Di risaie, pedalate e logistica – di Carlo Bermani

Carlo Bermani: novarese doc, vivo nei dintorni di Torino da qualche anno. Professionalmente mi occupo di Digital Marketing & Comunicazione. Per passione seguo numerosi sport tra cui il ciclismo, la pallacanestro e il calcio, praticati negli anni a livello amatoriale. Scrivo di bici su BicicLetter: https://bicicletter.substack.com

Di risaie, pedalate e logistica

Di ritorno dalle vacanze agostane mi è capitato di rifare un giro che non pedalavo da tempo, un percorso molto semplice nei dintorni di Novara adatto anche a chi è alle prime armi in termini di bici. Il giro prevede infatti pochi chilometri, circa una quindicina tra andata e ritorno… pochi, alcuni diranno pochissimi, ma comunque buoni per apprezzare il nostro amato mare a quadretti e pure una piccola perla d’arte, l’Oratorio della Madonna del Latte.

Questa piccola chiesetta, che sorge in mezzo alle risaie nei pressi di Gionzana, frazione ad ovest di Novara, risale al XIV secolo e presenta al suo interno affreschi di notevole pregio; questi sono ascrivibili a due importanti esponenti della pittura novarese dell’epoca: Tommaso Cagnoli e Daniele De Bosis.


Come dicevamo poco sopra, la pedalata richiesta per raggiungere questa piccola oasi di pace e tranquillità (apprezzerete il piccolo giardino con panche, ombreggiate da piante e siepi, su cui leggere un buon libro o, perchè no, un quotidiano) non richiede grande allenamento o preparazione, anzi!


Il tragitto che vi consiglio esce da Novara attraverso Corso Vercelli e prosegue per la strada verso Casalgiate (via del Castello), si svolta poi in via Gionzana e, una volta entrati nella frazione, ci sarà via alla Madonna del Latte a condurvi alla meta. Il ritorno, volendo, può essere fatto per un’altra strada: si supera Gionzana e si prosegue verso San Pietro Mosezzo, si svolta a destra (con più attenzione rispetto all’andata) lungo la SP11 e si prosegue dritto, direzione cupola di San Gaudenzio!

A questo punto il racconto si fa un po’ meno bucolico (forse già dal titolo qualcuno avrà intuito il perchè): lungo il tragitto, tra una risaia e l’altra, si intravedono grossi cantieri con mezzi all’opera… spianate di terra (non ho scattato foto, lascio a voi andare a vedere) che lasceranno presto il posto a magazzini per la distribuzione.

Lungi da me criticare lo sviluppo del settore logistico nel territorio novarese (non me ne intendo visto che non è il mio settore) che ha portato grandi investimenti e aziende leader… certo che assistere alla sostituzione risaie-capannoni qualche domanda te la lascia.

Riprendiamo a pedalare, alla prossima 

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