Prendiamo schiaffi da tutti senza capire nemmeno da dove arrivano.
L’hanno capito anche i sassi che per battere il Novara è sufficiente pressare per i primi dieci minuti per fare goal e a quel punto la partita è vinta.
La confusione regna sovrana anche sulla panchina azzurra, visto la cervellotica scelta della formazione iniziale. Come ci si possa affidare a Spalluto per una sfida decisiva è un mistero. Per il resto sembra che abbiamo in squadra tanti “Malaka” Martinez, egli giocò pochi minuti contro il Varese, quando retrocedemmo, ed in molti quest’anno stanno percorrendo ahinoi la sua strada. Ora non siamo più in allerta, per un allarme che potrebbe scattare, ma siamo in “allarme rosso playout”.
Il piano di emergenza non può più essere rimandato. A costo di un ritiro ad oltranza dobbiamo uscire dall’inferno in cui ci siamo cacciati. Uno stadio vuoto dove solo gli irriducibili vengono a soffrire è una sconfitta ancor più grande di tutto il resto.
Nessun alibi, accettiamo solo risposte sul campo, da chi ci ha portato nei bassifondi.