Lo scorso sabato 17 Settembre sono state aperte ai visitatori le porte di Casa Bossi, edificio novarese considerato tra i più bei palazzi neoclassici d’Italia.
L’occasione è stata quella di una visita guidata, voluta dal Comitato d’Amore per Casa Bossi (associazione che da anni si occupa della conservazione e valorizzazione del luogo) e curata dell’architetto Pierluigi Benato, che tra aneddoti, ricostruzioni storiche e racconti appassionati ha accompagnato un nutrito gruppo di partecipanti per quasi due ora tra le stanze della Casa. L’opportunità si è rivelata imperdibile anche perché, come è stato spiegato, si è trattato di una delle ultime possibilità per scoprire Casa Bossi, prima che il Comune di Novara la ceda ad un fondo costituito dall’unione di sette istituti bancari che ne hanno garantito la ristrutturazione nel corso dei prossimi anni.
I presenti hanno potuto compiere un percorso partendo dall’ormai lontano 1857, anno in cui il progetto per la costruzione venne affidato all’architetto Alessandro Antonelli, già realizzatore della Cupola di Novara e dell’ancor più famosa Mole torinese. L’immaginario viaggio storico si è snodato lungo i secoli fino ad oggi, passando tra i racconti dei diversi proprietari che si sono succeduti e degli anni in cui Casa Bossi è stata un fiorente centro di incontro tra artisti e un luogo di intensa vita culturale, anche grazie ai suoi “inquilini” (si ricordano architetti, esponenti del futurismo pittorico e letterario, ma anche, più di recente , scrittori di grande fama come Sebastiano Vassalli).
Dopo la seconda metà del ‘900 il palazzo ha purtroppo subito un evidente declino, visibile tra le stanze ormai spoglie. Bisogna però riconoscere il merito del Comitato d’Amore per Casa Bossi, i cui membri (per lo più volontari, come l’architetto Benato ha tenuto a sottolineare) da più di un decennio si impegnano a collaborare con il Comune di Novara per far sì che Casa Bossi possa tornare ad essere per la città un centro culturale vivo e attivo. Proprio sabato 17, alcune stanze del palazzo sono state a questo proposito affidate ad artisti locali, che nel corso della giornata hanno potuto esporre e presentare le proprie opere, spaziando tra quadri, libri e fumetti.
Ma Casa Bossi, e in particolare il suo cortile esterno, è anche diventata palcoscenico per rappresentazioni teatrali: il prossimo evento ospitato sarà lo spettacolo Romeo e Giulietta-Opera Ibrida, in programma per venerdì 30 settembre alle 21. La rivisitazione in chiave moderna del dramma shakespeariano sarà messa in scena dalla compagnia Cabiria Teatro, già conosciuta sulle scene teatrali novaresi.
La più interessante innovazione sarà la possibilità di seguire parte delle scene dal proprio smartphone, recitate e trasmesse in diretta dalla Cupola di San Gaudenzio. Lo spettacolo è inserito nel cartellone di NU Festival, manifestazione culturale che unisce musica, danza, letteratura e arti visive, a cui anche Casa Bossi farà da cornice e palcoscenico.