In Piemonte uno dei più grandi impianti fotovoltaici del Nord Italia

Il Piemonte punta sull’energia green. E lo fa con un parco fotovoltaico a Trino Vercellese, più precisamente a Leri Cavour. Si tratta di una zona non lontana da Torino e dalla Francia ricca di risaie, dove si concentra buona parte della produzione di riso italiana. Qui un tempo sorgeva l’azienda agricola di famiglia dei Conti Cavour. Qui Camillo Benso fu apprendista e successivamente amministratore dell’azienda di famiglia e trasformò la tenuta acquistata dal padre in una grande impresa modello, tra terreni coltivati, boschi e piccoli borghi. Da qui si avviò poi a diventare Primo Ministro del Regno d’Italia.

Il parco solare di Leri è uno dei più grandi del Nord Italia. Occupa, infatti, 130 ettari, l’equivalente di circa 185 campi da calcio, che ospitano quasi 160.000 moduli, per una potenza complessiva di circa 87 MW. L’impiantom realizzato da Enel Green Power, garantirà, a regime, una produzione di circa 130 GWh annui e potrà soddisfare il fabbisogno energetico di circa 48.000 famiglie. Con l’energia rinnovabile prodotta si eviterà, inoltre, l’emissione in atmosfera di 56. 000 tonCO2 e l’utilizzo di 29 milioni di mc di gas.

In linea con gli obiettivi europei Fit-for-55, il piano REPowerEU e nell’ambito della transizione energetica in atto, le centrali termoelettriche a più alto impatto in funzione oggi in Italia saranno progressivamente sostituite da impianti a fonte rinnovabile, di cui il nuovo parco solare a Trino è uno straordinario esempio. Per garantire la fornitura di energia anche in assenza di sole, inoltre, è essenziale che le rinnovabili vengano accoppiate a sistemi di accumulo di energia. Ecco, quindi, l’opportunità di realizzare, integrato nella stessa area, un impianto di storage di batterie agli ioni di litio da 25 MW di potenza e 100 MWh. Esso offrirà supporto per l’affidabilità e l’adeguatezza del sistema elettrico, fornendo anche servizi ancillari alla rete.

Si tratta, complessivamente, di una soluzione molto soddisfacente che rappresenta una risposta concreta anche alle esigenze delle imprese. È un impianto di dimensioni finora senza precedenti nel Nord Italia, la cui costruzione rappresenta un passo avanti per la crescita delle rinnovabili in Italia.

Questo progetto porta vantaggi sotto diversi punti di vista. Innanzi tutto, si tratta di un progetto completamente “green” dal punto di vista dell’impatto ambientale e realizzato senza alcun consumo di suolo. Il parco infatti è stato realizzato con un cantiere sostenibile, dove sono stati applicati i principi di economia circolare per una ridotta produzione di rifiuti e un massimo riutilizzo dei materiali di scavo. Il tutto perfettamente in linea con i temi della transizione ecologica. Questo nuovo impianto è, quindi, destinato a diventare un fiore all’occhiello per il Vercellese e tutto il Piemonte, un polo di avanguardia nelle best practices sulla sostenibilità e un esempio concreto di quanto le nuove tecnologie possano contribuire a migliorare l’efficienza del sistema produttivo.

Quello di Trino è, anche, un progetto strategico per il territorio che, soprattutto nel contesto della crisi energetica attuale, rappresenta un risultato importante, raggiunto nonostante le consuete difficoltà burocratiche che accompagnano i processi autorizzativi nel nostro Paese.

Non si può non sottolineare che, a Trino, con questo progetto, si chiude idealmente un ciclo iniziato negli anni ’60 con l’attivazione di una delle quattro centrali nucleari di seconda generazione realizzate in Italia, la Enrico Fermi. Continuato, dopo il 1987 con lo spegnimento della centrale, con la realizzazione della prima centrale termoelettrica a ciclo combinato del Paese, la Galileo Ferraris, di cui ancora oggi sono visibili le torri di raffreddamento. L’impianto disattivato nel 2013 e chiuso nel 2019 oggi attende una nuova destinazione d’uso. Ed oggi Trino si candida a diventare per l’Italia un ulteriore esempio di una conversione energetica, con benefici per territorio e comunità locali. Con questo progetto fotovoltaico, questa cittadina torna quindi protagonista della produzione energetica e lo fa in maniera sostenibile guardando al futuro, in linea con gli obiettivi regionali, nazionali, europei e globali di riduzione delle emissioni e di decarbonizzazione.

Ma non finisce qui. Il progetto permetterà anche di riqualificare la grangia di Leri Cavour, la tenuta del Conte Camillo Benso permettendo un futuro ad una zona ricca di storia. Si tratta di un progetto ambizioso per quest’area caratterizzata da un lungo e importante passato che il parco fotovoltaico farà rinascere. Infatti, grazie al dialogo e alla collaborazione con il territorio e le istituzioni, il progetto prevede importanti iniziative di sostenibilità in coerenza con il contesto storico e culturale dell’area in cui si inserisce l’impianto, tramite interventi di recupero architettonico e funzionale di alcuni edifici nel Borgo Leri Cavour, nell’area immediatamente limitrofa all’impianto, oltre ad un intervento di recupero di un tratto del tracciato storico della strada di collegamento fra il Borgo e Cascina Colombara.

Enel, infatti, ha trovato un importante partner nei cittadini trinesi, che hanno partecipato ad una campagna di raccolta fondi nel 2022 che aveva come slogan ‘adotta un pannello fotovoltaico‘. I residenti hanno effettuato finanziamenti pari al 150% dell’obiettivo della raccolta fondi, partecipando quindi alla costruzione dell’impianto. E hanno ottenuto, in cambio, un rendimento sul capitale investito. Enel Green Power verserà nelle casse del Comune di Trino circa 2,8 milioni di euro con cui verranno riqualificati alcuni edifici storici di Leri. È un’opportunità e un risultato molto soddisfacente che permette una rinascita del Borgo e di Casa Cavour. Per la prima volta dopo 10 anni si torna a investire nei luoghi dove il Conte Cavour passò parte della sua vita. La tenuta è, purtroppo, abbandonata da decenni ed è avvolta dal degrado. I lavori saranno in parte su Casa Cavour, in parte sull’antico mulino, e ancora sull’alloggio del custode, sulla chiesa e sulla palazzina uffici. Sono anche previste una serie di compensazioni ambientali per mitigare l’impatto visivo del parco.

Grazie a un lavoro sinergico, in questo caso, si è riusciti, quindi, a garantire la realizzazione di un progetto strategico per la produzione di energia e nel contempo rispettoso dell’ambiente Si è riusciti, contemporaneamente, ad ottenere ricadute positive per il territorio che ospita l’impianto e riqualificare un’area valorizzandola come merita nell’ottica della salvaguardia del nostro patrimonio socio-culturale.

Chiara Busto

 

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