amore.
Nel 2010 la volontaria che mi ha raccontato la storia di questa fantastica associazione adotta un cane dal canile Paquito e si iscrive al corso volontari finalizzato non solo a istruire i nuovi volontari, ma, anche e soprattutto, ad insegnare a capire e relazionarsi con il proprio cane. Barbara inizia il volontariato nel canile Paquito.
È lei che mi confida il difficile momento vissuto dal canile nel 2012, quando muore l’ultimo presidente del canile. Gli eredi di quel gruppo di facoltosi che aveva creato il rifugio non sono interessati a continuare a finanziare l’associazione. Il canile rischia di chiudere.
I 20 volontari si riunisco per cercare di salvarlo, sono necessari davvero molti fondi per mantenere in funzione un canile e nessuno di loro ne ha la possibilità economica. Che fare? Nasce così l’idea di auto-finanziarsi tramite raccolte fondi e vendita di gadget: si iniziano a creare e vendere calendari e T-shirt con le foto dei cani degenti nella struttura.
Dopo sei mesi i volontari scoprono con immensa gioia di potercela fare: i conti del canile riescono ad essere pagati. L’anno scorso il canile è riuscito, grazie a diverse iniziative e raccolte fondi, a chiudere il bilancio in positivo.
La raccolta fondi su Vinted
La volontaria che ci ha raccontato la storia del canile Paquito ci riferisce della necessità del canile di effettuare alcuni ammodernamenti alla struttura. Le recinzioni in alcune parti risultano arrugginite e necessitano di essere sostituite.
I costi di tale sostituzione sono importanti e non possono essere affrontati se non con l’aiuto di donazioni. Una campagna di raccolta fondi di successo è già stata fatta quest’anno per poter salvare Miki, un cane che necessitava di cure particolari e costose dopo aver subito importanti maltrattamenti.
Come riuscire a trovare i fondi per la sostituzione delle recinzioni? Ecco che è nata l’idea di utilizzare Vinted. Vinted è una piattaforma online in cui gli utenti possono rivendere abbigliamento, scarpe, borse, accessori per la casa che non utilizzano più. Il canile Paquito si è adoperato per creare un account e rivendere oggetti donati da generose persone, il ricavato di tale vendita sarà utilizzato per la sostituzione della recinzione e per future opere di manutenzione in programma, come ad esempio il rifacimento della pavimentazione dei box dove alloggiano i cani degenti, che grazie all’impegno dei volontari possono già usufruire di box riscaldati e puliti.
Il canile Paquito è attento al benessere animale e vuole garantire ai suoi ospiti una struttura adeguata alle loro esigenze, il più possibile confortevole e comoda.
Per riuscirci, però, ha bisogno del tuo aiuto!
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Contribuirai a garantire a cani sfortunati una dimora confortevole!
Contatti Canile Paquito
Tel: +39 3533685687 / +39 3513072024
Mail: info@canilerifugiopaquito.org
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