La crisi energetica ci ha insegnato l’importanza dell’autonomia energetica e dell’esistenza di linee affidabili di fornitura e di una logistica efficiente e flessibile. Diventa quindi fondamentale la diversificazione delle forniture energetiche realizzata attraverso una transizione verso energie rinnovabili, eolico e solare ma anche idrogeno.
In questo contesto, Asti progetta la realizzazione dell’Hydrogen Community, ovvero comunità energetiche diffuse sul territorio finalizzate alla creazione di centri per la produzione di idrogeno verde da utilizzare come combustibile nell’ambito della mobilità sostenibile, sia come combustibile per bus e autolinee, sia sulla direttrice ferroviaria Alba-Asti.
La prima finalità del progetto è l’individuazione di aree poste lungo le direttrici di mobilità, idonee alla generazione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, agri-voltaico, idroelettrico, biomasse) per la creazione di centri per la produzione di idrogeno verde. Tali centri saranno da localizzare in aree industriali dismesse ed inutilizzate.
Il progetto vede protagonisti la Provincia di Asti, l’Unione Industriale della Provincia di Asti, la Confindustria Piemonte, Veneto, Venezia e la società Hydrogen Park s.c.a.r.l. di Venezia (che ha dato origine, a Porto Marghera, alla prima Hydrogen Valley italiana).
È, quindi, la Provincia di Asti, nell’ambito della collaborazione avviata con la Regione Piemonte, a porre le basi per lo sviluppo dei progetti di Hydrogen Community, ovvero di comunità energetiche diffuse sul territorio.
Ma cosa sono le Comunità di Energia Rinnovabile? Si tratta di un modello di innovazione che permette a imprese, cittadini e istituzioni di utilizzare la generazione e la condivisione di energia rinnovabile come contrasto al cambiamento climatico e come strumento di sviluppo basato sulla cooperazione.
In questo ambito si inserisce il progetto dell’Hydrogen Valley che ha come obiettivo produrre idrogeno verde in aree industriali dismesse per alimentare treni, bus ed attività produttive. Il progetto si integra con un altro strumento sviluppato dall’ente provinciale, la Piattaforma Ardì, Aree dismesse ed inutilizzate. Ardì è una sorta di vetrina delle “disponibilità immobiliari” inutilizzate o dismesse presenti nell’Astigiano, resa disponibile per operatori interessati ad investire sul territorio per lo sviluppo di progetti specifici che possano coniugare esigenze di sviluppo economico ed obiettivi di sostenibilità ambientale.
Il progetto Hydrogen Valley è finanziato con 120 mila euro dalla Fondazione San Paolo. È stato completato lo studio di fattibilità ed è stata anche individuata la zona potenzialmente idonea ad ospitare il sito: si tratta di circa 30 ettari tra l’area industriale di Quarto d’Asti e il fiume Tanaro.
Il progetto prevede un mix di impianti fotovoltaici, idroelettrici e per biomasse, che permeerebbero di ottenere fino a 45 milioni di kWh per produrre, tramite elettrolisi, oltre 500 tonn di idrogeno verde da utilizzare per la mobilità sostenibile. Si pensa soprattutto a bus, autolinee e treni sulla tratta Alba-Asti-Casale Monferrato. L’idrogeno verde contribuirebbe anche alla decarbonizzazione del settore industriale. In prossimità dell’area individuata sussistono, infatti, aziende energivore che potrebbero giovarsi dell’impianto.
Resta aperto il nodo delle risorse economiche. La Provincia di Asti confida nel supporto della Regione. Si punta, in particolare, ad una partnership tra settore pubblico e privato, sulla linea di quanto auspicato nel protocollo d’intesa siglato tra Provincia, Unione Industriale di Asti, Confindustria Piemonte e Veneto.
Il progetto Hydrogen Community, quindi, permetterebbe di diminuire il ricorso ai combustibili fossili nel trasporto, riducendo al contempo traffico, incidenti e inquinamento.
In questo ambito, Asti potrebbe essere tra le prime realtà in Italia ad attivare una linea alimentata a idrogeno, riattivando la tratta Alba-Asti-Casale. Infatti, le linee ferroviarie esistenti Alba-Asti e Asti-Casale Monferrato non sono elettrificate e possono essere utilizzate esclusivamente da motrici a gasolio. L’elettrificazione delle linee è particolarmente complessa vista la limitata altezza delle gallerie presenti che rende difficoltosa l’installazione della linea aerea di contatto. Allo stesso tempo i treni diesel sono attualmente scarsamente reperibili e altamente inquinanti. Per queste motivazioni è nata l’esigenza di elaborare un Piano di Mobilità Sostenibile basato sull’utilizzo di treni a idrogeno.
Il progetto prevede una prima fase di studio per la realizzazione di un elettrolizzatore in grado di produrre idrogeno sufficiente a garantire sedici corse al giorno sulla tratta Alba-Asti nonché di alimentare una serie di mezzi di trasporto su gomma tramite la creazione di una stazione di rifornimento. Per valutare il possibile bacino di utenza c’era la necessità di approfondire le modalità di spostamento dell’utenza che abita lungo quelle linee, esaminando quali mezzi usassero e quale fosse l’interesse a utilizzare un treno in alternativa all’auto privata. Su queste premesse la Provincia di Asti ha creato un apposito questionario rivolto a tutti (cittadini, professionisti, associazioni, ecc.), per raccogliere le informazioni sulle esigenze di lavoratori, aziende e cittadini del territorio, al fine di dimensionare il progetto. Il questionario era disponibile fino al 31 gennaio 2024.
Concludendo, con il progetto dell’Hydrogen Community la Provincia di Asti prende in carico, quindi, una nuova visione di mobilità basata su sostenibilità ed efficienza risolvendo al contempo, con il riutilizzo degli edifici dismessi, il problema del consumo di suolo.
Chiara Busto