Notte da Infarto a San Siro, Dopo una guerra da più di 120 minuti gli uomini a rimanere in piedi hanno la divisa nerazzuro, L’Inter torna in finale di Champions League dopo un anno ed elimina il Barcellona

ANTEPRIMA

Inter Barcellona semifinale di ritorno della Champions League 2024/2025 ci siamo San siro in visibilio, già dall’arrivo delle squadre, Inter e Barcellona che dopo la andata dovranno apportare accorgimenti ai propri game plan, per i nerazzuro cercare quanto meno di limitare Lamine Yamal perché fermarlo è impossibili e soprattutto punire in ripartenza i grandi spazi lasciati, all’opposto il Barcellona deve sistemare qualcosina dietro e stare attento ai contropiedi neroazzuri oltre che i calci piazzati grande fattore del match del Montjuck per il Barca è anche la grand e prova del fuoco a San Siro per una squadra che esperienze di questo tipo non ha tantissima visto che ha una rosa molto giovane.

PRIMO TEMPO

Purtroopo o menomale la partita non parte in sesta ma ingrana dopo un po’ più di minuti, la difesa dell’Inter concede a Yamal le attenzioni più grandi e prova a limitare il fenomeno in maglia 19 l’Inter come l’andata riparte con Dumfries che al 20′ su una meraviglia di Dimarco si fa trovare pronto e serve Lautaro per il più facile dei gol e la sblocca subito il capitano che risponde presente infiamma subito San Siro, sempre il Barca con Yamal pericoloso e col pressing afissiante, poi lampo di Mkhitaryan che non trova il gol di un soffio, ma l’Inter nonostante qualche errore in impostazione ci crede e l’imbucato proprio dell’armeno trova Lautaro che va a contatto con Cubarsi dopo le review al var Marciniak assegna il rigore dal dischetto Chlanoglu spiazza Szczesny e porta l’Inter sul 2-0 tra la gioia incontenibile di tutto lo stadio e anche le polemiche blaugrana.

SECONDO TEMPO

Il secondo tempo inizia meglio per la squadra di Hansi Flick con un Inter un pò sulle gambe sull’ennesimo cross arriva l’inserimento vincente di Eric Garcia che batte Sommer e riapre la partita, l’Inter prova a rispondere coi cambi, ma su un corner neroazzuro respinto Yamal fluttua sulla palla e fa partire il contropiede contro il solo Mkhitaryan la palla finisce ancora a Garcia che spara a botta sicura monumentale Sommer colpo di reni e nega il pareggio blaugrana che arriverà più tardi con Dani Olmo che di testa firma il pareggio degli ospiti rimettendo partita e serie in parità, l’Inter sembra a terra sotto i colpi di Lamine Yamal che si mette in proprio dal nulla mancino fulmino che obbliga Sommer al miracolo. All’87 Pedri innesca Raphinha in area che ine inizialmente murato poi il suo destro al volo si va ad infilare all’angolino e a spegnere i sogni nerazzurri, Ultimi minuti di speranza e sofferenza perché ancora Yamal clacia e spacca il palo, sul capovolgimento di fonte Dumfries insiste e crossa di istinto in area un attaccante aggiunto è Francesco Acerbi che gira in rete, si toglie la maglia poi anche quella della salute esulta in scivolata con i compagni, un finale inaspettato con un eroe in maglia 15 in carta d’indentità dice 37 ma un ragzzino in mezzo al campo manda la partita ai supplementari.

TEMPLI SUPPLEMENTARI

Nei tempi supplementari entrambe le squadre esauste ma Thuram probabilmente il più stanco lì in mezzo ha al caparbietà di difendere un altro pallone e smaterializzarsi in area trova Taremi che l’appoggia a Frattesi che finta e poi calcia all’angolino e 4-3 per l’Inter ancora Frattesi sempre Frattesi che va ad esultare sotto il suo settore e dall’adrenalina dalla carica rischia lo svenimento e no è veramente successo non è un iperbole, il secondo tempo supplementari si trasforma in un assalto del Barca e indovinate un po’ Yamal non ho più parole per descriverlo inventa uno spazio solo lui e crossa per Lewandoski che non trova la porta di testa, Yamal ancora con il talento del campione prova a decidere lui la partita rientra calcia ma Sommer compie un miracolo una parata sensazionale che stupisce lo stesso Yamal, dopo un eternità Marciniak comunica che basta così l’Inter è in finale di Champions, L’Inter vola a Monaco una partita che sarà negli annali di storia tutta la bellezza del calcio dei grandi campioni che lo giocano e delle sue emozioni uniche

CONSIDERAZIONI FINALI

Imprecare sarebbe in questi caso liberatorio ma noi ci tratteniamo e ci limitiamo ad un cosa cavolo abbiamo visto? Non è facile per me nascondervi le emozione e tutto ciò che mi ha suscitato questa partita da amante del calcio e tifoso sono rimasto molto tempo dopo la partita a realizzare e tutto ora non ci riesco. L’Inter è in finale per come ci ha creduto e dall’inizio alla fine dal vantaggio e all’essere sotto e per tutto quello che a partire da mister Inzaghi che ha 2 finali di Champions l’anno in cui non ci è andato ha vinto il campionato e tra coppe Italia e Supercoppe feste non se ne fatte mancare. Solo applausi per il Barcellona una grande squadra che gioca un calcio unico con sicuramente tante soddisfazione che si toglieranno quest’ anno e in futuro e poi solo da inginocchiarsi e tiare giù il a capello a Lamine Yaml ripeto non vedevo una cosa simile da anni a quell’età con quella consapevolezza, autostima e qualità io non ho visto nessuno e lui se non è quest’anno spero sia il prossimo davvero un sequel di livello inquantificabile che ha regalato un altro grande capitolo nella storia delle due squadre della Champions League e del gioco del calcio.

TABELLINO

INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck (71′ Darmian), Acerbi, Bastoni; Dumfries (108′ De Vrij), Barella, Calhanoglu (79′ Frattesi), Mkhitaryan (79′ Zielinski), Dimarco (55′ Carlos Augusto); Lautaro Martinez (71′ Taremi), Thuram. All. Inzaghi.

BARCELLONA (4-2-3-1): Szczesny; Eric Garcia (98′ Fort), Cubarsì (106′ Gavi), I. Martinez (76′ Araujo), Martin; Pedri (106′ Pau Victor), De Jong; Yamal, Olmo (83′ Fermin Lopez), Raphinha, Torres (90′ Lewandowski). All. Flick.

Marcatori: 22′ Lautaro Martinez, 46′ rig. Calhanoglu, 54′ Garcia, 60′ Dani Olmo, 88′ Raphinha, 93′ Acerbi, 98′ Frattesi

Arbitro:Marciniak

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