Il nostro “vicino” di casa…

Un vicino importante, “famoso” e prezioso da conoscere, vivere e tutelare. Chi è?

Caratteristiche

E’ il più antico parco fluviale d’Europa ed il primo parco regionale italiano; nato oltre trenta anni or sono facendo “scuola” per l’istituzione di centinaia di altre aree protette italiane. Oggi è monumento alla natura riconosciuto dall’Unione Europea e dall’Unesco, quale Riserva della rete internazionale Man & Biosphere (2002)

E’ un importante corridoio ecologico (anche europeo) che si estende in un’area, molto abitata e industrializzata, tra le Alpi e gli Appennini; con le sue politiche di conservazione delle aree naturali e del patrimonio genetico (dal 1974), rappresenta un baluardo contro l’urbanizzazione e l’industrializzazione del territorio, il cui cuore, il fiume Ticino nel tratto, da Sesto Calende (VA) al Ponte della Becca (PV), ha una lunghezza di 110 km.


Qualche numero
Il Parco, posizionato fra Piemonte e Lombardia, con 97.000 ettari di territorio, è occupato dal 55% da aree agricole, 22% da foreste, 20 % aree urbanizzate, 3% da reti idrografiche. Ha un patrimonio di biodiversità senza eguali nel nord Italia con un numero di specie censite di circa 6.000 fra regno animale: 3.264, regno vegetale: 1.585, regno dei funghi: 1.386

La culla dell’uomo: 3000 anni fa
L’uomo e il fiume Ticino sono da millenni compagni di viaggio. Lungo le sue rive si è sviluppata la vita dando origine oltre 3.000 anni fa ad una delle più importanti civiltà dell’Italia settentrionale: la cultura di Golasecca. I primi scavi archeologici, effettuati a inizio ‘800, hanno riportata alla luce monumenti funerari appartenenti ad una cultura della prima età del Ferro. Visitate le affascinanti strutture megalitiche, che caratterizzano l’area archeologica di Golasecca, sarà un viaggio magico nel tempo nonché un’esperienza naturalistica e culturale di grande valore.

L’importanza ambientale
Il Parco è attraversato da rotte migratorie percorse dagli uccelli dall’Africa al Nord Europa e viceversa; il Parco è anche una delle più importanti zone umide italiane, fondamentali per lo svernamento di molte specie di avifauna acquatica e habitat di numerosi anfibi, fra cui il Pelobate fosco (è un rospo di medie dimensioni), endemico della pianura Padana e a rischio di estinzione, che ha nel Parco la più importante popolazione al mondo.

La presenza degli Aironi (Airone cenerino, Airone bianco maggiore, Airone rosso, la Nitticora e la Garzetta) è legata anche alla ricca fauna ittica che vive nel fiume: tra le specie di maggior pregio la Trota marmorata (un tempo la regina di questo fiume), il Pigo e lo Storione cobice. Naso all’insù e imparerete a riconoscere nel cielo questi uccelli!

L’acqua abbonda ma non ovunque e in queste zone più aride ci sono boschi radi con cerro, roverella, ginepro comune, oltre ad una flora che comprende orchidee spontanee, la splendida Pulsatilla primaverile, dai petali colori violetto, oltre a timo selvatico, garofanini; tutto questo permette l’habitat di molte specie di farfalle diurne. Non di meno i greti ciottolosi sono nidificazione da tre specie di uccelli in crisi di conservazione (anche in Europa) come la Sterna comune, il Fraticello e l’Occhione. Se siete in queste cose, in primavera, camminate con prudenza

Le brughiere del Parco, (Malpensa), ospitano una ricchissima fauna, fra cui 230 specie di uccelli rari e tutelati, come il Succiacapre e l’Averla piccola, due rari rapaci, il Biancone e il Falco pecchiaiolo, oltre a Coenonympha oedippus, la farfalla europea a maggiore rischio di estinzione. Con binocolo, libro di avvistamenti e pazienza… li troverete anche voi. E gli ambienti forestali non sono da meno, nel Parco: nell’area protetta ci sono ontaneti, saliceti, pioppeti, castagneti e pinete a Pino silvestre, ma tra le tipologie forestali che maggiormente caratterizzano il paesaggio della Valle del Ticino spiccano soprattutto querceti e querco-carpineti ancora ben conservati. Sono il polmone del parco.

Questa “dotazione” ha permesso ad alcune specie di arrivare e stanziare di recente, come la Martora, il Picchio nero e l’Astore; altre sono presenze più note come il Capriolo (reintrodotto nel 1991), lo Scoiattolo rosso, il Tasso, il Picchio rosso minore e maggiore, la Cincia bigia, il Picchio muratore e il Rampichino comune.

Picchio e Cicogna (fonte Ente Parco del Ticino)

Una barriera fondamentale all’inquinamento ma il rischio è dietro l’angolo
Il riscaldamento globale è la più grande emergenza di oggi. Per stabilizzare i livelli di anidride carbonica (ogni europeo emette 7 tonnellate ogni anno) è necessario ridurre le emissioni ma anche assorbire la CO2 … come fanno proprio gli alberi. Il Parco rappresenta una barriera contro l’inquinamento e contribuisce a compensare le emissioni: un bell’esempio di compensazione da CO2 è quello del nuovo impianto Kering di Trecate che prevede la piantumazione di nuovi alberi per 700 mila euro.

Dobbiamo però sempre stare in guardia in quanto il Parco del Ticino essendo uno dei parchi regionali più abitati d’Europa ha come ripercussione il rischio di un aumento dell’inquinamento a cui è sottoposto. L’allarme è stato lanciato anche recentemente da Legambiente con la richiesta di fare interventi di mitigazione per diminuire ad esempio la portata dell’inquinamento delle acque che entrano nel Ticino, con la realizzazione di nuovi filtri o «vasche volano», in grado di attenuare lo stress a cui sono sottoposti i depuratori durante le piene, evitando che gli agenti inquinanti presenti nelle acque li superino indisturbati. Dall’ottobre del 2014 il Parco del Ticino ha avviato un monitoraggio costante dei canali scolmatori per capire gli impatti sull’ecosistema protetto.

Il nostro vicino di casa è un vicino importante, famoso e prezioso da conoscere, vivere e tutelare.

Questo articolo ha 21 commenti

  1. Marianna

    Molto bello! Le immagini sono bellissime e il testo è super dettagliato!

    1. Massimiliano Favoti

      Grazie mille.
      I commenti ci sono utilissimi per “caricarci” e migliorarci.
      Seguici e diffondi presso i tuoi amici!
      Grazie

    1. Massimiliano Favoti

      Grazie mille!

  2. John

    Bello! Soprattutto la parte sulla fauna

    1. Massimiliano Favoti

      Grazie a te del riscontro

  3. Gianmarco

    Bello! Soprattutto la parte sulla fauna

    1. Massimiliano Favoti

      E’ solo merito dell’ambiente speciale che offre il territorio!

    1. Massimiliano Favoti

      Grazie Enrico, ci fa piacere!

  4. Marta

    Wow pieno di colori e immagini bellissime
    Spettacolare!!!!!!!!!!
    Complimenti

    1. Massimiliano Favoti

      Grazie. Il merito è del parco stesso, un ambiente naturale veramente speciale.

  5. Gina

    Molto molto bello

    1. Massimiliano Favoti

      grazie mi fa piacere che ti sia piaciuto; seguici ancora!

    2. Olivia

      Vero! Concordo! Ogni quanto pubblicate nuovi articoli?

      1. Massimiliano Favoti

        Praticamente ogni giorno ci sono news sui vari argomenti, articoli, post su instagram e twitter e news su eventi. Seguici e diffondi ai tuoi amici! grazie

  6. Giulietta

    Bellissimo con un sacco di dettagli si merita un premio per questo lavoro pazzesco

    1. Massimiliano Favoti

      Grazie! Il premio è che chi legge apprezzi il nostro lavoro e continui a leggerci, diffondendo a nuovi lettori. ciao

  7. Marco

    Bellissimo dettaglio si merita un premio

    1. Massimiliano Favoti

      Grazie del tuo commento. Continua a leggerci anche prossimamente!

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