Mistero, storia e suspence sono gli ingredienti principali di questo giallo nebbioso che scava nelle profondità delle calli veneziane.
Marco Manente è un commissario di Polizia a Venezia. Veneziano di nascita, ama la sua città e la conosce forse meglio di quanto conosca sé stesso.
È inverno quando una nebbia densa e impenetrabile scende sulla serenissima. Nulla di strano, non di rado durante la stagione fredda la città è avvolta da questo clima. Qualcosa di insolito però accade: un bambino scompare. La squadra del commissario inizia le indagini durante le quali si verificano nuove sparizioni, tutte hanno una cosa in comune, sono avvenute quando la nebbia era densa ed impenetrabile.
Manente può contare su una squadra attenta nella quale spicca la tenacia del sovraintendete Gennaro Santamaria, di origine campana. Manente e Santamaria, diversi tra loro, formano una coppia autoironica e sagace, capace di divertire il lettore e condurlo nei meandri più sordidi del mistero.
Sarà proprio la passione di Gennaro per le sacre scritture e per le vite dei santi a giocare un ruolo fondamentale nella risoluzione del caso diventato un chiodo fisso per Manente.
Dalle pagine di questo romanzo emerge prepotente la grande cultura dell’autore, Paolo Forcellini, che conosce nel profondo la tradizione e i segreti di Venezia. Il mistero e la tristezza nostalgica tipica dei paesaggi veneziani accompagna il lettore alla scoperta della storia della città lagunare.
Se amate Venezia, la sua storia e le sue calli e calette Forcellini è l’autore che fa per voi! La laguna delle nebbie non è il primo romanzo da lui scritto e ambientato nella pittoresca e romantica città veneta: ricordiamo anche La tela del doge e Serenissima vendetta.
La laguna delle nebbie è stato da me acquistato durante un viaggio a Venezia e leggerlo mi ha dato modo di notare come la lettura di romanzi ambientati in città conosciute possa avere innumerevoli vantaggi e rendere la lettura ancora più immersiva.
Leggere di un luogo che si conosce diventa un’esperienza multisensoriale: Conoscere personalmente i luoghi dove sono ambientati i racconti permette di rievocare suoni, odori e immagini, ciò fa si che il lettore si senta ancora di più parte della storia, le sue emozioni si amplificano.
Una pratica che trovo davvero interessante è quella di acquistare un libro ogni volta che si visita una città, un paese o un parco naturale. In questo modo è possibile rivivere quei luoghi e, contemporaneamente, arricchire le proprie conoscenze, scoprendo magari dettagli e curiosità che altrimenti rimarrebbero inesplorati.