L’esistenza degli “AMICI DEL PRIMO PASSO” prima E ” LA COMETA ” poi sono realtà molto conosciute in quanto operano da più anni sul territorio trecatese e fanno parte delle belle iniziative del territorio trecatese e per questo ogni tanto fa bene ripassare accadimenti belli in momenti in cui la stampa è zeppa di cattive notizie.

“LA COMETA”  COOPERATIVA SOCIALE ONLUS, è una evoluzione dell’Associazione di volontariato “ GLI AMICI DEL PRIMO PASSO” con identiche finalità statutarie  e cioè, la solidarietà, la centralità della persona, la cooperazione sociale e la territorialità, con l’unica differenza che la prima è una vera e propria realtà produttiva per adulti dove viene tenuto conto sia il  senso sociale,  che quello economico del lavoro e dell’impresa .

GLI AMICI DEL PRIMO PASSO, quale associazione di volontariato nasce negli anni 80, per creare un servizio di supporto alle persone con fragilità allo scopo di favorire l’integrazione sociale attraverso lo sport, il gioco, il disegno ed altre attività ricreative di gruppo ed è tutt’ora attivo.

Renata Calciati, prima ideatrice e fondatrice dell’associazione intraprendente e lungimirante  mamma di Miriam – ragazzina con disabilità – ha raccolto attorno a se ed alla figlia generosi volontari come Mario Cusaro e altri pronti ad accogliere le istanze di famiglie nel non facile percorso  con la presenza di disabili.

IL PUNTO DI FORZA

Il lavoro qui è inteso come spinta al superamento delle difficoltà di persone adulte con fragilità fisica o psichica, dove il lavoratore più esperto diventa aiuto e risorsa per il collega più fragile e, allo stesso tempo, senza perdere il senso economico del lavoro.

Attualmente “LA COMETA” è diventato punto di riferimento non solo per la comunità di Trecate, un luogo dove si incrocia  la solidarietà con la necessità di socializzare, di sentirsi utile e “produttivo” nel senso buono senza costrizioni, in base alle capacità conservate.

Più che le parole comunque, è la visita alla struttura che dimostra in tutti i suoi segmenti l’attenzione per il disagiato che, con l’utilizzo di idonei accorgimenti viene messo in grado di essere un “lavoratore” a tutti gli effetti  ed in sicurezza. Tutto questo influisce positivamente sull’autostima, sull’autocontrollo, sulla qualità della vita dei frequentanti e di riflesso anche sulle loro famiglie.

Dovendo riassumere: Ognuno fa quel che può. Quel che non può non fa o meglio, lo si stimola fin ove è possibile. (…dal grande Maestro Manzi).   

La visita comincia dalla sede di cui una parte è affacciata su Corso Roma che comprende:

la sala musica dedicata ad Ezio BOSSO dove i ragazzi possono ascoltare o avere lezioni da persone competenti, una bella sala riunioni attrezzata   di tecnologie informatiche.

La colorata  “fossa”  predisposta ad essere rifugio sicuro e luogo creativo per coloro che hanno bisogno di muoversi senza incidenti di percorso.

Un grande spazio per attività ludiche di sport e di squadra, di disegno.

Due uffici  con macchine per informatizzazione  e dematerializzazione del cartaceo.

Un’ambulatorio con la presenza di psicologo che segue, valuta  le capacità e gli stimoli più opportuni per migliorare la qualità della vita in generale.

Nella parte più interna, in via Sacerdote A. Cremona, 4 – un grande laboratorio- officina dove vengono svolti i lavori affidati alla cooperativa da Imprese private del territorio o da Enti pubblici per assemblamento di materiali, legatoria, distribuzioni dei sacchi per raccolta differenziata, piccoli lavori come incarichi di aperture e chiusure parchi.

Infine una bella e ricca bacheca che espone volantini di manifestazioni progammate ,iniziative,  incontri tutti dedicati aspecifiche attività durante tutto l’anno.

Un grande grazie a questa comunità di addetti e volontari che ha saputo creare ”un mondo a parte” che trasmette positività nonostante i problemi che comunque questi giovani devono affrontare tutti i giorni con le loro famiglie.

Enza A.

Lascia un commento