Gran Piemonte novarese tra ville e santuari

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  • Ultima modifica dell'articolo:14/10/2024
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Carlo Bermani: novarese doc, vivo nei dintorni di Torino da qualche anno. Professionalmente mi occupo di Digital Marketing & Comunicazione. Per passione seguo numerosi sport tra cui il ciclismo, la pallacanestro e il calcio, praticati negli anni a livello amatoriale. Scrivo di bici su BicicLetter: https://bicicletter.substack.com

Scrivo queste righe mentre si sta correndo Il Lombardia, l’ultima grande classica della stagione del ciclismo su strada, gara nota anche come la Classica delle Foglie Morte visto il periodo autunnale.

La nostra regione non è però stata da meno a livello ciclistico, visto che i giorni scorsi si è corso Il Gran Piemonte; non è una classica e non ha il fascino de Il Lombardia… è però una gara di tutto rispetto e con una lunga storia (edizione 108) come vi abbiamo raccontato qui e qui.

La gara, partita da Valdengo, ha attraversato Biellese, Vercellese, VCO e ovviamente il Novarese, con il grande arrivo a Borgomanero. Manca qualche provincia? Al netto di Astigiano, Alessandrino e Cuneese, oggettivamente fuori mano, non c’è “l’accentratrice” Torino… mini frecciatina affettuosa da novarese che vive da anni in terra sabauda!

Tornando al percorso, i corridori hanno potuto apprezzare i seguenti comuni della nostra provincia: Carpignano Sesia, Vicolungo, Proh, Cavaglio d’Agogna, Cureggio, Romagnano Sesia, San Maurizio d’Opaglio, Pogno, Grignasco, Maggiora e Borgomanero.

La parte finale, grazie alla riprese televisive realizzate tramite elicottero, ha regalato alcuni scorci di notevole livello paesaggistico ed architettonico; tra le varie scelte della regia mi preme portare all’attenzione di voi lettori e lettrici il Santuario del Santissimo Crocifisso di Boca e Villa Caccia di Romagnano Sesia.

Santuario e Villa sono opere di Alessandro Antonelli, il famoso architetto nativo di Ghemme che ha realizzato la Cupola di San Gaudenzio a Novara e la Mole Antonelliana a Torino, due monumenti molto cari al sottoscritto e che rappresentano una personalissima e perfetta sintesi (e mi piace pensare che lo stesso sia stato per l’Antonelli).

Villa Caccia, riprendendo il sito dell’ATL, è presentata in questo modo con le parole di Roberto Gabetti, studioso dell’Antonelli:

«Un cancello di disegno Luigi XVI, fra pilastri ottagoni a bugne, ci introduce, con ampio giro, abilmente ricavato nel non grande parco, alla Villa Caccia di Romagnano: secondo gli esempi palladiani il corpo centrale è destinato all’abitazione del proprietario, quelli laterali a servizi rustici: la villa è alta e bianca, con colonnati esterni […]. La casa del gran signore piemontese (ora feudatario, ora ricco proprietario, poi deputato dei Savoia) ricorda i migliori esempi settecenteschi, tradotti in maniera moderna e secondo una splendida lettura di carattere: un edificio che “basterebbe da solo a formare la celebrità di un architetto […]”»

In mezzo a boschi ombrosi e colli coltivati a vigneti, sul ridente e fertile altopiano di Maggiora, Boca e Cavallirio, sorge invece il Santuario di Boca, maestoso tempio in stile neoclassico iniziato nel 1830 e terminato nel 1917.

video da santuariodiboca.it

I corridori avranno avuto tempo di gustarsi queste bellezze? Probabilmente non tanto vista l’andatura… ma noi tutti, appassionati del territorio e di biciclette, possiamo godere di tutto questo con le nostre tranquille e rilassate pedalate!

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