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Lo sapevate? Lo immaginavate?

Facciamo un test, andate a questo link Home – GREEN WEB METER – Quanta C02 produce il tuo sito web? e misurate quanta CO2 produce il vostro sito preferito! Oppure provate: Home – Green Web Foundation

Viviamo in un’epoca che associa la parola sostenibilità a Internet e ai supporti digitali, ma erroneamente.
Infatti anche il web, i social media hanno un impatto sull’ambiente: sì, usare Internet contribuisce al cambiamento climatico

Durante la pandemia da Covid-19, la digitalizzazione e l’uso del web hanno subito una violenta accelerazione. 
Ok, ma qual è l’impatto ambientale del web e della tecnologia che utilizziamo? L’utilizzo sempre più intensivo delle infrastrutture digitali e delle connessioni fa aumentare l’inquinamento? Sembra proprio di sì

Inquinamento digitale: che cos’è e qual è la situazione attuale?

Per alimentare le infrastrutture che permettono l’utilizzo di internet è necessaria una grande quantità di energia. Contribuiamo quindi all’incremento dell’inquinamento digitale quando inviamo una mail, un SMS o, ancor di più, quando utilizziamo piattaforme di streaming, gaming e social network.
Nel 2021, la Commissione Europea ha firmato il piano d’azione sostenibile per “azzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo” per raggiungere uno degli obiettivi nella lista del Green Deal Europeo da raggiungere entro il 2050.

La digitalizzazione è protagonista di questo piano d’azione perché rappresenta un mezzo efficace per contrastare l’inquinamento che siamo abituati a conoscere, come le emissioni emanate da auto e moto, una cattiva gestione di energia ed acqua, e molto altro. Inoltre, 5G e fibra ottica sono tecnologie necessarie per raggiungere l’obiettivo di completa digitalizzazione.

Ma quanto inquina Internet?

Secondo l’Osservatorio Karma Metrix, i data server  costituiscono l’1% della richiesta globale di energia elettrica e un singolo server può generare in media da 1 a 5 tonnellate di CO2 all’anno.

Il digitale contribuisce a circa il 3,7% delle emissioni mondiali di anidride carbonica, mentre, ad esempio, il traffico aereo rappresenta il 2%.

ambienteambienti.com

Una mail da un solo megabyte durante il suo ciclo di vita emette circa 20 grammi di CO2. Se facciamo un calcolo conservativo da 20 mail al giorno, in un anno produciamo le stesse emissioni di un’auto che si sposta da Bolzano a Bari. Un impatto ambientale consistente.

Anche i social media contribuiscono notevolmente: se un utente dedica cinque minuti al giorno a 10 piattaforme di social media, ciò comporterebbe un’annualità di 20 kg di emissioni di CO2. Inoltre, ogni piattaforma sociale ha le sue proprie emissioni: ad esempio, Instagram produce 1,05 kg di CO2 al minuto, mentre TikTok raggiunge i 2,3 kg al minuto. Non solo l’elettricità, ma anche le modalità inefficienti di realizzazione dei siti web contribuiscono all’incidenza ambientale.

Alcuni esempio:

  • Tik Tok 2.63 gCO2eq al minuto
  • Instagram 1.05 gCO2eq al minuto
  • Facebook 0.79 gCO2eq al minuto
  • LinkedIn 0.71 gCO2eq al minuto
  • Twitter 0.60 gCO2eq al minuto

I DATA CENTER

Il Web funziona grazie al lavoro dei server e i server sfruttano energia elettrica, rispondendo ogni giorno a milioni di interazioni fatte da utenti, con un impatto elevatissimo in termini di sfruttamento energetico e rilasciando alti volumi di CO2.

Per capire meglio di cosa stiamo parlando proviamo a fare un esempio pratico.

Tenere acceso un device sette giorni su sette non significa soltanto un costo in bolletta, ma anche una grossa fonte di energia in funzione, infatti ci accorgiamo del consumo dei nostri computer molto spesso da quanto si scaldano durante l’uso.

www.piano-d.it

Immaginiamo ora un intero capannone di server accesi costantemente, stoccati in file e vicini gli uni agli altri: si capisce facilmente quanta energia possano consumare e come il loro surriscaldamento sia un pericolo. Per evitare grossi danni dovuti al calore i data center devono essere dotati di unità di raffreddamento, sistemi che a loro volta consumano energia elettrica.

L’utilizzo sistematico e quotidiano di un tale capitale finisce inevitabilmente per avere un impatto enorme sui consumi e sull’ambiente.

Una “nazione” che inquina moltissimo

Il Sole 24 Ore fa presente che il web, se fosse un Paese, sarebbe nella top 10 tra i Paesi più inquinanti della Terra. Il significato di questa affermazione risiede nella quantità di energia elettrica utilizzata per far funzionare gli apparecchi tecnologici e quindi, al rilascio di CO2 nell’aria.
L’impatto ambientale del settore tecnologico è quindi considerato negativo e poco sostenibile.

ambienteambienti.com

Minor traffico di dati, maggior sollievo per il Pianeta

“Le norme di sostenibilità in materia di sviluppo di programmi informatici e applicazioni mobili,- ribadisce il CESE, sempre all’interno dello stesso documento pubblicato l’11 dicembre 2020 dalla Gazzetta Ufficiale- devono incentivare gli sviluppatori a progettare software che, in fase di esecuzione, comportino un traffico di dati e un utilizzo dell’hardware quanto più bassi possibili”
Quindi anche un minor traffico di dati potrebbe ridurre l’impatto ambientale del web.

La Green WEB Foundation

La Green Web Foundation è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro che tiene traccia di quanta parte di Internet funziona con energia verde. Aiuta a gestire l’impatto ambientale dei prodotti digitali e ad applicare le migliori pratiche in materia di sostenibilità digitale.

Ma non è l’unica. Oramai sono molte le realtà che offrono questa attenzione ma anche questi servizi. Sì perchè anche su questo aspetto si sta creando un vero e proprio business. Ad esempio: Home – Green Web

Anche sul web quindi occorre fare attenzione all’ambiente, se non ci avevi ancora pensato, ora lo sai!!
Supporta un Internet più sostenibile.!

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