Le insidie di una “telefonata”

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Non si può non parlare di ambiente senza al giorno d’oggi parlare di inquinamento. Ma non di quello noto, dell’aria o dell’acqua ma di uno molto moderno e figlio del nostro nuovissimo stile di vita molto tecnologico.

I campi elettromagnetici hanno assunto un’importanza crescente legata allo sviluppo dei sistemi di telecomunicazione diffusi capillarmente sul territorio.

Anche l’intensificazione della rete di trasmissione elettrica nonché la diffusa urbanizzazione, hanno contribuito a destare interesse circa i possibili effetti sulla salute derivanti dalla permanenza prolungata in prossimità di queste fonti di emissioni di onde elettromagnetiche.

L’inquinamento elettromagnetico o elettrosmog ha un grande impatto sulla salute umana e ambientale di cui occorre tenerne conto anche nella nostra vita quotidiana; ma su questo punto ci torniamo dopo.

Cos’è l’inquinamento elettromagnetico?

Per inquinamento elettromagnetico si intende la generazione di campi elettromagnetici prodotti dall’uomo e non derivanti dal fondo naturale terrestre.

Questo fenomeno si è notato a partire dai primi decenni dello scorso secolo, ad esempio con lo sviluppo della rete elettrica oppure degli impianti per le trasmissioni televisive, radiofoniche e per le comunicazioni cellulari.

Quali sono le cause?

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Il fenomeno dell’elettrosmog è legato a cause molteplici e, soprattutto, a diverse sorgenti di campi elettrici ed elettromagnetici come:

  • elettrodotti per il trasporto di energia elettrica,
  • segnali radiotelevisivi,
  • impianti per la telefonia mobile,
  • apparecchi biomedicali,
  • impianti per la lavorazione industriale,
  • elettrodomestici e dispositivi che necessitano di corrente elettrica.
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Situazione in Italia

L’Italia adotta limiti di esposizione rigidi, come principio di precauzione ed è il paese europeo con i limiti più bassi rendendo molto costoso investire nel 5G; o meglio adottava …

….il Parlamento italiano ha recentemente detto sì all’aumento della soglia che nel nostro Paese fissa il limite massimo per le emissioni elettromagnetiche provenienti dalle antenne mobili: si passa da 6 V/m a 15 V/m.

Un limite, quello dei 15 V/m che ha generato non poche polemiche. A partire dalle associazioni ambientaliste italiane che da mesi lo ritengono “una scelta pericolosa e insensata. 

Non esiste infatti nessun motivo per innalzare il valore per i campi elettromagnetici generati dalle alte frequenze se non quello economico da parte dei gestori delle telecomunicazioni che intendono, dopo aver acquistato le licenze per il 5G, risparmiare sui costi delle infrastrutture”: gira rigira è comunque una questione economica

Legambiente evidenzia che “una soglia assunta senza alcun fondamento scientifico ma solo per agevolare imprenditori poco lungimiranti che rifiutano di investire e adeguare gli impianti”.  E inizia ora il dibattito locale, comune per comune per dare seguito o cercare di impedire localmente l’inquinamento.

In Italia diversi sindaci si stanno muovendo vietando di fatto questo l’innalzamento e anche a Milano di sta discutendo dell’opportunità o meno di innalzare il limite.

Quali conseguenze?

L’esposizione prolungata alle radiazioni elettromagnetiche ha suscitato preoccupazioni riguardo ai potenziali effetti sulla salute umana. Sebbene la ricerca sia ancora in corso per determinare gli effetti a lungo termine, alcuni studi preliminari suggeriscono possibili correlazioni tra l’esposizione elettromagnetica e sintomi che di seguito elenchiamo

E non è finita qui: genererebbe conseguenze negative anche sull’apprendimento degli animali.

Ecco perché diventa necessario, in qualche modo, tutelarsi e prendere coscienza delle problematiche che questo fenomeno causa al benessere fisico e mentale.

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Alcuni effetti causati dalle radiazioni elettromagnetiche possono essere:

  • disturbi del sonno
  • diminuzione delle difese immunitarie
  • ansia, stress, mal di testa
  • danni alla ghiandola pineale
  • spossatezza, crampi notturni, dolori muscolari
  • depressione
  • disfunzioni ormonali
  • tumori

Come proteggersi dall’Inquinamento Elettromagnetico?

Per migliorare la nostra qualità della vita occorre prendere in considerazione alcuni accorgimenti.

Cellulari

Non trasportiamo il telefonino in tasca e quando parliamo al telefono utilizziamo gli auricolari. Colleghiamo il Wi-Fi e il Bluetooth solo quando è davvero necessario. Assicuriamoci che i bambini non utilizzino il cellulare, dato che sono tra i soggetti più esposti ai potenziali effetti negativi delle onde elettromagnetiche.

Quanti di voi seguono questi suggerimenti? Quanti li seguiranno da domani?

Elettrodomestici

Il forno, il forno a microonde, il bollitore, i fornelli a induzione e altri elettrodomestici non dovrebbero trovarsi vicino alla parete che dal lato opposto si trova vicino alla testiera del letto; la radiosveglia deve stare il più lontano possibile dalla testiera del letto.
Meglio non utilizzare come sveglia il cellulare e non lasciarlo acceso sul comodino durante la notte.

Antenne e cavi

Prima di acquistare una nuova casa fate attenzione che non si trovi davvero molto vicino ad antenne, ripetitori per le telecomunicazioni, torrette delle linee elettriche o altre grandi fonti di campi elettromagnetici. E se abitate sotto o molto vicino ad uno di questi….. beh decidete voi!

Ventilazione e materiali

Cercate di migliorare l’ambiente in cui vivete ricordando di aerare spesso le stanze e occupandovi della scelta di materiali il più possibile naturali. Umidificatori e ionizzatori, in particolare, possono contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente.

Wi-Fi

Cercate di limitare l’esposizione alle reti Wi-Fi almeno in casa vostra.
In particolare, spegnete sempre i computer, i modem e i cellulari quando non li utilizzate anche durante la notte.
Se potete, utilizzate un cavo LAN per il collegamento ad Internet in sostituzione del Wi-Fi.
La prima regola resta sempre quella di spegnere e di scollegare dalla rete elettrica qualsiasi apparecchio elettronico quando non è in uso.

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