È l’ideatore dell’account social Non è più domenica, con il quale scrive di un calcio che non c’è più sia su Facebook sia su Instagram. Il suo primo libro è Ci alleniamo anche se piove?, pubblicato nel 2019.
Ciao Andrea, raccontaci qualcosa di te:
“certo nasco a Borgomanero nel 1995, poco dopo il lancio di Ebay e della prima Playstation in Europa. Vicino al 2000, ma ancora abbastanza lontano da esso per assaporare qualcosina di bello con occhi coscienti, tipo la finale di Manchester del 2003 e il mondiale del 2006. Incontro il pallone quasi subito, un po’ come la scrittura. E se il mio primo goal non fu un granchè, il mio primo scritto rimane ancora il più bello della mia ancor breve presenza sulla crosta terrestre: un tema di quattro pagine sulla pasta in bianco di mia mamma.
I miei primi dieci anni scolastici, in effetti, si concentrano in quel tema l’unica gioia, insieme ad una bocciatura in prima superiore, che mi ha fatto odiare il mondo e aprire gli occhi.
Così ho smesso di dormire sul banco e ha cominciato a studiare qualcosa, il giusto per diplomarmi come elettricista (Che non si sa mai!) e laurearami prima in Lettere e poi in Scienze Storiche.
Da ormai 6 anni ho creato e gestisco gli account social di Non è più domenica, dove pubblico libri e racconto la parte più romantica del calcio.”
Dove vivi e di cosa ti occupi :
“Vivo ad Oleggio e spero di restarci almeno fino a quando morirò, perché mi piace la vita di provincia, perchè ho lì tutte le cose che mi fanno stare bene e perchè, come diceva Pavese “Un paese ci vuole”…
Lavoro a Legnano come assistente addetto alla comunicazione e marketing, mi occupo prevalentemente della gestione dei blog aziendali e dei social.”
Parlaci del tuo libro e di eventuali progetti:
“Come detto in precedenza ho scritto 5 libri. Tre di questi, quelli a cui sono più affezionato (Ci alleniamo anche se piove, Ma restiamo con i piedi per terra, Ma che ne sanno gli altri) raccontano il calcio di paese, quello che anche io, per fortuna, vivo ogni settimana. Ne raccontano le bellezze ma anche le problematiche, sempre più frequenti e, ahimè, sempre più complesse. Rimango legato a questo tema- che tratto anche sui miei canali social- perché ritengo che ci sia un filo conduttore che mi tiene legato ai miei lettori: ho sviluppato amicizie, confronti e chiacchierate molto piacevoli. Diciamo che, da nord a sud, siamo tutti figli delle stesse cose, serviva solo qualcuno che le raccontasse… Spero in futuro di leggere sempre più voci sul tema.
Il prossimo lavoro, che uscirà con Rizzoli a fine settembre, sarà sempre sullo stesso tema, cercando di approfondire alcuni aspetti e aggiungerne altri che, invece, mi erano un po’ sfuggiti.”
Progetti per il futuro ?
“Mi piacerebbe continuare a scrivere, magari trasformando ciò che ho creato in un lavoro, ma non è facile. Tuttavia per ora non mi lamento. Comunicare via social mi piace molto, spero di poter rendere il mio progetto sempre più grande mantenendo però l’obiettivo iniziale: lasciare qualcosa al lettore. Sto sperimentando la via di Tik Tok, per portare i libri in una dimensione parlata, per ora mi piace, in futuro chissà…
Mi piacerebbe scrivere di altro oltre al calcio. Credo sia arrivato il momento di provare anche a sperimentare qualcosa di nuovo, in particolare mi piace molto la letteratura umoristica (un po’ alla Guareschi per capirci). Una possibilità, magari da qualche casa editrice, non mi “farebbe schifo” per dirla alla buona, staremo a vedere.
Grazie Andrea per la tua disponibilità, in bocca al lupo per i tuoi progetti e complimenti !!!