
Fuochi d’artificio al Montjuck di Barcellona, tra Inter e Barcellona colorano queste semifinale di Champions, con un fantasmagorico 3-3, dove succede di tutto: rimonte e controrimonte, Dumfries goleador, Yamal Fenomeno, gol spettacolari e anche infortuni.
ANTEPRIMA
Un Inter che si è preparata molto bene a questo appuntamento; con 3 sconfitte di fila cose che non succedevano da tempo immemore, affronta la semifinale di Champions League con i due prototipi di tifosi interisti divisi: quelli fiduciosi e sicuri che credono nella propria squadra e come il palcoscenico di Barcellona dia carica e motivazione di fare il grande colpo e gli altri tifosi a cui cresce la paura: i risultati recenti e l’indubbia qualità del Barcellona parte lavandosi subito le mani ” ci danno 3 pere e torniamo a casa” oppure ” puntiamo a prenderne meno possibili e meglio cosi” poi magari li ho incontrati solo io….
STORIA
In qualsiasi caso in questa partita è necessaria una prestazione da 10 e lode in pagella, un impresa che può ricordare quella di quella semifinale nel 2010 del ritorno, proprio al Camp Nou, non mene vorrà Flick, ma è chiaro che i due Barcellona non sono paragonabili ma come aspettativa e fascino di questa non può non ricordare quella notte meravigliosa.
PRIMO TEMPO
Pronti partenza via Dumfries schiaccia l’acceleratore sulla destra, crossa due volta la seconda trova Thuram che in 30 secondi si riprende l’Inter; tacco spettacolare e vantaggio Inter. Il Barcellona comanda la manovra ma l’Inter è pericolosa quando riparte e al 20′ sugli sviluppi di corner sfrutta la maggior altezza sponda di Acerbi acrobazia volante di Dumfries e raddoppio nerazzuro sembra un sogno ma l’Inter è avanti 0-2 a Barcellona. I blaugrana sotto 0-2 in casa in semifinale di Champions affidano tutto a chi a Lamine Yamal classe 2007 che dopo aver fatto impazzire Dimarco all’europeo la fa anche stasera, lo raddoppiano, lo triplicano non gli danno lo spazio, allora lo ricerca, entra in area dribbling su Mkhitaryan che non lo può tenere mancino che bacia il palo e Barca che torna in carreggiata ma poi è ancora più impressionante, poiché va anche sul fondo, manda Dimarco per terra calcia forte da buona posizione e gratta solo la traversa sopra Sommer. IL Barcellona guidato dal fenomeno in maglia 19 e dalla carica del Montjuck acquisisce potere con l’Inter che non riesce a ripartire e punire la difesa altissima del Barca e dopo i rischi con Olmo e Ferran Torres, la pareggiano finalmente i catalani con il cross di Pedri la sponda di Testa di Raphinha e il tocco vincente di Ferran che rimette le cose apposto. Primo tempo da defiribillatore al Montjuck di Brcaellona.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo parte con una brutta notizia per Simone Inzaghi e i suoi uomini; risentimento muscolare del capitano di Lautaro Martinez, per il Barcellona l’ingresso di Araujo per mettere centimetri sui corner, infatti l’Inter la sblocca sul secondo tempo ancora con Denzel Dumfries che salta in cielo e in qualche modo spinge il pallone del 2-3 esultando in tutta la sua aura, ma non ti puoi perdere un momento sull’angolo opposto palla fuori per la botta di Raphinha che spacca la traversa la polla poi colpisce Sommer e finisce in rete, Inter molto sfortunata Barcellona che dimostra il suo infinto potenziale offensivo. Al 74′ Dumfries una spina nel fianco sulla destra crossa basso dentro per Mkhitaryan 4 a 3 Inter se non fosse per una punta di scarpa quella che nega la gioia del gol all’armeno, tiene vivo il Barcellona e simboleggia il fuorigioco segnalato dal guardalinee, all’86’ torna Lamine Yamal sinistro strano con una traiettoria a scavetto che si consuma sulla traversa, gli ultimi minuti non ci regalano un vincitore a cala il sipario in questo parco giochi che è stata la semifinale d’andata di champions league.
CONSIDERAZIONI FINALI
Tanti temi in questa partita troppi, la difesa anomala del Barca, I tre gola dell’Inter casualmente effettuati da Thuram e i due di Dumfries i giocatori che sono mancati nelle ultime sfide in nei confini Italiani, l’infortunio di Lautaro e le preoccupazioni e poi Lamine Yamal, voglio soffermarmi su di lui; 17 anni gioca la semifinale di Champions come all’oratorio con gli amici, ha un annetto in meno di me e io ho la grande possibilità e l’entusiasmo di raccontare ciò che ho visto e non riesco a realizzare per potervelo descrivere e vorrei farlo con lo stesso entusiasmo con la quale gioca e la stessa gioia con la quale tocca il pallone è voglio approfondire sui di lui nonostante ci sono mille tmetiche inerenti a questa partita lo faccio perché il calcio è fatto di momenti e emozioni e per quello che ho visto Domenica sera lui me li ha trasmessi a pieno per lo più timore, davvero nulla da aggiungere Fenomeno.
In tutto ciò ci sarebbe una semifinale d’andata da giocare a San Siro, e non riesco a crederci che a questa partita spettacolare verrà aggiunto il clima, la teatralità e l’imponenza del Giuseppe Meazza vedremo se i giocatori in campo sapranno gestire la pressione di questo stadio in quella che si preavvisa come una finale anticipata
TABELLINO
BARCELLONA (4-2-3-1): Szczesny; Koundé, Cubarsí, Iñigo Martinez, Gerard Martín; De Jong, Pedri; Yamal, Dani Olmo, Raphinha; Ferran Torres. All: Hans-Dieter Flick.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. . All: Simone Inzaghi
Marcatori: 1′ Thuram, 21′ Dumfries, 24′ Yamal, 38′ Raphinha, 63′ Dumfries, 65′ aut. Sommer
Arbitro: Turpin