Dal 5 al 7 giugno 2025, Milano ha ospitato la quarta edizione del Green&Blue Festival al Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di via Olona 4, un hub per scienziati, attivisti, policy‑maker e innovatori, riuniti attorno al concept guida: “ripartire da zero” per costruire un futuro sostenibile, basato su dati certi e approcci scientifici

Numeri come bussola

La manifestazione ha puntato da subito su un linguaggio numerico: numeri come strumenti per comprendere lo stato di salute del Pianeta e definire obiettivi concreti — per esempio, il tetto di +2 °C previsto dagli Accordi di Parigi, o il target di zero emissioni nette entro il 2050. All’interno del festival si sono articolati panel, workshop, think tank, exhibit e spettacoli dal vivo, tutti incentrati sull’analisi quantitativa del cambiamento climatico.

Ospiti italiani e internazionali

Più di cento relatori hanno portato contributi di rilievo:

  • Timothy Palmer (fisico matematico, Oxford), su modelli previsionali.
  • Anna Rosling Rönnlund (co‑autrice di Factfulness).
  • Elizabeth Kolbert, giornalista premio Pulitzer per La sesta estinzione.
  • Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
  • Maria Chiara Carrozza, bioingegnera e docente Bicocca, e Mark Thomson dal CERN.
  • Carlo Ratti, dal MIT, e Giulio Boccaletti, Centro Euro‑Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

E ancora: Jessica McKenzie (Bulletin of the Atomic Scientists), Carlo Buontempo (Copernicus Climate Change Service), Bertrand Piccard, Alex Bellini, oltre a figure istituzionali come Maria Siclari (direttore generale ISPRA) e Piero Genovesi su fauna selvatica

Tecnologie e strategie per la sostenibilità

Durante il talk del 5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente, Maria Siclari ha illustrato i progressi di ISPRA nel Progetto PNRR MER: uso integrato di sensori LIDAR, sonar e radar di bordata per monitorare coste, moto ondoso e microplastiche via Unità Mobile da Ricerca (UMRO). È stato chiaro il messaggio: dati robusti – rilevati con tecnologie avanzate – sono fondamentali per guidare investimenti, decisioni politiche e la transizione energetica.

Immersività e engagement

Il festival non si è limitato ai talk: teatro, musica e arte hanno supportato la divulgazione scientifica. Si sono esibiti Mario Tozzi, Stefano Liberti, il comico Fill Pill, con DJ‑set di Matmos e Laurel Halo. Non sono mancati workshop interattivi a cura di WWF, Legambiente e LifeGate e exhibit di startup e innovatori. Molto apprezzata anche la mostra interattiva Tekja.

Focus su biodiversità

Anche la biodiversità ha avuto uno spazio centrale. Il 7 giugno si è tenuto il talk “Attenti al lupo”, con Piero Genovesi di ISPRA, dedicato alla gestione del grande predatore e al rapporto tra fauna selvatica e comunità, parte di un più ampio filone di dibattiti su foreste e specie ‘inaspettate’ .

Bilancio in chiusura

Il Green&Blue Festival 2025 ha riconfermato la sua capacità di fare rete tra scienza, istituzioni e cittadinanza, puntando su una narrazione chiara: solo partendo dai numeri, dalla conoscenza solida e dagli strumenti tecnologici, è possibile “ripartire da zero” per tracciare una rotta di cambiamento efficace. Un’esperienza immersiva e multidisciplinare, dove spettacolo e rigore scientifico hanno dialogato per rendere il cambiamento climatico un tema comprensibile, urgente e – soprattutto – affrontabile.

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