Spesso, si inizia a scrivere per un dolore provato. Il mio caso non fa eccezione in questo.
La scrittura mi ha dato sollievo, e tanto, e mi ha accompagnato, se pur con lunghissime pause, negli ultimi 7 anni.
Il mio libro è composto, pertanto, da riflessioni più “lontane” e alcune recentissime, in un viaggio personale ora anche condiviso.
Non ho incontrato nella mia vita solo spifferi (in riferimento alla mia frase preferita: “si muore anche di spifferi”), ma anche venti gelidi.
Tuttavia la scrittura ha aiutato a scaldarmi.
E la spinta decisiva nel raccogliere i miei scritti e pubblicarli è arrivata dalla volontà di fare un regalo a mio padre.
“Graffi e carezze” è un libro che cerca di addentrarsi nelle profondità dell’anima umana, articolando una serie di riflessioni su società, politica, amore e psiche attraverso una collezione di pensieri, storie e aforismi.
Ho tentato di far immergere il lettore nelle questioni sociali e politiche del nostro tempo, riflettendo sulla crescente disuguaglianza, l’ambiente e la perdita di valori umanistici nella società moderna e attraverso un esame critico, una presa di coscienza e a una responsabilità collettiva nei confronti delle sfide globali.
Il libro prende in esame inoltre la complessità dell’anima umana, toccando temi come l’isolamento e la ricerca di senso, che sono diventati sempre più pressanti nell’epoca contemporanea. Propongo una riflessione sul bisogno di autenticità e di connessione in un mondo dove prevalgono spesso l’indifferenza e il distacco emotivo.
Nel cuore del libro, il tema dell’amore si rivela in tutta la sua potenza trasformativa. L’amore è visto come una forza capace di superare barriere e di promuovere la guarigione interiore. Si esplorano le varie facce dell’amore: passionale, familiare, altruistico, mostrando come ogni forma di amore contribuisca a definire la nostra esistenza.
Infine, “Graffi e carezze” è anche un’opera sulla redenzione e sulla trasformazione personale. Condivido infatti il mio viaggio di crescita e di maturazione, augurandomi che questo possa portare anche solo un secondo di sollievo a chi, come me in passato, si trova oggi in un momento difficile.
Infine, un ringraziamento speciale al mio amico Marco; nessuno, se non lui, avrebbe potuto “entrare” in questo mio lavoro, in quanto entrato e rimasto nella mia vita recente come nessuno.