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  • Ultima modifica dell'articolo:18/04/2025
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A.c ChievoVerona 4 – A.c.Magenta 0

Sotto il Diluvio di Sona a Verona, il Magenta alza bandiera bianca, viene travolto dall’ondata clivense che per 4 volte buca la porta gialloblù.

In questa 36° giornata il Magenta torna ad affrontare il ChievoVerona dopo la vittoria del Plodari dell’andata, le prospettive per questa partita sono decisamente diverse, Il Chievo ha veramente poco da chiedere a questo campionato anzi sembra che il focus sia posto a livello dirigenziale più che sul campo con il nuovo presidente Pietro Leterza con Sergio Pellisier che ricoprirà il ruolo di presidente onorario. Il Magenta dopo la trasferta di Breno ha un altro matchpoint importante per consolidare il posto ai play out, una partita fondamentale e quale migliore avversaria se non Il ChievoVerona parte di storia del calcio italiano. Magenta e Chievo che dovranno difendersi anche da due nemici di questa partita vento e pioggia.

Nonostante la cornice ventosa e acquatica di Sona, il primo tempo è davvero godibile, la prima occasione è per i padroni di casa con Paulinho che vuole sorprendere Salvato direttamente da corner trovando la risposta del numero 1 gialloblù, Il Chievo spinge sopratutto sulla corsia sinistra scambiano De Cerchio e Ruffatto proprio il 19 che va al tiro abilmente parato da Salvato sulla respinta ci prova Dall’ara da fuori senza inquadrare la porta, Il Magenta risponde subito con Toldo che senza pensarci sferra il mancino a giro volo plastico di Pavoni che mette in angolo, attaccano ancora i veneti con Trilla che prova la soluzione a giro non trovando la porta, Il Magenta ha l’opportunità con Valmori che tira fuori al 20′ da ottima posizione, sotto il nubifragio risponde il Chievo con De Cerchio che davanti a Salvato spreca da buona posizione. La chance più ghiotta e per gli ospiti arriva su angolo sulla combinazione Raso – La Vigna scaturisce il cross che trova la volee di Martinez che spacca il Palo con Pavoni impietrito a guardare primo tempo a reti bianche e pozzanghere nere.

Inizia il secondo tempo dall’ Acqufan di Sona con il campo del tutto sommerso dall’acqua e la partita diventa una crociata marratima all’ultimo schizzo, e i clivensi la sfruttano subito con un pallone in area che il Magenta non riesce a spazzare per via del vento dell’acqua e della determinazione dei giocatori di casa, la palla sprizza nella zona di Prandini che da fuori trova una traiettoria strana ma vincente che si infila all’angolino e vale il vantaggio dei veronesi, Il Magenta traballa e il Chievo ne approfitta su angolo cross in mezzo e la deviazione di testa di Squittieri beffa Salvato e nel giro di 5 min il Magenta si trova sotto 2 a 0, ancora Chievo con Brighenti che manca di poco il tris, il Magenta sotto il diluvio prova a innescare una reazione, ma i veneti sembrano feriti nell’orgoglio forse la sconfitta dell’andata da vendicare forse l’adrenalina del nuovo presidente, forse perché gli abbiamo copiato i colori non lo so e affondano il terzo gol con De Cerchio, non passano neanche 2 minuti e sul nulla totale della difesa gialloblù un deragliante De Cerchio pesca in rea Odinelli che al volo si coordina e batte Salvato confezionando il 4 a 0 clivense, Nel finale Pavoni si supera anche su Grimaldi, è tutto perfetto per un ChievoVerona che affonda il Magenta in casa vendicando l’andata.

Non è mai facile parlare dopo queste partite specialmente se avvengono quando meno te l’aspetti, perchè per il prestigio della partita e l’importanza mi aspettavo un’altro 0-0 noioso e non di prendere 4 gol anche per come si è messo il primo tempo invece non digerirò l’uovo quest’anno a differenza del panettone dell’anno scorso (tendo sempre a precisare ultima vittoria interna) sicuramente non mi aspettavo un Chievo così che non è stato proprio il Breno di due settimane fa. Il ruolo di protagonista questa partita è spettato al meteo che per dire un eufemismo non ci ha aiutato molto, prima vento, poi pioggia, poi tutti e due insieme, poi asciutto ma campo bagnato e pieno di pozzanghere, come detto da alcuni colleghi veronesi, una condizione dove la palla rasoterra si ferma, la palla alta va dove vuole lei anche provare a decifrare un corrente di gioco risulta impossibile. Partite come queste quest’anno non le avevamo ancora affrontate paghiamo ancora l’inesperienza, infatti il campo è diventato impraticabile nella seconda frazione quella che ha rappresentato il nostro annegamento sportiva, dove voglio arrivare dico che ormai i punti rimasti sono 6 tutte le squadre ora come ora giocheranno alla morte e con i mezzi che hanno e non sono permessi scivoloni ora che il percorso sulla caccia al tesoro è tracciato arrivare al forziere è necessario per scoprire cosa c’è dentro non arrivarci significa abdicare,

Gli ultimi sono i primi e l’ultima sarà la prima parlo della vittoria in casa quest’anno perchè il Magenta chiuderà il conto casalingo Domenica 27 Aprile al Plodari contro il Sant Angelo.

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