Un viaggio tra suoni, paesaggi e visioni: la musica del primo weekend di NovaraJazz Festival si espande tra architettura e natura

Si è appena concluso con grande successo il primo intenso weekend della XXII edizione di
NovaraJazz Festival, tra i paesaggi architettonici e sonori, incontri sorprendenti e un pubblico attento
e partecipe. Dal 30 maggio al 1° giugno, il Festival ha animato il territorio novarese con un
programma che ha intrecciato musica, cultura, natura e scoperta dei luoghi, secondo una visione che
da oltre vent’anni unisce tradizione e avanguardia.
L’anteprima di venerdì 30 maggio ha aperto il weekend con un focus sul jazz dei Paesi Bassi, tema
centrale dell’edizione 2025: nella sala che accoglie l’opera Sinfonia del Mare che da anni è simbolo e
compagna del Festival presso la Galleria Giannoni, il giornalista e critico musicale Marcello Lorrai ha
guidato il pubblico in un viaggio tra sperimentazioni, connessioni e armonie della scena olandese. La
serata si è conclusa nello spazio nòva con la consueta jam session a cura di Scuola di Musica Dedalo,
dopo l’esibizione del Dedalo Quartet, in un’atmosfera carica di energia creativa.
Il cuore del festival ha pulsato sabato 31 maggio con un itinerario che ha attraversato borghi, chiese
e dimore storiche: dall’intensità solitaria del violino di George Dumitriu nell’ex Chiesa di San Pietro a
Carpignano Sesia, al raffinato intreccio tra sassofono, chitarra e batteria del trio
Doronzo/Moor/Remigi con il progetto Futuro Ancestrale nella suggestiva Casa Antonelli di
Maggiora, il pubblico ha potuto vivere esperienze sonore profondamente immersive. La giornata si è
conclusa a Oleggio, nel verde del Parco Beldì presso il Soul Bar, con il live dei Raw Fish e il loro
avant-jazz elettroacustico sospeso tra indie ed elettronica.
Domenica 1° giugno, la biciclettata “Tappa Jazz!”, in collaborazione con FIAB, ha unito musica e
sostenibilità: partiti da Piazza Duomo a Novara, i partecipanti hanno pedalato fino a Villa Picchetta di
Cameri, dove li attendeva il duo SIMONI:TEOLIS, per un set di grande delicatezza tra sax contralto e
tromba. A chiudere il weekend, il progetto “Pietre” del contrabbassista Alessandro Fongaro nel
Castello di Cavagliano, ha regalato al pubblico un tramonto carico di poesia e profondità.
Accanto al programma concertistico, non sono mancati gli appuntamenti per i più piccoli con Jazz
Kids, che ha proposto laboratori musicali dedicati, e il format Taste of Jazz, che ha accompagnato i
concerti con eccellenze enogastronomiche del territorio.
Un primo fine settimana che ha confermato ancora una volta la forza visionaria di NovaraJazz: un
festival capace di fare rete con il territorio, di raccontare storie attraverso la musica, di accogliere e
far dialogare pubblici diversi.
Il viaggio continua: dal 5 all’8 giugno la musica si riverserà nel centro storico di Novara, per il
secondo attesissimo weekend del Festival.

Biglietti su Dice.it: https://link.dice.fm/gaf5317f99ae

Foto Credit [ph. Emanuele Meschini]

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