RITORNANO LE  FESTE  PATRONALI DI TRECATE 2024 SANTI CASSIANO E CLEMENTE IL 15 E 16 SETTEMBRE

Come avviene ormai da qualche  anno  la terza domenica di settembre  ed il  lunedì successivo  quindi  il prossimo  15 e  16 settembre p.v., si terranno a Trecate i festeggiamenti per i Santi Patroni  2024. A corollario , da venerdi’ 7  a domenica 22 settembre p.v. si susseguiranno manifestazioni, eventi religiosi, civili e ricreativi a cui i trecatesi potranno partecipare.

Curiosando tra pubblicazioni dedicate al nostro territorio ed ai Santi Cassiano e Clemente in particolare,  riscopriamo che  S. Cassiano è stato un martire che  predicava il cristianesimo e lo  insegnava ai giovani, caduto sotto Giuliano l’apostata nel secolo IV ( o secondo alcuni sotto Valeriano del secolo precedente)  trafitto dai suoi stessi alunni  con  piccoli  stili utilizzati per la scrittura sulle tavolette di cera, crudelmente aizzati dai suoi detrattori pagani.

L’intitolazione  a S. Cassiano  di un piccolo edificio pagano preesistente, sembra suggerito dall’attualità del santo e dalla crudeltà del martirio che aveva commosso e resa popolare la sua venerazione tra i primi cristiani.   Questo piccolo tempio è stato quindi anche il primo luogo di culto cristiano a Trecate.

All’origine del cristianesimo a  “ Terchade “vi erano 3 chiese S. Cassiano, S. Michele e S. Ambrogio   rispettivamente a est, a nord e a ovest e ciò a dimostrazione che vi erano tre nuclei distinti di abitanti che in seguito, nel XII secolo  per motivi di difesa da incursioni si avvicinarono al più centrale  “castello”.

 Pertanto  le parrocchie autonome di S. Cassiano e San Michele si riuniscono nella chiesa, di più tarda costruzione, di Maria Assunta e  la reliquia di San Cassiano  definitivamente posta nella stessa chiesa  nell’altare già dei santi  Giovanni Battista ed Evangelista così come oggi collocato.

L’originario tempietto tra momenti di abbandono e momenti di utilizzo, anche quale riparo per gli appestati, demolito  nel 1619  , ricotruito con criteri architettonici diversi è arrivato sino a noi con la risistemazione del 1987 voluta dall’Arciprete Don Gilio Masseroni.

Il corpo ed il sangue di S. Clemente Martire, donato alla comunità trecatese nel 1758, è giunto a Trecate da Roma per merito del Marchese  Antonio Giorgio Clerici Signore di Trecate,  erede del titolo e di possedimenti di una nobile e facoltosa famiglia milanese.

Il Marchese era stato nominato Ambasciatore di Francesco I  e della moglie l’Imperatrice d’Austria, al conclave che nel 1758 doveva eleggere il Papa Clemente XIII . Il fine dell’imperatrice era di ottenere per lei, dal neo eletto Papa il titolo onorifico di regina apostolica e un sussidio utile a sostenere le gravose spese.

 Ad avvenuta nomina, quale ricompensa, il Marchese riportava da Roma le spoglie di due martiri, San Clemente così chiamato in onore all’eletto Pontefice e San Benedetto in onore del suo predecessore Benedetto XIV .

 Le spoglie dei due martiri così denominati venivano donate rispettivamente a Trecate e a  Cuggiono, paesi ove  il Clerici risiedeva frequentemente per ritemprarsi dalla più tumultuosa Milano.

I due martiri erano stati levati dalle catacombe di San Calepodio per volontà del Papa a dimostrazione deferenza sia all’ambasciatore che alla sovrana che aveva rappresentato.

I sacri resti di San Clemente vengono portate nella chiesa Parrocchiale e poste in una piccola urna di marmo che ancora è posta sotto l’altare dello scurolo. Successivamente venne eseguita una nuova cassa eseguita da Francesco Gerosa e Angelo Gallo da Milano su disegno del Peracino  e posta nello scurolo oggetto di interventi terminati nel 1769.

Nel 1792 l’arciprete decise di glorificare il santo in forma solenne stabilendo le successive feste patronali prima a ottobre poi in settembre e definitivamente fissate all’ultima domenica di agosto, giorno in cui già si festeggiava il primo patrono S.Cassiano.

L’altare già di S.Giovanni Battista ed Evangelista   accoglie definitivamente la reliquia di San Cassiano  e dietro l’urna di San Clemente , posta sul retro , visibile da una grata.

Nel 1952 è avvenuta l’unificazione della festa patronale di San Cassiano e Clemente , in tempi più recenti e non senza polemiche, spostate alla terza domenica di settembre.

Giovanni Garzoli, nel suo libro così’ descrive le feste patronali:

“…Don Gregorio Gambino, (il coro don Gregorio Gambino 1908/1952) che in religione aveva assunto il nome di Clemente, riservava all’omonimo patrono un grande impegno. La messa solenne di S. Clemente assurgeva a spettacolo di suggestione mistica ed artistica. I trecatesi che da fuori, rientravano dal paese natale per l’annuale incontro, gremivano con i residenti, la chiesa parrocchiale , esaltandosi al canto poderoso della corale  che, sostenuta  dall’antico organo, scendeva dalla cantoria.

 Commenti venivano scambiati nel bel sole estivo, sotto lo scampanio festoso, tornando a casa dove attendeva il piatto tradizionale, cioè l’anitra con il ripieno, il pennuto forzato nelle ultime settimane a deglutire continue granaglie dalle implacabili massaie.

Da:” Trecate che canta”  , “ Trecate, storia delle chiese” di G. Garzoli, “il Bollettino Trecatese”

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