Abbiamo incontrato e chiacchierato con Matteo Severgnini, scrittore e autore radiofonico, che vive e lavora a Omegna, a nord del lago d’Orta. Collabora con la Radio Svizzera Italiana, realizzando reportage e documentari radiofonici. Scrive anche per il teatro. Tra i suoi romanzi troviamo: “La donna della luna” e “La regola del rischio” con l’investigatore privato Marco Tobia come protagonista principale.
Matteo, perché i tuoi romanzi gialli sono ambientati sul Lago d’Orta e nelle zone limitrofe come il VCO?
“Io vivo intorno al Lago d’Orta e questo è sicuramente uno dei motivi, ma anche perché considero il paesaggio uno dei miei personaggi. Intendo dire che per me il territorio dove si svolgono le mie storie è esso stesso un personaggio e dirò di più: scrivendone imparo sempre di più a conoscerlo, proprio come scrivendo si impara e si conosce sempre di più i personaggi di cui si scrive. Mi piace raccontare ciò che vedo.”
Non pensi che sia necessario portare Tobia o un tuo libro in una zona diversa?
“Necessario non lo so. Sicuramente Tobia nella sua prossima avventura sarà costretto a stare lontano dalla sua amata e protettiva isola di San Giulio.”
Perché Marco Tobia si chiama così?
“Perché ho voluto dare un nome e un cognome brevi con nomi propri, mi suonava bene. Non conosco una persona che si chiami così. Anche il personaggio Alice Bruno (il personaggio di una bambina de ‘La regola del rischio’, ndr) è stato scelto per lo stesso motivo. Inoltre Bruno è il cognome di un mio amico e Alice è un nome molto evocativo, penso ad esempio a ‘Alice nel paese delle meraviglie’. Però, e qui sta l’aspetto divertente dove il Caso ci ha messo becco, ho scoperto poco tempo fa che Alice Bruno esiste davvero e vive proprio a Orta! I suoi genitori hanno una gelateria proprio di fronte alla scuola elementare, frequentata dalla ‘mia’ Alice.
Cosa ci dici della tua ultima “fatica” Affari pericolosi?
“È un racconto lungo in ebook, pubblicato sempre da Todaro. Avevo quest’idea e ho creduto che la forma racconto fosse quella più giusta per svilupparla. Ecco, anche in questo caso Tobia lascia per un po’ l’isola e il lago per indagare a Milano. Ma lui non ce la fa proprio a stare lontano dall’isola di San Giulio e dal suo silenzio, dall’acqua intorno che lo protegge.
Passiamo alle tue passioni intanto che musica ascolti?
“Quando scrivo ho bisogno del silenzio assoluto intorno a me. In generale ascolto musica rock e blues.
Film preferiti o che guardi?
“Qualsiasi film di genere. Hitchcock e Tarantino sono i miei registi preferiti, insieme a Truffaut e Ozpetek.”
Passando alle serie televisive, cosa hai visto?
“Ne ho seguite diverse. Per ora, le mie preferite sono Homeland e The Walking Dead. Sono un fan di Sandokan, un eroe vero. Vorrei anche essere amico dell’ispettore Coliandro dell’omonima serie”.
Ascolti Podcast?
“Sì certo, ne ascolto tantissimi. Ne realizzo per ReteDue, Radio Svizzera Italiana. Adesso sto ascoltando un podcast che si intitola “DOI Denominazione di Origine Inventata” di Radiodeejay. Ho conosciuto i primi ingredienti dei secoli passati per condire la pastasciutta. E il pomodoro non c’entra nulla…”.
Poi sappiamo che hai un orto, cosi ci dici?
“Sì è vero. Lavoro un lotto di terreno messo a disposizione dall’Associazione Pro Senectute di Omegna. Una sorta di orto condiviso. Coltivo tutto tranne le patate. Soprattutto dedico ampio spazio alla coltivazione dei pomodori anche perché sono un collezionista di semi di pomodori antichi come il “Kosovo”, “Charlie”, “Omar”, per citarne solo alcuni.
Guardi lo sport in genere e cosa ci dici dei mondiali?
Seguivo il calcio e il basket, ora il tennis. Il calcio da Calciopoli in poi ha smesso di appassionarmi come prima. Tifo Toro e già questo è una bella sfida, è sofferenza… Dei mondiali onestamente non capisco, come la maggior parte delle persone oserei dire, perché sono stati assegnati al Qatar. E poi non mi capacito come l’ex calciatore della Nazionale Italiana Pirlo abbia accettato di fare pure da testimonial… per un paese retrogrado che non rispetta affatto i diritti civili, tra le altre cose. “
Progetti futuri ed a cosa stai lavorando se si può dire?
Sto lavorando a un nuovo romanzo che uscirà in primavera 2023 sempre per Todaro Editore. Proprio in questo libro, per tornare alla domanda precedente, l’investigatore privato Marco Tobia dovrà abbondonare Orta per andare a Milano per indagare ma anche a Parigi ma in questo caso per piacere.